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L’Azienda siciliana trasporti e le richieste dei lavoratori, sostenute da Sud chiama Nord

Sud chiama Nord, con il deputato regionale Giuseppe Lombardo, insiste attaccando i vertici dell’Ast, l’Azienda siciliana trasporti. Ne invoca le dimissioni e sottolinea Lombardo: “Cosa ha intenzione di fare il presidente Schifani per affrontare la questione relativa al futuro e alla gestione dell’Ast? È inaccettabile che nessuno dell’azienda sia disponibile per parlare con una delegazione di due deputati e 50 lavoratori. Siamo pronti anche a dormire qua fino a quando non saremo ricevuti per consegnare le rivendicazioni dei lavoratori e una piattaforma programmatica”.

Da parte sua, il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, ha incontrato, con Lombardo, i lavoratori e ha ribadito: “No alla mortificazione del diritto alla mobilità per i Comuni montani e le aree interne. No allo sfruttamento dei lavoratori senza alcuna garanzia per la continuazione delle attività aziendali. Oltre a chiedere le dimissioni dei vertici, pretendiamo che venga bloccata la svendita a rate dell’Ast e la  conseguente  consegna ai privati del nostro diritto alla mobilità”.

Le richieste dei lavoratori dell’Ast

“IMMEDIATO RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI OPERATIVE PER LA REGOLARIZZAZIONE
DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE EXTRAURBANO IN TUTTE LE SEDI
DELL’AZIENDA ENTRO IL PROSSIMO 31/08/2024 MEDIANTE IL RICORSO AD INTERVENTI
STRAORDINARI:
a) Riattivazione di tutti i servizi extraurbani previsti da contratto.
b) Acquisto di automezzi usati in vista dell’avvio dei servizi scolastici di settembre.
c) Ripristino delle officine interne per la manutenzione ordinaria nelle more della realizzazione
degli obiettivi del Piano Industriale 2025-2029.
d) Lavorazione immediata con interventi straordinari di tutti i mezzi in fermo tecnico
prolungato.

❖ REVOCA DELLA DELIBERA DI APPROVAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE TRASMESSO
ALLA REGIONE E MODIFICA DEL PIANO INDUSTRIALE 2024-2028, SECONDO IPOTESI LE
REALISTICHE E SOSTENIBILI SOTTO RIPORTATE:
e) Eliminazione dell’ipotesi di Piano che prevede lo sviluppo dei ricavi da traffico del 29%
all’anno nel periodo dei quattro anni 2025-2028. Applicazione di un coefficiente di andamento
del mercato del TPL regionale realistico, come rilevato dall’Osservatorio Nazionale del TPL.
L’applicazione dell’ipotesi di Piano immagina un aumento dei ricavi della vendita dei biglietti del

  • 173% da € 0,75 a Km ad € 2,05 a Km per effetto di un contestuale aumento dell’utenza (+40%)
    e delle tariffe regionali sul trasporto regionale extraurbano (+133%). Le due ipotesi di crescita sono
    entrambe del tutto irrealizzabili sia perché non è credibile uno sviluppo dell’utenza del 40% nelle
    linee a domanda debole da affidare in house ad AST S.p.A. sia perché non è in alcun modo
    immaginabile che l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità che negli ultimi 12
    anni ha determinato incrementi tariffari a carico dei passeggeri pari al 4% possa determinarsi a
    decretare aumenti delle tariffe che portino i prezzi dei biglietti a triplicarsi nel giro di quattro anni.
    f) Eliminazione della ipotesi di Riduzione della produzione kilometrica mediante la riduzione
    dei servizi extraurbani a circa 12 milioni di km e l’abbandono di tutti i servizi Urbani già dal
  1. Rideterminazione dei livelli di produzione da assegnare ad AST e mantenimento dei
    servizi urbani nei limiti consentiti dal contratto in house.
    L’ipotesi di riduzione della capacità produttiva e della struttura organizzativa di AST S.p.A. non
    risponde a logiche di efficientamento dell’azienda, ma appare condizionata da altre valutazioni. E
    infatti, nel 2023 AST ha realizzato più di 4 milioni di utili di Bilancio anche se in quell’anno,
    l’Azienda Siciliana Trasporti ha gestito tutti i servizi di trasporto urbano nei comuni. La
    determinazione di abbandonare i servizi urbani non risponde dunque a valutazioni di natura
    economica e di efficienza produttiva ed organizzativa.
    g) Rettifica dell’importo del corrispettivo chilometrico da richiedere alla Regione Siciliana per
    il contratto in house quantificato forfettariamente in € 1,70 a km perché inadeguato e
    determinato in modo non conforme alla legge ed alla Delibera dell’ART. Calcolo del nuovo
    corrispettivo chilometrico da riconoscere ad AST sulla base dell’analisi dei servizi
    effettivamente assegnati e delle caratteristiche produttive e del mercato di riferimento come
    prescritto dalla legge.
    Il corrispettivo determinato nel Piano Industriale pari ad € 1,70 non è adeguato a consentire il
    raggiungimento di condizioni stabili di equilibrio prospettico per AST S.p.A. Peraltro non pare
    rispondere ai principi di compensazione degli oneri di servizio pubblico e risulta evidentemente
    squilibrato rispetto alle previsioni di mercato elaborate dalla stessa Regione Siciliana che ha
  2. ipotizzato per i servizi di trasporto extraurbano, messi a gara, un corrispettivo chilometrico pari ad
  3. € 1,75. Gli uffici dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità hanno ipotizzato
  4. un giusto corrispettivo chilometrico di € 1,75 a km per servizi a domanda forte come i servizi
  5. intercity autostradali (Palermo-Catani / Palermo-Messina / Palermo-Trapani / Catania-Messina /
  6. Etc.) dove viaggiano migliaia di passeggeri al giorno e poi ritiene possibile un corrispettivo
  7. addirittura inferiore di € 1,70 a km per i servizi da affidare in house ad AST che sono servizi a
  8. domanda debole dove viaggiano pochi passeggeri.
  9. h) Allungamento del periodo di copertura del 50% dei canoni di leasing da parte della Regione
  10. Siciliana dall’attuale ipotesi 2025-2028 all’intero periodo di durata del leasing.
  11. L’ipotesi del Piano Industriale di copertura del 50% dei canoni di leasing per l’acquisto degli
  12. autobus prevede la cessazione del contributo regionale nel 2028. I numeri del Piano Industriale
  13. 2024-2028 prevedono il raggiungimento dell’equilibrio economico nell’ultimo anno di Piano e cioè
  14. nel 2028 con un utile di € 0,8 milioni. La cessazione dal 2029 in poi del contributo per i canoni di
  15. leasing fanno ritornare dal 2029 AST S.p.A. in uno squilibrio di oltre 5 milioni all’anno”.

 

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