La Banca del Giappone ha inviato un forte segnale distensivo, sulla scia della storica volatilità di inizio settimana, impegnandosi a non aumentare i tassi quando i mercati sono instabili.
Le nuove rassicurazioni arrivate da un alto funzionario della Banca del Giappone contribuiscono a stabilizzare la valuta e placano le tensioni anche sull’azionario. L’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo del 2,8%.
Il vicegovernatore Shinichi Uchida ha inviato un forte segnale distensivo, sulla scia della storica volatilità di inizio settimana, impegnandosi a non aumentare i tassi di interesse quando i mercati sono instabili. Lo yen si è indebolito di oltre il 2% rispetto al dollaro dopo questi commenti, i primi resi pubblicamente da un membro del consiglio della BOJ dall’aumento dei tassi del 31 luglio.
“Ritengo che la banca debba per ora mantenere l’allentamento monetario con l’attuale tasso di interesse di riferimento, dato che gli sviluppi dei mercati finanziari e dei capitali a livello nazionale e internazionale sono estremamente volatili”, ha dichiarato Uchida in un discorso tenuto mercoledì ai dirigenti d’azienda locali ad Hakodate, nel nord del Giappone.
Il riverbero della politica della BOJ sta mettendo a repentaglio i carry trade, una fonte di finanziamento cruciale per molti fondi globali. Il vice capo ha suggerito che la banca considererà attentamente lo stato dei mercati finanziari nelle future decisioni sulla politica dei tassi. “Penso che sarebbe prematuro ipotizzare che non ci sarà un aumento dei tassi di interesse prima della fine dell’anno sulla base di questa dichiarazione, poiché dipenderà dai mercati e dall’andamento dell’economia in Giappone e negli Stati Uniti”, ha dichiarato Yuichi Kodama, economista del Meiji Yasuda Research Institute. Le autorità giapponesi possono però permettersi di aspettare che i mercati si calmino prima di prendere qualsiasi decisione.
Altrove in Asia Pacifico, si mettono in luce le borse della Corea del Sul (+2,4%) e di Taiwan (+3,8%). Tutti in rialzo anche gli altri mercati azionario dell’area. Hong Kong +1,5%.
Molto più debole l’azionario della Cina, penalizzato anche dai dati di stanotte sulla bilancia commerciale. CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen +0,3%. Le esportazioni sono salite in luglio del 7% anno su anno, in rallentamento dal +8,6% di giugno: il consensus si aspettava +9%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future indice EuroStoxx50 +1,3%.
Il FtseMib di Milano ha ieri in ribasso dello 0,6%, quinta seduta consecutiva di ribasso.
Stamattina esce la bilancia commerciale della Germania.
Borsa degli Stati Uniti in recupero dai minimi di inizio maggio. S&P500 +1%. Nasdaq +1%.
L’indice della volatilità VIX ha chiuso a 27,7 da 38,5 del giorno prima.
Macrovariabili
Rendimento del Treasury Note a dieci anni in assestamento a 3,89%.
Bund a 2,19%. BTP in apprezzamento a 3,63%. Spread in discesa a 144 punti base, da 150 di inizio settimana.
Euro dollaro in discesa, cross a 1,092.
Petrolio Brent e WTI +0,5% a 77 dollari e 73,6 dollari.
Oro in calo dello 0,3%, a 2.385 dollari, ieri -0,8%
Bitcoin +1% a 57.200 dollari, dal +4% di ieri.
Titoli Piazza Affari
Banco BPM ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 750 milioni di euro, in crescita del 20% anno su anno. La banca ha alzato al guidance di utile per azione per il 2024 da 0,9 a 0,953 euro ad azione e afferma che i risultati attesi per il 2024 sono “già prossimi” agli obiettivi di utile netto previsti dal piano per il 2026 e pari a oltre 1,5 miliardi di euro. L’acconto sul dividendo per il 2024 sale così da 550 a 600 milioni mentre la distribuzione di utili per il 2024 risulta di 150 milioni superiore alle stime. Si pongono “le premesse – si legge nella nota sui risultati – per superare gli obiettivi complessivi di remunerazione dei soci pari a 4 miliardi cumulati 2023-2026”.
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