La possibilità della quotazione in borsa della Multiutility, la holding regionale delle partecipate pubbliche dei servizi nel campo ambientale, idrico ed energetico con Alia capofila, si fa sempre più lontana almeno per il PD. In un’intervista a Repubblica il Segretario regionale del Partito Democratico dice chiaramente no a questo percorso dopo che già nel settembre scorso il PD aveva sospeso l’ipotesi. L’elezione di Fossi, da sempre scettico sull’operazione borsa, alla guida del partito regionale a inizio 2023 aveva già rallentato il percorso pur avallato, fino a quel momento, dal PD. Preferibili altre forme di finanziamento, è via via diventata la linea. Prima la sospensione e ora il no. “La quotazione in Borsa, fin qui sospesa, è invece ora da superare” sono le parole di Fossi a Repubblica “Anche valorizzando strumenti come l’azionariato diffuso”. La strada, per il segretario, è quella dell’aggregazione, ovvero l’allargamento ad altre aree della Toscana. “Piano rifiuti, autosufficienza impiantistica e cooperazione tra gestori” sono i prossimi obiettivi che Fossi estende anche all’ambito idrico. E’ sui rifiuti però che si giocherà la partita più difficile, con la necessità di creare un impianto nell’Ato centro e il muro dei Comuni sul cui territorio potrebbe sorgere, come avvenuto a Empoli. Non solo sfide economiche ma anche politiche. Tra poco più di un anno si vota per le regionali. Quali saranno le alleanze? Sarà ancora Eugenio Giani il candidato PD? Risposta di Fossi: “A settembre avviamo il cantiere della Toscana democratica, aperto alle forze sociali, politiche e civiche e ai cittadini con una una precisa scelta di campo, per tutti: da una parte o dall’altra, a destra o a sinistra. Coinvolgendo Giani”. Insomma nulla è scontato per la ricandidatura del Presidente della Regione ma la risposta di Giani è come sempre molto ottimista: “fa bene, lo condivido, è un bel concetto e mi ci ritrovo sarò ben lieto di poter sviluppare insieme questo percorso”.
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