Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dato il consenso al salvataggio di Marelli, una sorta di ultimo passaggio che pone il sigillo all’operazione. Lo ha annunciato lo stesso Mimit con una nota ufficiale, nella quale si legge che Tecnomeccanica, una fonderia italiana specializzata nella produzione di componenti pressofusi in alluminio, farà proprio lo stabilimento di Crevalcore con l’idea di garantirne la continuità produttiva e la salvaguardia degli oltre 150 dipendenti, 152 per la precisione.
Urso dà il consenso al salvataggio di Marelli
“Grazie a un lavoro di squadra, importante e sinergico, abbiamo raggiunto una soluzione positiva che garantisce la riconversione industriale dello stabilimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali – le parole di Urso – Siamo pienamente soddisfatti di aver raggiunto anche questo obiettivo, un altro caso di successo di riconversione produttiva”. All’evento che si è tenuto a Palazzo Piacentini hanno partecipato anche il sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, Invitalia, la Regione Emilia Romagna, i Comuni di Bologna e Crevalcore e le organizzazioni sindacali.
C’è futuro per il sito di Crevalcore
“Siamo partiti dieci mesi fa con una procedura di licenziamento avviata nello stabilimento di Crevalcore e oggi siamo qui per porre il sigillo a questa operazione e di questo siamo molto felici – ha aggiunto Bergamotto – E’ una giornata importante: salvaguardia dell’occupazione e reindustrializzazione del sito erano gli obiettivi che ci eravamo posti”. L’operazione, si legge nella nota, consegue alla decisione di Marelli di cessare l’attività produttiva dello stabilimento.
Valore simbolico
Alcune cifre: è previsto che Marelli ceda alla NewCo gli asset funzionali all’attività produttiva a quello che lo stesso Mimit ha definito un valore simbolico. “L’intervento di circa 17 milioni di euro consente di garantire la continuità produttiva dello stabilimento che riceverà, in arco piano, un contributo da parte di Marelli di circa 70 milioni di euro sotto forma di contratti negoziati con Tecnomeccanica“, conclude la nota del ministero.
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