“Troppo asfalto, meglio un parco” #finsubitoagevolazioni

Bello e importante praticare sport, ma possibilmente vicino a casa degli altri. Un gruppo di residenti di Villachiaviche che gravitano nella zona delle vie Masiera, Corniolo e Seguno, ha raccolto 103 firme contro la realizzazione del complesso che sta sorgendo nell’ambito di Cesena Sport City. I residenti, che si dicono ampiamente favorevoli alla pratica e alla diffusione dell’attività motoria, contestano però l’intervento in corso e che rientra nell’ambito dei fondi legati al Pnrr, chiedendo piuttosto che venga data priorità alla lotta al cambiamento climatico, attraverso la realizzazione di aree verdi. “Il sito – si legge nella nota diffusa dai residenti – viene da una vicenda complicata conseguente al fallimento, una decina di anni fa, dell’impresa costruttrice che aveva allora realizzato poco meno di metà del progetto. La concessione obbligava l’impresa alla costruzione di un secondo campo da calcio regolamentare. A seguito di tale fallimento, il progetto non è stato completato, così come non era stata installata l’illuminazione pubblica né avviata la piantumazione del verde pubblico previsto. Quando il progetto è stato acquisito tramite asta da un’altra impresa, noi residenti abbiamo lanciato una petizione, raccogliendo 103 firme, chiedendo che invece dell’ulteriore campo da calcio fosse allestito un parco pubblico che, oltre ad essere fruibile da parte di tutta la cittadinanza, avrebbe potuto rappresentare una importante oasi di verde capace di dare un contributo alla qualità dell’aria, alla lotta contro l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico, con contestuale ristrutturazione dell’esistente area sportiva”.

I firmatari citano poi una serie di incontri avvenuti col vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Christian Castorri, che si sarebbe dimostrato attento alle richieste, salvo poi approvare l’attuale progetto, finanziato appunto tramite il Pnrrr, che prevede la realizzazione di una palestra attrezzata con spogliatoi e due campi da calcio a 7. Oltre a una pista dedicata all’automodellismo che sorgerà su un altro lato del perimetro in questione. A corredo verrà realizzato un parco.

“I due campi di calcio a 7 – continuano le rimostranze – sono recintati (non dovevano essere parzialmente a libero accesso?) e si trovano a pochi passi dalle nostre finestre. Essi avranno fondo sintetico, per cui poggiano su una stesa di asfalto, certamente poco permeabile…, oltre ad un altro campo da basket/pallavolo (altra soletta di cemento). La palestra si sta rivelando essere un edifico in tre piani in cemento armato. magari, altrove avrebbero optato per strutture meno impattanti, tipo legno e acciaio”.

La replica è dello stesso assessore Castorri: “Prendo atto delle rimostranze, che in effetti ho sempre ascoltato con attenzione e rispetto. Ma ci sono aspetti sui quali voglio essere chiaro. Prima di tutto la nostra priorità è l’interesse pubblico, che questo complesso intercetta a pienissimo titolo. I campi non sono adiacenti alle case, ma a decine di metri di distanza e in ogni caso sì, il secondo campo da calcio non verrà costruito. Due campi d a calcio a 7 occupano complessivamente meno della metà dello spazio di un campo a 11. Recepisco le 103 firme, ma dai riscontri che ho avuto personalmente, in quella stessa zona ci sono anche diversi altri residenti che non vedono l’ora che l’impianto entri in funzione. Chi protesta cita pure potenziali problemi legati ai parcheggi. Ascolto, ma faccio presente che gli stalli disponibili in zona sono pubblici, non privati. La chiusura è per il parco: ci sarà, sarà un polmone verde adisposizione di tutta la collettività e una parte integrante del progetto di riqualificazione. Era meglio il degrado dell’area abbandonata?”.