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BARI – Cronache dal degrado tra sicurezza, divieti e welfare. Più uomini, più controlli, più sanzioni nei luoghi della movida, nella città vecchia e nelle piazze del centro, questa lunga estate calda non fa poi così paura. Ne abbiamo parlato con il prefetto di Bari Francesco Russo.

Prefetto, come nasce l’ordinanza anti bivacco emanata dal sindaco Leccese?
«Dei provvedimenti da adottare per porre un argine ai fenomeni di degrado e di piccola criminalità diffusa in piazza Moro e piazza Umberto, luoghi ai quali i baresi sono ovviamente molto legati, abbiamo discusso con il sindaco Leccese e le forze dell’ordine non solo in occasione dell’ultimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ma anche nel corso di diversi tavoli tecnici».

Quali sono le principali criticità?
«All’interno delle stazioni ferroviarie, in specie le più grandi, assistiamo al verificarsi di una serie di problematiche legate al degrado e alla sicurezza ma devo dire in tutta sincerità che quella di Bari è tra le più tranquille. La Polizia ferroviaria e la presenza delle pattuglie miste create grazie al progetto Stazioni sicure rappresentano un deterrente importante che sta funzionando».

La sicurezza intorno alle stazioni non è certo un un problema solo barese. Oppure no?
«Ci sono stati degli episodi allarmanti che hanno spaventato la popolazione, in particolare i residenti ed i commercianti del quartiere che accoglie piazza Moro e piazza Umberto. Ne abbiamo discusso tutti insieme, cercando le soluzioni migliori che potessero garantire l’ordine e la sicurezza, senza però dimenticare la necessità di andare incontro a cittadini in condizioni di particolare bisogno».

La risposta del Comune a questa esigenza va nella giusta direzione?
«Il decreto del sindaco mi sembra vada nella direzione più opportuna nel rispetto delle regole della democrazia. La stazione e le sue piazze devono rimanere luoghi aperti alla partecipazione e alla presenza in mezzo alle diversità, senza angoli bui. Questo deve accadere grazie all’azione delle forze dell’ordine ma anche al contributo della gente che deve riappropriarsi dei suoi spazi, senza paura».

La ratio dell’ordinanza firmata ha lo scopo di fermare quello che appare un graduale declino urbano con ricadute sociologiche. Cosa sta accadendo nelle nostre città?
«Situazioni complesse come quelle che vivono tutte le città italiane a ridosso di luoghi sensibili come le stazioni ferroviarie. Istituzioni, amministrazioni e forze dell’ordine, sotto il coordinamento della Prefettura stanno lavorando per garantire una estate tranquilla non solo in quella parte della città e non solo a Bari».

Quali sono le richieste che giungono dagli altri Comuni dell’Area metropolitana?
«Dietro la mia porta si sono presentati i sindaci di tutti i comuni baresi, in particolar modo di quelli a maggiore vocazione turistica chiedendo un potenziamento delle attività di prevenzione e di controllo. Con le riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica abbiamo messo a punto una imponente macchina dei controlli».

Cosa dispone l’ordinanza di pubblica sicurezza su piazza Moro e piazza Umberto firmata dal sindaco Vito Leccese.

Prima di tutto il divieto di consumare, vendere e somministrare per asporto bevande in bottiglie e/o in contenitori di vetro; il veto all’occupazione del suolo pubblico e degli arredi urbani; la proibizione di accatastare indumenti, coperte e cartoni, anche avvalendosi di carrelli; infine l’impedimento a porre in essere condotte che impediscono l’accessibilità e la fruizione delle infrastrutture ferroviarie, di trasporto pubblico e delle relative pertinenze insistenti e ricomprese nell’area intorno all’area della stazione.

La ratio è quella di porre un argine al degrado di piazza Moro e piazza Umberto con una politica securitaria che cerchi nel contempo di rafforzare i servizi di supporto alle persone in condizioni di fragilità che frequentano questi luoghi e spesso sono la causa di una parte dei problemi.

Il provvedimento, in vigore da mercoledì fino al prossimo 30 settembre è indirizzato in particolar modo agli esercenti attività commerciali e i pubblici esercizi ubicati in piazza Moro, corso Italia (da piazza Moro a via Suppa), via Niccolò dell’Arca (da via Caduti di Via Fani/piazza Moro a via Davanzati), via Davanzati (da piazza Umberto a via Melo), via De Cesare, via Sparano – nel tratto di strada compreso tra piazza Moro e piazza Umberto -, e la stessa piazza Umberto comprese le strade e le attività commerciali perimetrali alla piazza, dalle ore 20 alle 7.

L’ordinanza è nata sulla scorta delle richieste e delle denunce dei residenti del quartiere, delle indicazioni giunte nel corso del Comitato dell’Ordine e della Sicurezza e al termine di un approfondita attività istruttoria condotta dagli uomini e le donne della Polizia locale, sotto la guida del comandate Michele Palumbo, in collaborazione con i diversi uffici dell’amministrazione comunale, che ha evidenziato una serie di criticità circa le condizioni di degrado fisico e sociale: consumo eccessivo di alcol, spaccio e utilizzo di droghe pesanti, bottiglie in vetro che in un attimo si trasformano in lame taglienti e accuminate, aggressioni verbali, minacce, risse.

L’inosservanza e la violazione dei divieti e delle limitazioni comporterà l’applicazione di sanzioni previste dal codice penale; alla sospensioni per gli esercenti delle attività per un periodo compreso tra i 3 e i 15 giorni consecutivi; a sanzioni amministrative pecuniarie tra i 25 ed i 500 euro. Quanto alle condotte che impediranno l’accesso e la fruizione delle infrastrutture ferroviarie e di trasporto pubblico è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 a 300 euro. Contestualmente al trasgressore viene ordinato l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto.

Il giro di vite impresso attraverso l’adozione dei divieti, l’innalzamento del livello della sicurezza e le sanzioni non rappresentano le uniche misure adottate. L’amministrazione ha ravvisato infatti la necessità: «di rafforzare i servizi di supporto e assistenza alle persone in condizioni di fragilità che spesso trascorrono gran parte del tempo in queste aree». Disposti anche intervenire sulla vegetazione arborea presente in piazza Moro e nella altre vie «per limitare la frammentazione visiva e la discontinuità spaziale che possano costituire occasione per l’occultamento o pregiudizio per le attività delle forze dell’ordine». L’eliminazione di cordoli ammalorati di aiuole e manufatti.

Sono state individuate inoltre aree di stazionamento delle Unità di Strada e predisposta nuova segnaletica stradale conforme al Codice della Strada. Il decreto dispone inoltre che l’Amiu Puglia provveda alla rimozione di giacigli di cartone, bottiglie e lattine vuote, rifiuti e cartacce abbandonati sul suolo pubblico.



 

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