L’Inps ha rinnovato il bonus vacanze per il 2024, una misura destinata a sostenere alcune categorie di persone per le spese di viaggi e soggiorni.
Tra i bonus previsti per l’estate 2024, c’è anche quello relativo alle vacanze. Si tratta di una misura volta ad aiutare alcune specifiche categorie di persone, destinatari di un aiuto economico per coprire parte delle spese dei soggiorni estivi ma non solo, visto che si può richiedere per viaggi prenotati tra il 1 maggio e il 17 dicembre, escluso il periodo dal 9 al 29 agosto.
Scopriamo tutti i dettagli del bonus.
Bonus vacanze 2024: chi sono i beneficiari
L’agevolazione è rivolta ai pensionati residenti in Italia e iscritti a specifiche gestioni previdenziali, come:
- La Gestione Dipendenti Pubblici;
- La Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (ex Fondo Credito):
- La Gestione Fondo Postelegrafonici (ex IPOST).
Sono inclusi anche i coniugi conviventi e i figli con disabilità grave o invalidità civile al 100%, a condizione che siano inclusi nell’attestazione Isee del pensionato. L’importo del Bonus Vacanze varia in base alla durata del soggiorno e al reddito Isee dichiarato. Per soggiorni di almeno 15 giorni e 14 notti, l’importo massimo è di 1.400 euro, mentre per soggiorni di 8 giorni e 7 notti è di 800 euro.
La percentuale di copertura delle spese dipende dagli scaglioni Isee. Si va dal 100% per redditi fino a 8.000 euro al 60% per redditi superiori a 72.000 euro. Il bonus copre diverse spese, inclusi viaggio, alloggio, vitto, escursioni, attività sportive e assicurazione.
Può essere concesso anche a famiglie con Isee fino a 40.000 euro e composte da almeno tre persone, con sconti fino a 500 euro. In questo caso, l’80% del rimborso è applicato immediatamente alle spese di viaggio, mentre il restante 20% viene restituito come detrazione IRPEF nella successiva dichiarazione dei redditi.
Come presentare domanda
Il termine iniziale per presentare le domande era il 30 giugno, ma è consigliabile verificare eventuali proroghe. Per richiedere il Bonus Vacanze, era necessario possedere Spid, Cie o Cns e inviare le domande tramite il portale delle prestazioni welfare dell’Inps o l’App IO.
Disponibili contributi anche per i figli di dipendenti delle PA
I dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione possono richiedere un contributo totale o parziale per permettere ai figli di frequentare un centro estivo diurno da giugno a settembre.
Il bando è rivolto ai minori di età compresa tra i 3 e i 14 anni, figli o orfani ed equiparati di dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici.
I vincitori ricevono un contributo a totale o parziale copertura del costo del centro estivo, per una durata che varia da un minimo di una settimana (cinque giorni) a un massimo di quattro settimane (20 giorni) anche non consecutive.
Il contributo copre le spese per attività ludico-ricreative e sportive, vitto (merende e pranzo), eventuali gite e altre attività previste dal programma, oltre a coperture assicurative. Il soggiorno deve focalizzarsi sulla gestione costruttiva del tempo libero dei giovani ospiti durante l’interruzione estiva delle attività scolastiche. La struttura organizzativa del centro estivo diurno deve prevedere varie figure professionali, tra cui personale direttivo, educativo, ausiliario e addetti alla gestione dei giovani disabili qualificati per tali funzioni.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui