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Sarà che in cinque anni si sono trasferiti in Italia appena una migliaia di stranieri abbienti, per lo più calciatori. Sarà che alle porte c’è una manovra da 25 miliardi con obiettivi molto complessi e ambiziosi come mantenere lo sgravio sul cuneo fiscale per i dipendenti.

Fatto sta che il governo si appresta a fare una piccola stretta nella flat tax, l’imposta sostitutiva forfettaria di 100mila euro varata nel 2016 dal governo Renzi per chi trasferiva la residenza in Italia, raddoppiandola. Cioè portandola a 200mila euro indipendentemente dal reddito dichiarato.

Decreto Omnibus, flat tax raddoppiata per i Paperoni che rientrano in Italia e bonus per gli sfollati di Scampia: la bozza

Questa misura è al centro di un decreto Omnibus, del quale sono trapelate alcune bozze nelle scorse 24 ore, che il governo ha intenzione di portare nell’ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva. Nel testo, infatti, sono presenti alcune misure come un contributo fino a 1.100 euro per gli sfollati delle Vele di Scampia, l’ampliamento con 150 milioni per il fondo emergenze, l’estensione della tutela assicurativa per studenti e insegnanti o maggiori risorse per le università, dopo le polemiche delle ultime settimane dei rettori.

LA NOVITÀ

Tornando alla misura più eclatante – quella sulla flat tax per gli stranieri che decidono di trasferire in Italia – la residenza fiscale in Italia, il governo ha deciso a portare a 200mila euro la tassazione fissa – oggi a 100mila – che si applica soltanto sui soli redditi prodotti all’estero. In passato era previsto, invece, un prelievo molto più oneroso prelievo sulle Irpef, basando il calcolo su aliquote, che via via crescevano parallelamente a quanto dichiarato. Sempre nello schema voluto dal governo Renzi, era stato inserito anche un regime opzionale che è possibile estendere anche ai familiari, che invece in questo caso venivano assoggetti a una tassazione sostitutiva di 25mila euro.

Come detto, la norma fu introdotta per favorire lo sbarco in Italia di manager o di imprenditori facoltosi, che sfruttando un regime fiscale più vantaggiosi potessero investire risorse nel nostro Paese. Anche perché già all’epoca si parlava di Brexit e il mondo finanziario italiano sperava di poter ospitare istituzioni finanziarie o grandi studi professionali, pronti a lasciare la City. Ma a utilizzare questo strumento sono stati in molti calciatori, come Cristiano Ronaldo, che altrimenti non avrebbero mai solcato i campi di serie A.

LA SITUAZIONE

La Corte dei conti ha registrato nell’ultima relazione sul rendiconto generale dello Stato che negli anni c’è stato «un costante incremento del numero di nuovi residenti che beneficiano dell’agevolazione». Più precisamente dall’avvio della misura sono stati «1.136 soggetti di cui 818 contribuenti principali e 318 familiari nel 2022». I quali, tra il 2018-2022, avrebbero versato sotto forma di tasse «254 milioni, di cui 232 per i contribuenti principali e poco meno di 22 per i familiari», anche se non è facile capire qual è stato il vero risparmio per questi facoltosi stranieri.

Guardando alle altre misure presenti nell’Omnibus, il governo ha deciso una proroga dal 29 al 30 settembre per le scadenze fiscali previste in quella giornata, compresa la rottamazione, mentre si passa dal 30 giugno al 30 novembre per lo slittamento dei termini per la «rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni». Sul fronte della giustizia saranno differite all’aprile del 2025 le elezioni del consigli giudiziari e del direttivo della Corte di Cassazione. Corsi obbligatori di formazione sull’organizzazione degli uffici per i magistrati con incarichi direttivi e semidirettivi.

LE PROROGHE

In materia fiscale ci sono la proroga (al 30 settembre) dei termini per la rottamazione del magazzino per i soggetti Isa che vogliano regolarizzare le difformità e lo slittamento dei termini per la rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni (dal 30 giugno al 30 novembre). Viene inoltre rinnovata anche per l’anno scolastico 2024/2025 l’estensione della tutela assicurativa degli studenti e degli insegnanti. Viene inoltre svincolata una quota di 50 milioni del Fondo per il finanziamento ordinario delle università: l’importo confluisce ora nella quota base dell’Ffo, quindi liberamente a disposizione degli atenei. Viene inoltre incrementato di 1 milione per il 2024 lo stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’Università a favore dei collegi di merito, a condizione del possesso di requisiti e standard minimi a carattere istituzionale, logistico e funzionale. E’ previsto anche il rifinanziamento, con 150 milioni per il 2024 del Fondo per le emergenze nazionali. Non figura in questa bozza la discussa rimodulazione della tassa di soggiorno, ma c’è invece un contributo a fondo perduto per sostenere il turismo nei comprensori e nelle aree sciistiche della dorsale appenninica. Spuntano infine tra le misure «urgenti» anche una serie di contributi curiosi.

LA NORMA E I 3 MILIONI

Li contiene una norma ancora «in riformulazione»: si va dall’istituzione del Fondo con una dotazione di 3 milioni per il 2024 per «sostenere la tutela e la valorizzazione dei carnevali storici con riconosciuta identità culturale al Fondo (con altri 3 milioni) per «sostenere la realizzazione di festival di spettacolo dal vivo, nei diversi linguaggi, anche interdisciplinari, del teatro, della danza e della musica, del circo e di sostenere il settore dei cori e delle bande musicali». Per il sostegno di «manifestazioni culturali identitarie» viene poi istituito un altro Fondo ad hoc con 1 milioni di euro. Infine, arrivano il comitato ‘Neapolis2500’, con un contributo di 1 milione, «per celebrare la storia, la cultura e l’arte della città di Napoli», nella ricorrenza del venticinquesimo centenario della fondazione dell’antica Neapolis; un contributo da 1 milione alla Fondazione La Quadriennale di Roma per la diciottesima esposizione quadriennale d’arte nella capitale; e un contributo di 3 milioni a Gorizia per gli eventi nell’ambito della capitale europea della cultura 2025.

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