Fermana, la svolta sembra vicina ma i ritardi da colmare sono tanti #finsubitoagevolazioni

FERMO Fermana sempre più al rallentatore, ogni estate canarini in versione lumache, mai così lenti come quest’anno. A tre settimane dall’esordio ufficiale – domenica 25 agosto, Civitanovese-Fermana per il turno preliminare di Coppa Italia Serie D -, i gialloblù sono bloccati da questioni societarie che, almeno stavolta, sono sul punto di svoltare. Sembrano non esserci più dubbi, forse già domani l’azienda Fermana diventerà ufficiosamente controllata dalla holding romana Fabriani Group, facente capo alla giovane imprenditrice Martina Fabriani, 36 anni a dicembre. 

 
La prima pietra

Bisogna soltanto trovare la strada per piazzare la prima pietra, in attesa che l’attuale proprietà – famiglia Simoni – possa finalmente mettere il punto esclamativo sulla situazione concordato con Agenzia delle Entrate, Inps e Credito Sportivo per rendere gestibile l’ingente debito. Nel frattempo la holding potrebbe insediarsi trovando un artificio e prendendo in mano la questione tecnica ma anche economica, ricordando che tra qualche giorno la Fermana dovrà versare ai vecchi calciatori la mensilità di giugno, pari a circa 100mila euro. Dovrebbe essere quello il primo impegno coperto dalla Fabriani, mentre dal punto di vista sportivo sarà il superstite Massimo Andreatini a doversi occupare della ripartenza.

Capo dell’area tecnica dal 2017-18 in poi, ds dopo il ripescaggio dell’estate 2022, Andreatini ha mantenuto con Pippo Simoni un buon rapporto nonostante quell’esonero patito poco più d’un anno fa. All’epoca Max fu silurato assieme a mister Protti dall’allora dg Tubaldi a seguito di vari incongruenze, per favorire l’ingresso dell’accoppiata Galassi-Bruniera. Come finì? Che una ventina di giorni dopo l’amministratore Vinicio Scheggia fu fatto uscire dalla società, i Simoni si presero il 100% delle quote, ad ottobre saltò la testa di Bruniera e a novembre Galassi fu imbavagliato dopo aver composto una rosa non conforme.

Con la Fermana già ultimissima in classifica, tornò Andreatini che provò a metterci una pezza a gennaio, senza riuscire nel miracolo nonostante l’impennata nell’ultimo mese e mezzo con mister Mosconi (ora in Eccellenza a Giulianova). Fermana in Serie D, struttura societaria arrivata a fine corsa e parco giocatori da rifondare. Quando sembrava che fosse Pippo Simoni in persona a doversi occupare della ripartenza dopo aver pagato 350mila euro di stipendi a luglio ed iscritto la squadra al prossimo campionato, nonostante l’assenza di concordato si è palesata la cordata laziale, quella più incisiva e convinta, molto più dei locali, molto più di Di Matteo, molto più del duo Tosoni-Cancellieri. Negli ultimi cinque giorni, Martina Fabriani è arrivata a Fermo con tante idee ma senza una figura catalizzatrice per la parte sportiva. Così tramite Simoni ha conosciuto Andreatini. Il resto sarà storia da scrivere. 

Dicevamo, Fermana mai così lenta. Anche due anni fa i canarini dopo la retrocessione di Viterbo furono più celeri, nonostante le lungaggini di un ripescaggio che tenne banco per circa tre mesi. Eppure, senza conoscere in quale categoria avrebbe giocato, la Fermana del main sponsor Vecchiola – che garantì di nuovo la Serie C sborsando una cifra consistente per il fondo perduto – a fine luglio riuscì tramite Andreatini a scegliere il tecnico. Sabato 30 luglio 2022 Stefano Protti iniziò ad allenare la squadra, una sorta di juniores che si costruì a poco a poco. Oggi, domenica 4 agosto 2024, non c’è neanche mezzo ragazzino a sudare con una maglietta gialloblù addosso.