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L’isola, alla fine del 2023, in particolare conta 221 nuove imprese rispetto a 12 anni fa: il report dettagliato di InfoCamere

Le incertezze sull’applicazione della direttiva Bolkestein e lo stop imposto per due anni dal Covid-19 sembra non abbiano inciso sulla crescita di lungo periodo del numero degli stabilimenti balneari presenti sulle spiagge italiane. Lo stesso possiamo dire per la Sicilia. Dal 2011, le strutture nella Penisola sono aumentate del 26,4%, a un ritmo di oltre il 2% all’anno. Secondo i dati dell’indagine Unioncamere-InfoCamere, basata sul Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, alla fine del 2023, la Sicilia in particolare conta 221 nuove imprese rispetto a 12 anni fa.

Aumento del 75,4% dal 2011

Questa crescita si inserisce in un contesto nazionale in cui, al termine dello scorso anno, erano registrate 7.244 imprese balneari, con un incremento dell’1% rispetto al 2021. Anche se la riviera romagnola resta al vertice per numero di imprese (1.052), la Sicilia si distingue come una delle regioni meridionali con il più alto tasso di crescita nel settore. Con un aumento del 75,4% dal 2011, la Sicilia va via confermandosi come un polo sempre più attrattivo, quindi un affaire per gli imprenditori balneari, insieme alla Calabria e alla Campania, che hanno visto rispettivamente un incremento di 358 e 188 imprese nello stesso periodo. Al 31 dicembre 2023 in Sicilia sono state censite 514 stabilimenti balneari che erano 293 alla stessa data del 2021. Con questo dato l’Isola entra nella “Top Ten” delle regioni con il maggior numero di stabilimenti presenti sul territorio.

Il report di InfoCamere

Stando ai dati comunali condivisi da InfoCamere, non ci sono centri siciliani nella classifica dei primi 20 comuni italiani per numero di imprese. La distribuzione degli stabilimenti balneari per provincia vede invece Messina tra i primi territori in Italia per imprese presenti dedicate alla balneazione. Le aziende registrate sono 120 al 31 dicembre 2023 ed erano 65 nel 2011, con un saldo positivo di +55 stabilimenti balneari in più in 12 anni. Segue Palermo con 100 imprese al 2023, che erano 58 nel 2011, con un saldo positivo di +42 realtà. Terza provincia per distribuzione è Catania che conta – alle stesse date finora considerate – 97 stabilimenti rispetto ai 74 del 2011, per un saldo positivo di +23. Le imprese della balneazione sono aumentati in tutte le province siciliane. Sono infatti da segnale, anche se a numeri inferiori, le crescita nelle province di Trapani e Siracusa. Il saldo positivo per entrambi i territori è di +34, con un aumento da 34 a 68 stabilimenti e da 15 a 49 in 12 anni. Poca la differenza tra i saldi positivi di Agrigento e Ragusa uguali rispettivamente a 16 e 15. Gli stabilimenti balneari registrati nell’agrigentino sono quasi raddoppiati, passati da 26 a 42, e stessa tendenza hanno mostrato quelli ragusani, passati dagli 11 del 2021 al 26 del 2023.

Secondo quanto evidenziato da InfoCamere, le imprese balneari in Sicilia, come nelle regioni italiane, sono spesso a conduzione familiare. A livello nazionale Infocamere ha rilevato anche una crescente professionalizzazione del settore, con un aumento delle società di capitale che ora rappresentano il 31% delle imprese nazionali. Un altro aspetto significativo dell’industria balneare è il suo contributo all’imprenditoria femminile. In tutta Italia, oltre il 25% delle imprese balneari è guidato da donne, una percentuale superiore alla media del 22% registrata per il totale dei settori economici.

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