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Sarà Azzurra Capital l’investitore che affiancherà la famiglia Pasquini nel capitale di Lucart spa,  multinazionale della carta di Lucca, nota soprattutto per i marchi di carta igienica Tenderly e di carta per la casa Tutto (si veda qui il comunicato stampa).

Il gruppo è oggi interamente controllato dalla famiglia Pasquini (attraverso Pasfin spa), ma l’azionariato è molto frammentato, dato che i soci familiari sono circa 25 (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). La famiglia era alla ricerca di un partner finanziario dallo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez). Massimo Pasquini, amministratore delegato e tra i soci di riferimento del gruppo, in un’intervista al Sole 24 Ore aveva infatti detto che “la famiglia Pasquini, che detiene il 100% del capitale ed è attivamente coinvolta nella gestione operativa, ha l’ambizione di continuare questo percorso di crescita e, a fronte di un progetto coerente con i valori e gli obiettivi del gruppo, non esclude la possibilità di valutare l’apertura del capitale per sostenere tale percorso di sviluppo“.

Nel dettaglio, Azzurra Capital ha stipulato un accordo vincolante per l’acquisizione di una partecipazione strategica in Pasfin spa, holding che controlla al 100% Lucart, con la famiglia Pasquini che resterà attivamente coinvolta nella gestione operativa.

Nell’ambito dell’operazione, gli azionisti di Pasfin sono stati assistiti da Lincoln International in
qualità di financial and debt advisor, ADVANT Nctm per gli aspetti legali, PwC Italia per la financial
vendor due diligence e dallo Studio Biscozzi, Nobili & Partners per gli aspetti fiscali. Azzurra Capital si è avvalsa dell’assistenza di Goldman Sachs e Intesa Sanpaolo – IMI Corporate & Investment Banking come financial advisor, dello studio Gianni & Origoni per gli aspetti legali, di Alvarez & Marsal per la financial e per la business due diligence, di Andersen per la tax due diligence & structuring, e di Ramboll per la environmental due diligence.

Obiettivo dell’operazione è supportare il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di crescita e redditività previsti dal piano strategico del gruppo per i prossimi anni, il tutto nel rispetto dei principi di sostenibilità sociale e ambientale che storicamente caratterizzano l’operato di Lucart.

il gruppo Lucart, con sede a Porcari (Lucca), è nato nell’aprile 2013 come risultato della fusione per incorporazione di Fato Professional spa, Forest srl e Airtissue srl nella Cartiera Lucchese spa, che con l’atto di fusione ha mutato il proprio nome appunto in Lucart (si veda qui il comunicato stampa di allora).

Il gruppo, che ha festeggiato i 70 anni dalla fondazione nel giugno 2023, vanta una capacità produttiva di 400 mila tonnellate/anno di carta, Lucart impiega oltre 1.700 persone in 10 stabilimenti produttivi (5 in Italia, 1 in Francia, 1 in Ungheria, 2 in Spagna e uno in Regno Unito), due centri logistici e una società commerciale in Germania. Le attività dell’azienda sono distribuite su tre aree di business (Away from Home, Consumer e Business to Business), impegnate nello sviluppo e nella vendita di prodotti con brand come Tenderly, Tutto, Grazie EcoNatural e Smile (mercato Consumer) e Lucart Professional, Fato e Velo (mercato Away from Home).

Lucart ha chiuso il bilancio 2023 con un fatturato di 765 milioni di euro (+6,7% dai 717 milioni del 2022, si vedano qui il comunicato stampa di allora qui il Rapporto di sostenibilità 2022) e un ebitda superiore ai 130 milioni (da 100 milioni) e ha appena approvato la semestrale 2024 con ottimi risultati.

Massimo Pasquini, amministratore delegato di Lucart, ha commentato: “Siamo molto felici di poter contare sulla partecipazione di Azzurra Capital nel Gruppo Lucart. Con loro abbiamo sviluppato una totale sintonia di vedute sul business e sulla possibilità e modalità di crescita dell’azienda. Gli eccellenti risultati ottenuti dal Gruppo Lucart ci consentono quindi di guardare al futuro con grande ottimismo e siamo certi che questa operazione sarà strategica per il raggiungimento di obiettivi di crescita e redditività ancora più ambiziosi, puntando sul know-how acquisito in oltre 70 anni di storia, la nostra capacità di innovare nella produzione di carte tissue ecologiche di elevata qualità e sulla posizione di leadership nel mercato tissue Away From Home europeo. La famiglia Pasquini è attivamente coinvolta nella gestione operativa con l’ambizione di continuare a migliorare questo percorso di crescita puntando su un progetto coerente con i valori e gli obiettivi del gruppo”.

E Stefano Marsaglia, fondatore e amministratore delegato di Azzurra Capital, ha aggiunto: “Siamo estremamente onorati di essere diventati partner della famiglia Pasquini. Negli ultimi mesi abbiamo sviluppato un’ottima relazione con la famiglia e condividiamo in pieno gli obiettivi e le strategie per creare ulteriore valore e crescita per il Gruppo. L’investimento in Lucart è perfettamente allineato con la nostra strategia di investire in aziende ad azionariato familiare, gestite da imprenditori di alta qualità, che sono leader nel loro settore di attività, con una lunga storia di successo ed interessanti prospettive di crescita. Il gruppo si contraddistingue per l’attenzione verso il riciclato a livello di prodotto e di packaging e vanta un know-how esclusivo circa il recupero delle fibre di cellulosa presenti nei cartoni per bevande tipo Tetra Pak. Oltre all’apporto di capitale, metteremo a disposizione del gruppo la nostra lunga esperienza nei mercati finanziari e nell’m&a, nonché la nostra grande rete di contatti internazionali. Siamo convinti che faremo una partnership di successo.”

L’m&a non è certo una strategia nuova per il gruppo. Nel 2012 Cartiera Lucchese, già dei Pasquini, aveva rilevato dalla statunitense Georgia Pacific, che all’epoca aveva deciso di abbandonare l’Italia, il marchio e la produzione di carta igienica Tenderly. Nel 2016, poi,  gruppo aveva annunciato l’acquisizione di Bokk Paper kft, la principale azienda indipendente ungherese nel mercato Away From Home (A.F.H.) dei prodotti in carta per l’igiene (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo 2021 Lucart aveva poi acquistato il 100% della britannica ESP Ltd (Essential Supply Products Ltd), il principale produttore indipendente in Gran Bretagna di carta tissue per utilizzi diversi da quello domestico. A vendere era stato il fondatore Carl Theakston (si veda altro articolo di BeBeez). La società è stata poi ribattezzata Lucart Hygiene (si veda qui il comunicato stampa). A ottobre 2021 anno, infine, il gruppo aveva annunciato un piano di investimenti da 80 milioni di euro in Francia per il triennio 2022-2024, incentrato sullo stabilimento francese di Laval sur Vologne (si veda qui il comunicato stampa di allora).

Per finanziare la crescita, ma in questo caso sul fronte organico green, lo scorso marzo Lucart ha beneficiato di un finanziamento Sustainability-Linked da parte di UniCredit.  La somma a disposizione dell’azienda, che non è stata rivelata, è destinata a supportare e a dare continuità agli investimenti a sostegno dell’economia circolare e dell’implementazione, nella catena di produzione, di impianti e macchinari con maggiore efficientamento delle risorse idriche ed energetiche (si veda qui il comunicato stampa). Nel settembre 2022 il gruppo si è invece assicurato un pacchetto di finanziamenti della durata di sei anni da ben 101,4 milioni di euro con Garanzia SACE concesso da un pool di istituti composto da Unicredit (nel ruolo di Global Coordinator e Intercreditor Agent), BNL BNP-Paribas, Banco BPM, BPER Banca, Crédit Agricole Italia, Intesa SanpaoloDivisione IMI Corporate & Investment Banking (tutti Joint Mandated Lead Arrangers con UniCredit) e MPS Capital Services (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione seguiva di pochi mesi un’operazione analoga ma decisamente meno consistente da 10 milioni di euro con Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, invece, nel marzo 2021, il gruppo aveva ottenuto un finanziamento da 50 milioni di euro, sempre con garanzia SACE, concesso da un pool di istituti composto da UniCredit nel ruolo di banca agente, global coordinator e agente SACE; mentre BNL Gruppo BNP Paribas, Banco BPM, Crédit Agricole Italia e Intesa Sanpaolo avevano agito in qualità di Mandate Lead Arranger (si veda qui il comunicato stampa di allora). E già nel luglio 2016 Lucart aveva emesso un minibond da 4,9 milioni di euro a scadenza 2020 con cedola del 5%, che era stato interamente sottoscritto da Duemme Fondo per le Imprese gestito da Duemme sgr e quotato all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana. L’emissione era stata deliberata al fine di supportare i progetti di crescita per acquisizioni (si veda altro articolo di BeBeez).

Per Azzurra Capital quello in Lucart è il secondo investimento, dopo quello condotto lo scorso novembre 2023 con l’acquisizione del 30% di Gruppo Desa spa, azienda italiana della detergenza e dei prodotti per la cura della persona, proprietaria di marchi come Chanteclair, Spuma di Sciampagna e Quasar (si veda altro articolo di BeBeez).

Azzurra Capital Management, che ha sede in Lussemburgo e uffici a Dubai, Londra e Milano, a giugno 2023 ha annunciato il primo closing della raccolta del suo fondo European Growth Opportunity con oltre 600 milioni di euro di sottoscrizioni giunte da investitori globali e fondi sovrani tra Golfo Persico, Asia ed Europa (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo finale è a quota 800-850 milioni. Il fondo è più tecnicamente il primo comparto di un nuovo veicolo di diritto lussemburghese, che investe in partecipazioni di maggioranza o di minoranza in aziende familiari europee leader nel loro specifico settore di attività.

 

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