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19.05 – sabato 27 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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ASSESTAMENTO PAT: DAGLI AUTONOMISTI LE MISURE PER IL FUTURO DEL TRENTINO

Il Partito Autonomista esprime grande soddisfazione per l’approvazione durante la notte dell’assestamento 2024 che, con il suo miliardo di risorse, va a rispondere a esigenze della società trentina e del suo tessuto produttivo. In particolare le Stelle Alpine si sono impegnate, tramite il lavoro del Gruppo Consiliare e nello specifico del consigliere Kaswalder, a tenere alta l’attenzione su un tema cruciale per l’Autonomia trentina, fulcro delle battaglie dell’autonomismo fin dai tempi dell’ASAR: l’acqua e la produzione idroelettrica. Uno degli ODG approvati impegna la Giunta a lavorare assieme a BIM e Dolomiti Energia per attuare reali agevolazioni elettriche per le famiglie residenti in Trentino. Oltre a ciò l’impegno è quello di creare momenti ad hoc nelle scuole, borse di studio ed una vera e propria Festa dell’Acqua per sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza. Attenzione tenuta alta anche sulla storia del Trentino grazie all’ordine del giorno che prevede la valutazione della candidatura a patrimonio Unesco del forte Belvedere.

La consigliera Bosin, invece, ha focalizzato l’attenzione dei suoi ODG su altri temi cruciali per il Trentino sollecitati anche dagli amministratori comunali: in particolare gli ODG approvati vertono sulla pianificazione dei cantieri stradali nei periodi di alta stagione turistica per ridurre i disagi a turisti e residenti, ma anche a prevedere specifici finanziamenti sul Fondo per il paesaggio per interventi di ripristino di terrazzamenti e muretti a secco.
Per quanto riguarda gli assessori autonomisti, Tonina e Marchiori, sono riusciti a incidere in maniera determinante in questo assestamento, ottenendo per le loro politiche ingenti finanziamenti.

Per quanto riguarda la sanità e le politiche sociali, oltre allo stanziamento delle risorse per l’appalto del nuovo ospedale di Trento, opera strategica e non più procrastinabile, parecchi soni gli interventi previsti in norma: per le politiche sociali per esempio si riconoscono i soggetti del privato sociale (enti del Terzo settore o no profit) quali titolari e portavoci degli interventi in campo sociale che, quindi, non appartengono unicamente all’ente pubblico. Un riconoscimento prezioso, anche in termini economici, per realtà che sul territorio provinciale svolgono un ruolo determinante. Risorse importanti sono state stanziate anche per il rinnovo del contratto delle cooperative sociali negli ambiti sanitario, assistenziale ed educativo.

Per quanto riguarda la disabilità, fra le altre misure, spicca l’istituzione di un marchio da assegnare ai soggetti pubblici e privati che garantiscono l’accessibilità e la fruibilità dei servizi da essi resi in campo culturale, sportivo, turistico e ricreativo, anche al fine di qualificare l’offerta turistica trentina.
In ambito sanitario, invece, 23 milioni sono stati stanziati per la manutenzione degli ospedali di Tione, Borgo e Trento, 13 milioni per le attrezzature necessarie alle strutture sanitarie, 37 milioni per le ristrutturazioni delle RSA. Infine 6 milioni sono stati stanziati per aumentare l’attrattività del nostro territorio per il personale sanitario e 3 milioni per equiparare il trattamento del personale APSP con quello APSS.

Per quanto concerne le competenze dell’assessore Marchiori, oltre ad una modifica normativa che va a definire il ruolo dell’Assessorato alla Promozione della Conoscenza dell’Autonomia quale coordinatore ed organizzatore delle iniziative messe in campo dalla PAT per la piena conoscenza dei trentini dell’importanza del nostro sistema di autogoverno, interessanti e diversificate iniziative sono state previste per quanto concerne le politiche dell’abitare.
Nello specifico a fianco del finanziamento a ITEA per il recupero degli alloggi di risulta, pari a 21 milioni, sono state previste tutta una serie di politiche dedicate anche alle altre fasce della popolazione: da giovani e famiglie numerose, alla fascia grigia, fino ai residenti nelle zone più svantaggiate del nostro territorio, sia per l’acquisto che per la locazione o la ristrutturazione degli immobili.

Nel dettaglio le misure principali prevedono 1 milione di euro all’anno per i prossimi 10 anni in conto interessi per coprire le spese di ristrutturazione ed efficientamento della prima casa e di altre tipologie di abitazione, 5 milioni in conto capitale per l’acquisto della prima casa (entrambe le misure dedicate a giovani e famiglie numerose), 1 milione in due anni per la locazione di alloggi in zone svantaggiate del Trentino, 10 milioni in due anni per il recupero di immobili da destinare a prima casa nelle zone svantaggiate del Trentino (con una percentuale di contributo in conto capitale pari al 30%), un milione in via sperimentale per il recupero di immobili di proprietà di enti no profit da destinare ad alloggi prima casa. Infine, nella mediazione con l’opposizione, è stato approvato anche un emendamento che prolunga di due anni l’aumento del contributo all’affitto tenendo così la quota al metro quadro corrisposta dalla Provincia adeguata agli attuali valori di mercato.

Ovviamente l’impegno del Gruppo consiliare e del Partito è andato al miglioramento generale del testo dell’assestamento, anche sugli articoli che non erano di stretta competenza degli assessori autonomisti, favorendo la mediazione e le soluzioni più adeguate al Trentino, alla sua storia e, soprattutto, al suo futuro. Con competenza, visione e serietà.

 

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