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Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha emesso un decreto per attivare il Fondo destinato a supportare il significativo progetto europeo noto come “Idrogeno 3” o “IPCEI Hy2Infra”, parte della strategia europea per lo sviluppo della catena del valore dell’idrogeno.

Questa iniziativa segue la Decisione della Commissione Europea del 15 febbraio, che ha approvato le proposte di aiuti di Stato presentate da sette paesi europei, per un totale di 6,9 miliardi di euro.

Attivazione del Fondo per il Progetto IPCEI Idrogeno 3

La Decisione della Commissione europea C(2024) 1053 final del 15 febbraio 2024 rappresenta un passo significativo nel supporto allo sviluppo delle infrastrutture per l’energia pulita in Europa. Questo documento autorizza gli aiuti di Stato da parte di sette Paesi membri (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia) per il sostegno al terzo progetto di comune interesse europeo (IPCEI) sulle innovazioni applicative per l’Idrogeno, chiamato “IPCEI Hy2Infra” o “IPCEI Idrogeno 3”.

NOTA BENE: Il focus di questo IPCEI è sugli investimenti infrastrutturali per potenziare la catena del valore dell’Idrogeno, inclusa la produzione di idrogeno rinnovabile tramite elettrolizzatori, la realizzazione di nuove reti di trasporto e distribuzione, lo sviluppo di impianti di stoccaggio di larga scala, e la costruzione di infrastrutture portuali per la gestione dell’idrogeno liquido organico.

L’iniziativa prevede una significativa dotazione finanziaria, con aiuti autorizzati che ammontano a 6,9 miliardi di euro fino al 2029, e coinvolge trentadue imprese partecipanti direttamente, oltre a numerosi altri soggetti coinvolti in maniera indiretta.

NOTA BENE: La quota parte spettante all’Italia dei 6,9 miliardi messi a disposizione dalla Commissione UE, ammonta ad un miliardo di euro.

In Italia, le imprese ammissibili alle agevolazioni sono state selezionate attraverso una manifestazione d’interesse seguita da una notifica formale. La gestione e l’attuazione di questo progetto sono dettagliate in vari decreti e comunicazioni nazionali, che stabiliscono i criteri e le condizioni per l’accesso e l’erogazione delle agevolazioni, assicurando che i progetti rispettino le normative e le aspettative sia nazionali che europee. La Direzione generale incentivi alle imprese fornisce ulteriori dettagli operativi e gestisce le variazioni nei progetti dovute a operazioni straordinarie degli assetti aziendali.

Questo ampio sforzo collaborativo non solo mira a rafforzare la rete infrastrutturale per l’idrogeno in Europa, ma contribuisce anche agli obiettivi più ampi di transizione energetica verso fonti rinnovabili e sostenibili.

Attuazione in Italia del progetto “Idrogeno 3”

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato, tramite la pubblicazione del decreto ministeriale del 3 luglio 2024, l’attivazione del Fondo IPCEI dedicato a supportare l’implementazione dell'”Importante Progetto di Comune Interesse Europeo” noto come Idrogeno 3.

Questo progetto si inserisce all’interno della strategia europea per valorizzare la catena dell’idrogeno.

Il decreto, emanato conformemente all’articolo 1, comma 232, della Legge 160/2019, stabilisce le procedure e le finalità del fondo, già delineate nel decreto ministeriale del 21 aprile 2021, per promuovere lo sviluppo e la realizzazione di infrastrutture cruciali nell’ambito dell’energia pulita.

Risorse finanziarie: Per l’attivazione dell’intervento del Fondo IPCEI sono rese disponibili risorse pari a euro 994.388.346,73, compresi gli oneri da destinare allo svolgimento delle attività attuative.

Le risorse finanziarie del Fondo IPCEI Idrogeno 3, sono destinate all’erogazione di contributi alle imprese italiane coinvolte nella realizzazione dei progetti di sviluppo di una rete europea per l’idrogeno, con particolare attenzione agli investimenti in infrastrutture.

Soggetti beneficiari

I beneficiari delle agevolazioni per il sostegno ai progetti legati all’idrogeno devono soddisfare specifici criteri stabiliti dall’articolo 3 del Decreto interministeriale del 21 aprile 2021. Per essere ammissibili, le imprese devono essere:

  1. regolarmente iscritte al Registro delle Imprese,
  2. non in stato di liquidazione volontaria,
  3. non soggette a procedure concorsuali, né considerate imprese in difficoltà.

Inoltre, non possono beneficiare delle agevolazioni quei soggetti i cui legali rappresentanti o amministratori, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano stati condannati per reati che precluderebbero la partecipazione a procedure di appalto o concessione di servizi e forniture, o nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva prevista dall’articolo 9, comma 2, lettera d), del D.lgs. 231/2001 e successive modifiche e integrazioni.

Le istanze di partecipazione devono essere presentate entro i termini stabiliti dalla Direzione Generale per incentivi alle imprese del MIMIT, che aprirà i termini per la presentazione mediante un provvedimento di attuazione entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto ministeriale.

ATTENZIONE: Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo alla spesa nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, seguendo le condizioni stabilite dalla Commissione europea.

L’intervento agevolativo è attuato dalla DGIAI.

Costi Ammissibili

I costi che possono essere sostenuti per il progetto includono:

  • studi di fattibilità;
  • strumentazione e attrezzature;
  • acquisto o costruzione di fabbricati, infrastrutture e terreni;
  • materiali, brevetti, ecc.;
  • personale direttamente imputabile alle attività di ricerca, sviluppo e innovazione;
  • spese per la prima applicazione industriale e spese operative.

Progetto “Idrogeno 3”, procedura per l’accesso alle agevolazioni

La procedura per accedere alle agevolazioni del progetto “Idrogeno 3” inizia, come detto, con l’apertura dei termini per la presentazione delle istanze da parte della DGIAI entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Le domande devono essere presentate digitalmente dal legale rappresentante o un procuratore speciale e includere documentazione specifica come il portfolio del progetto, la scheda tecnica, e la dichiarazione antimafia.

Nello specifico, le istanze di accesso alle agevolazioni devono essere corredate della seguente documentazione:

a) project portfolio approvato;

b) scheda tecnica, comprensiva della sintesi numerica degli importi di progetto;

c) dichiarazione in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’art. 85 del d.lgs. 159/2011;

d) indicazione del soggetto a cui sono assegnati i poteri di firma per la sottoscrizione del decreto di concessione.

Una volta ricevute, la DGIAI valuta formalmente l’ammissibilità delle istanze entro 90 giorni, verificando la completezza e la correttezza dei documenti e dei requisiti. In caso di necessità, possono essere richieste informazioni aggiuntive entro 30 giorni.

Se l’istruttoria è positiva, si procede con la registrazione degli aiuti e l’emissione del decreto di concessione, che deve essere firmato dal beneficiario entro 10 giorni.

In caso di esito negativo, il Ministero comunicherà i motivi del rifiuto. Dettagli aggiuntivi e la modulistica sono definiti in un Provvedimento di attuazione.

Erogazione delle agevolazioni

Le agevolazioni economiche del progetto sono concesse seguendo una procedura dettagliata di documentazione e rendicontazione delle spese. I beneficiari devono presentare richieste di erogazione delle agevolazioni, complete di tutta la documentazione amministrativa e contabile necessaria per giustificare le spese sostenute o i costi maturati, nel caso di adozione di opzioni semplificate per la gestione dei costi come previsto da specifiche disposizioni.

Queste richieste, preparate secondo i modelli forniti dal Provvedimento di attuazione, devono essere firmate dal legale rappresentante o da un procuratore speciale del beneficiario e inviate alla DGIAI entro i termini e seguendo le modalità descritte nel Provvedimento di attuazione stesso, che stabilisce anche i criteri di dettaglio per l’ammissione, la determinazione e la rendicontazione delle spese e dei costi ammissibili.

 

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