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Agosto caldo sui mercati, ecco come non scottarsi


Le borse americane aprono in netto calo nell’ambito di un sell-off globale incentrato sui timori di recessione proprio degli Stati Uniti. Alle 15:30 il Dow Jones cede il 2,8%, l’S&P 500 il 3,7% e il Nasdaq il 5%. I mercati perdono terreno dopo il deludente rapporto sull’occupazione di luglio di venerdì 2 agosto: il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 4,3% mentre frenano le assunzioni e la crescita dei salari. Gli investitori temono quindi che la Federal Reserve sia in ritardo nel tagliare i tassi di interesse e che la sua politica restrittiva prolungata abbia danneggiato l’economia: la settimana scorsa la banca centrale ha scelto di mantenere i tassi ai massimi degli ultimi due decenni, rimandando a settembre la prima sforbiciata. 

«I dati deboli sull’occupazione e sull’economia, insieme ai profitti deludenti del settore tecnologico, hanno accentuato i timori che l’economia statunitense stia rallentando e che la Federal Reserve abbia sbagliato a non tagliare i tassi di la scorsa settimana. Gli investitori stanno rivalutando le aspettative dopo sei mesi in cui hanno operato in uno scenario di ‘tutto va bene’», conferma Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. Tuttavia, prosegue l’esperto, «a un primo impatto questa reazione (dei mercati, ndr) sembra sproporzionata». 

Dopo l’apertura di Wall Street le borse europee restano in profondo rosso con il Ftse Mib che perde il 3%, il Dax in ribasso del 2,5%, il Cac40 del 2,2% e il Ftse 100 del 2,5%. Lo spread btp/bund sale a 156 punti. 

Ore 14:30 Futures Nasdaq in netto calo

Alle ore 14:30 circa il Ftse Mib cede il 3,9% a 30.799 punti zavorrato dai futures sul Nasdaq (-5%). Fra i titoli peggiori spiccano  Nexi (-7%), Mps (-5,98%), Saipem (-5,96%) e  StM (-5,92%).

È partito il bear market?

Secondo Enrico Vaccari, responsabile Clientela istituzionale di Consultinvest, «I mercati sono estremamente nervosi perché cominciano a capire che le banche centrali sono in ritardo rispetto al ciclo economico. Si sono concentrate troppo sul tema dell’inflazione e hanno trascurato dei numeri sul mercato del lavoro, che hanno iniziato a dare segnali di forte rallentamento. Il mercato quindi è in modalità in cui si aspetta una recessione, che arriverà e probabilmente sarà più dura del previsto, perché era stata esclusa un po’ da tutti gli scenari e in verità si sta presentando con un conto molto salato».

La sensazione, continua l’esperto, «è che le banche centrali ancora una volta siano in ritardo e rischiano di fare un grosso errore di politica monetaria. C’è qualcuno che invoca un taglio dei tassi di emergenza ma, se avvenisse, sarebbe un grosso errore perché i mercati percepirebbero che c’è una situazione ancora più grave. Credo che la volatilità rimarrà molto elevata nelle prossime sedute. Non è una semplice correzione, ma l’inizio di un bear market che durerà, secondo me, molto tempo».

Ore 13:30 – Pmi servizi Italia debole, Piazza Affari -3% con Nexi e Saipem. Corre l’euro. Perché crolla tutto come nel 2008? 

Alle ore 13:30 circa il Ftse Mib cede il 3% a 31.083 punti, le vendite si concentrano su Nexi (-5,8%), Saipem (-5,36%), Mps (-5,25%), StM (-4,88%). Corre l’euro sul dollaro (1,095, +0,36%) sulla scommessa dei emrcati di un taglio dei tassi dello 0,5% da parte della Fed a settembre.

Il pmi Italia cresce sotto le attese

L’indice Pmi servizi Italia elaborato da HCOB è sceso a 51,7 a luglio 2024 (tutti i valori sopra 50 indicano crescita) da 53,7 del mese precedente, sotto le aspettative di 52,9, indicando il ritmo più lento di espansione dell’attività dei servizi da gennaio a questa parte.

Sul fronte dei prezzi, l’inflazione (input) è rimasta sopra la media storica tra costi più elevati per personale, carburante e materie prime. Guardando al futuro, la fiducia per l’anno prossimo dei fornitori di servizi resta debole.

Ore 12:15 – Piazza Affari maglia nera con Nexi e Saipem, il ruolo degli algoritmi. Perché crolla tutto come nel 2008? 

Il Ftse Mib cede il 2,9% alle ore 12:15 circa, a 31.103 punti. In forte calo Nexi (-6%), Mps (-5%), Saipem (-4,7%), Tim (-4,5%). Piazza Affari è il listino peggiore in Europa, seguito da dal Dax (-2,4%) e dal Cac 40 (-2%).

In una giornata funestata da vendite generalizzate su tutti i listini, a Piazza Affari si salva  Datalogic che guadagna il 5,8% a 5,83 euro. Venerdì’ scorso la societa’ ha diffuso i conti del primo semestre che vedono ricavi in calo del 15,3% a 244,6 milioni di euro, un margine lordo di contribuzione al 40,7% e un ebitda adjusted di 15,5 milioni in diminuzione rispetto a 31,5 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il fatturato del secondo trimestre è in crescita del 19,8% a 133,3 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto ai minimi degli ultimi quattro anni e si attesta a 11,8 milioni.

Il peso degli algoritmi sui mercati

Secondo fonti di mercato, sono stati i fondi quant guidati dagli algoritmi ad andare decisamente corti sullo yen e lunghi su Nikkei e Nasdaq negli ultimi mesi creando una bolla speculativa che è scoppiata la settimana scorsa e che prosegue lunedì 5 agosto con un ribasso del Nikkei del 12,4%, peggior lunedì nero dal 1987.

Ore 11:30 – Giù tutte le borse

A Milano l`indice Ftse-Mib continua con cali pesanti, -3% attorno alle 11:30, con le perdite più forti che coinvolgono Nexi (-6,3%), Stm (-5,2%), Tim (-4,88%), Saipem (-4,85%) e nessun titolo in rialzo. Tra le banche, chi perde di più è Mps (-4,5%) seguita da Unicredit (-3,97%).

Francoforte è in calo del 2,3%, Londra e Parigi perdono il 2%. Anche a Wall Street si profilano nuovi ribassi: i contratti futures sul Dow Jones sono in calo dell`1,51% a circa quattro ore da inizio sessione, quelli sull`S&P 500 cedono l`1,84% e i Future sul Nasdaq – l`indice tecnologico è stato quello più colpito dalle forti vendite sulle big tech in questa ondata di cali, tra le quali spicca il caso di Nvidia perdono il 2,4%.

Ore 9:30 le borse aprono in netto calo

Il Ftse Mib apre in deciso calo, lunedì 5 agosto 2024, Piazza affari cede l’1,9% a 31.437 punti. Forti vendite su Leonardo, Prysmian, Nexi e Banca Mediolanum (-5,5%/-6%).  Alle ore 9:15 circa il Ftse Mib cede il 3,9% a 30.776 punti, Telecom Italia è sospesa (con un teorico -10% circa) poi rientra in contrattazione (-4,8%), Iveco cede l’8%, Saipem il 6,4%, Nexi il 6,3%.

Vendite anche sul petrolio Wti americano (-1% circa a 72,79 dollari il barile), frena la corsa dell’oro a 2.472 dollari l’oncia, giù il bitcoin (-13,5% a 51.290 dollari). E’ invece corsa a comprare il T bond Usa, il cui rendimento scende lunedì (e quindi il prezzo, per contro, sale) dal 3,8% al 3,74%. I futures sul Nasdaq sono in rosso per il 5,1% circa.

Perché crolla tutto come nel 2008?

Che cosa accade sui mercati? Secondo David Pascucci, market analyst di Xtb, «il legame tra tasso di disoccupazione, mercati azionari, inflazione e tassi di interesse alti é assolutamente fondamentale e il recente rialzo del tasso di disoccupazione negli Usa apre la pista a quella che potrebbe essere una recessione, recessione confermata dal Sahm Indicator che si riporta sopra lo 0,5, livello che non si vedeva dal 2008 escludendo la distorsione del periodo pandemico». La strada sembra segnata, riprende Pascucci, con uno «scenario macro in peggioramento, probabilità di vedere tagli aggressivi dei tassi e molta volatilitá sui mercati. La narrativa strong & resilient di Powell é alla fine crollata sotto i colpi spietati del mercato che non si fida piú delle parole ma dei fatti (dati)».

Panic sell in Giappone: azzerati i guadagni del 2024

Un ribasso devastante quello del Nikkei, prosegue Pascucci, che registra la «seconda peggior performance dal 1987, anno del famigerato lunedí nero che ha scosso le borse mondiali e quello che vediamo oggi é una sorta di remake di quanto visto a fine anni ’80». Il Nikkei annulla i guadagni visti da inizio anno in poche sedute, «il panic sell é ovvio e la fuga dal rischio é palese. Crollano anche i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi che si riportano dalla zona dell’1% allo 0,75%, quindi forti acquisti anche sui bond cosí come per il cambio dollaro-yen che si porta da area 146 a 142 nella notte. Guadagni da inizio anno azzerati per il Nikkei che con questo crollo segna una delle sue peggiori pagine storiche per ribassi giornalieri», riprende l’analista. Il mercato sta «confermando che il deterioramento della situazione macroeconomica si sta palesando con estrema violenza sul mercato azionario».

Vendite secche anche sul bitcoin

Non si salva nessuno, nemmeno bitcoin che arriva a perdere circa il -10% portandosi in area 52.200. I 5 mesi in cui Bitcoin non é riuscito a rompere i suoi massimi «iniziano a farsi sentire e sembra essere quindi iniziato il vero ribasso sul comparto di rischio in quanto Bitcoin funge da canarino nella miniera», conclude Pascucci.

Ore 8:20 – Atteso un lunedì nero in Europa dopo il -12% in Asia. Dominano recessione e guerra, crolla il bitcoin

Dopo un venerdì nero sui mercati, arriva un lunedì da dimenticare, i futures sullo Eurostoxx 50 indicano in calo del 2,7% alle ore 8:25 italiane. Forti vendite in Asia per timori di una recessione in atto negli Usa e di una Fed che ora sarà costretta a tagliare lo 0,5% a settembre. A questo si aggiungono e forti tensioni in Medio Oriente con un attacco atteso dell’Iran in giornata su Israele.

In Asia il Nikkei cede il 12%, l’Hang Seng il 2,7%, Shanghai l’1,3%, mentre i futures sul Nasdaq, dopo che l’indice è entrato in contrazione venerdì, cedono quasi il 6%. Il petrolio accelera al ribasso, i Wti viaggia a 72,54 dollari il barile (-1.33%) affossato più dalla paura che gli Usa sia in recessione che dalla guerra nel Middle East, per ora. Il bitcoin (-16%) si porta sotto i 50.000 dollari.

Il calendario macro di lunedì 5 agosto

03.45 Cina, Caixin Pmi servizi

09.00 Spagna, produzione industriale e servizi

09.45 Italia, Pmi servizi

10.00 Eurozona, Pmi servizi

10.30 Eurozona, Sentix Fiducia investitori

11.00 Eurozona, prezzi alla produzione 

14.30 USA. Goolsbee (Fed non votante)

16.00 USA, ISM servizi

23.00 USA, Daly (Fed votante)

Blinken a G7, possibile attacco Iran su Israele entro 48 ore

Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken ha detto domenica ai Paesi del G7 che un attacco da parte di Iran e Hezbollah contro Israele potrebbe iniziare già lunedì. Lo riferisce il sito americano Axios, citando tre fonti informate sulla chiamata. Blinken ha convocato la conference call per coordinarsi con i più stretti alleati degli Stati Uniti e cercare di generare pressioni diplomatiche dell’ultimo minuto su Iran e Hezbollah per ridurre al minimo la loro rappresaglia contro Israele. Ha sottolineato che limitare l’impatto dei loro attacchi è la migliore possibilità per prevenire una guerra totale.
L’Iran e il suo alleato libanese Hezbollah hanno giurato di rispondere agli assassinii da parte di Israele del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran e del comandante militare di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut.

A Piazza Affari occhio a…

Una tassa sulle banche scatterebbe nel caso in cui le entrate fiscali fossero striminzite, scrive la stampa, aggiungendo che il buco da coprire con un nuovo contributo di solidarietà sarebbe di circa 4 miliardi di euro. Le nuove indiscrezioni seguono la smentita arrivata venerdì da fonti dell’esecutivo su un’estra imposta nei confronti degli istituti di credito.

Palazzo Chigi non ha allo studio una norma sugli extraprofitti. Lo hanno riferito fonti di governo, definendo «prive di fondamento» le indiscrezioni di stampa circa l’ipotesi di una forma di prelievo sugli istituti di credito e le compagnie di assicurazione, ed eventualmente anche su altri settori come energia e lusso.

L’adi di Tim, Pietro Labriola ha detto in un’intervista di domenica che il closing della cessione di Sparkle e della quota in Inwit dovrebbe realizzarsi entro l’anno e che «in astratto» sia Iliad sia Poste Mobile sono «possibili opzioni» per un consolidamento.

Su Acea, E’ arrivato il primo sì per l’aggiudicazione della costruzione del nuovo termovalorizzatore al consorzio guidato dalla utility romana. Lo ha riportato la stampa sabato aggiungendo che la commissione incaricata di valutare gli aspetti economico-finanziari e tecnici della proposta di Acea ha dato il suo assenso al progetto da 950 milioni di euro. La tariffa per il trattamento dei rifiuti scende a 179 euro circa della proposta di aggiudicazione da 185 euro nella proposta sottomessa.

Se le trattative esclusive con Ascopiave per la potenziale vendita di una parte della rete gas della utility lombarda A2A arriveranno a una conclusione positiva, A2A confida di ottenere dalla transazione le risorse necessarie per coprire i costi dell’acquisizione di alcuni segmenti della rete elettrica Enel. Lo scrive Milano Finanza ricordano che A2A ha già emesso un bond ibrido per finanziare l’acquisizione da Enel.

La National Highway Traffic Safety Administrationha aggiornato l’indagine, avviata l’anno scorso, su alcuni modelli Suv Dodge di Stellantis per difetti alle serrature delle porte e ai finestrini, ampliando il numero dei veicoli sotto osservazione a circa un milione.

Il Cda di Tinexta ha deciso di promuovere l’opa sulla totalità delle azioni di Defence Tech Holding, società attiva nella Cyber Security dei sistemi di difesa a 3,15 euro per azione.

Mondadori Libri ha sottoscritto opzioni di put and call sul 10% di Adelphi con Josephine Calasso, detentrice di una partecipazione complessiva del 23,88%, esercitabili da maggio 2027 a un prezzo di esercizio che riflette un equity value per il 100% di Adelphi di 50 milioni di euro.

Cube Labs, inizia offerta diritti inoptati aumento di capitale; termina il 6 agosto, salvo chiusura anticipata. (riproduzione riservata)

 

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