La Regione Toscana ha aperto il bando per il primo insediamento dei giovani agricoltori con a disposizione 3,2 milioni di euro.
L’obiettivo di fondo come sempre è quello di sostenere l’imprenditoria giovanile e favorire il ricambio generazionale in agricoltura.
Al bando possono partecipare i giovani di età compresa tra i diciotto e i quaranta anni (cioè quarantuno anni non compiuti) che non hanno mai aperto una partita Iva agricola o al limite ne hanno aperta una al massimo ventiquattro mesi prima del bando.
Per partecipare deve essere presentato un Piano di sviluppo aziendale che illustri gli investimenti da fare e il progetto dell’azienda, che dovrà avere una dimensione economica compresa tra i 13mila e i 190mila euro di standard output, che è possibile calcolare tramite la tabella ufficiale pubblicata dalla Regione.
Il Piano aziendale deve avere durata di dodici mesi, mentre il nuovo agricoltore dovrà ottenere il titolo di Iap, Imprenditore Agricolo Professionale, o tramite un titolo di studio in agraria o tramite un corso di formazione specifico.
Il bando offre un contributo di 65mila euro ad azienda o di 70mila euro in caso di aziende in zone montane, cioè con almeno il 95% della Superficie Agricola Utilizzata (Sau) in territorio classificato come montano.
Il contributo verrà erogato in due rate: la prima, pari al 70% del totale, subito; la seconda, con il rimanente 30%, alla completa realizzazione del Piano di sviluppo aziendale.
Nella stessa azienda possono insediarsi anche due nuovi agricoltori, che possono richiedere due contributi distinti.
Le domande, assieme a tutta la documentazione richiesta, devono essere presentate sulla piattaforma Artea entro il 31 ottobre 2024.
Una volta arrivate le domande la Regione stilerà una graduatoria che terrà conto del territorio in cui ricade l’azienda (con maggior punteggio a territori montani o a zone soggette a vincoli), del genere, dando priorità alle donne, del settore produttivo, dando prioriotà ai settori cerealicolo, zootecnico e di trasformazione dei prodotti, all’utilizzo di terreni presenti nella banca della terra e alle produzioni di qualità certificata, come agricoltura biologica, agricoltura integrata e prodotti a denominazione di origine.
Per tutti i dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.
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