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PESCARA. Si chiama Voucher di Garanzia ed è un contributo a fondo perduto che la Regione Abruzzo e la Fira erogano alle aziende per abbattere gli interessi passivi dei finanziamenti bancari. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina a Pescara dall’assessore regionali alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, e dal presidente di Finanziaria regionale, Giacomo D’Ignazio, che hanno illustrato l’avviso pubblico che verrà pubblicato giovedì 8 agosto sul sito di Fira e Regione, con possibilità da parte delle aziende di presentare domanda di contributo a partire dal prossimo 16 settembre.
LA GUIDA UTILE. Le risorse pubbliche messe a disposizione da questo avviso cubano 7.310.132 euro e sono destinate alle micro, piccole e medie imprese (Mpmi) che operano sul territorio regionale. La finalità principale è quella di agevolare l’accesso al credito bancario sostenendo le imprese sia contenendo i costi connessi al finanziamento contratto (nella misura del 50% degli interessi passivi applicati sul finanziamento e nel limite massimo di 10.000 euro) sia riducendo il premio di garanzia dovuto ai Confidi (nella misura del 50% delle commissioni pagate e fino ad un valore massimo di 2.000,00 euro).
L’impresa può richiedere la sovvenzione per coprire la sola quota per l’abbattimento degli interessi passivi oppure richiedere la sovvenzione per entrambe le agevolazioni (abbattimento degli interessi passivi e abbuono della commissione di garanzia). In caso di richiesta di entrambe le agevolazioni, il massimale, espresso come somma delle due agevolazioni, non potrà superare la quota di 12.000 euro.
CHI RIGUARDA. Sono ovviamente interessati tutti i settori merceologici, con l’esclusione di quelli vietati espressamente dal regolamento de minimis ed in particolare il settore agricolo (sono ammesse solo quelle imprese che trasformano e commercializzano prodotti agricoli), la pesca, l’acquacoltura ed i trasporti. Le domande per partecipare all’avviso dovranno essere presentate esclusivamente attraverso lo sportello telematico raggiungibile dal sito web della Regione Abruzzo (https://sportello.regione.abruzzo.it/) mediante autenticazione tramite Spid, Sistema pubblico di identità digitale di secondo livello, del legale rappresentante.
L’ASSESSORE. «Per noi si tratta di un avviso di estrema importanza», ha esordito l’assessore Magnacca, «perché si muove su un terreno particolarmente sensibile per le imprese e per la società, che è quello del credito bancario. Non è un caso se questa misura è frutto dei risultati di un tavolo di confronto che ci ha permesso di capire e conoscere le difficoltà che quotidianamente le imprese abruzzesi vivono per accedere al credito e ad altre forme di finanziamento. Il voucher vuole rispondere in parte a queste problematiche, mettendo a disposizione delle imprese stesse un contributo a fondo perduto in grado di ridurre l’impatto delle spese per interessi passivi». I fondi che Regione e Fira hanno messo a disposizione ammontano, come si diceva, a oltre 7,3 milioni di euro «con la possibilità», ha aggiunto l’assessore, «di incrementarne la dotazione se ricorrono le condizioni. L’importante è che le imprese da oggi possono contare su uno strumento di aiuto concreto in grado di ridurre l’impatto economico di un finanziamento bancario».
PER 700 BENEFICIARI. Per accedere al contributo a fondo perduto sono necessari il contratto di finanziamento e l’erogazione materiale dello stesso.
I prestiti bancari possono essere accesi per un importo minimo di 35mila euro e massimo di 150mila euro, sia per realizzare nuovi investimenti (diretti a rilanciare l’impresa o a sostenerne la transizione verso la “green economy”), sia per rispondere ad esigenze connesse al capitale circolante (liquidità, materie prime, scorte). «Da una stima fatta dagli uffici della Fira», ha infine sottolineato il presidente D’Ignazio, «dovrebbero essere oltre 700 le imprese che potenzialmente fruiranno del Voucher di Garanzia». Le richieste di finanziamento potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 16 settembre. La valutazione delle domande sarà a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione e sino ad esaurimento delle risorse stanziate. (l.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.



 

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