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Dopo gli ingaggi a parametro zero di Taremi e Zieliński (che avevano terminato naturalmente i propri contratti rispettivamente con Porto e Napoli) e l’acquisto di Josep Martínez dal Genoa per circa 13,5 mln €, l’Inter vorrebbe ora ottenere un po’ di liquidità dalle cessioni: tuttavia, benché lo scorso maggio la situazione sembrasse più rosea, ad oggi fare cassa si sta dimostrando un vero e proprio problema per i nerazzurri.

Inter, problema cessioni: ecco chi pesa di più a bilancio

Correa e Arnautović

Infatti, sul bilancio annuale del club di Viale della Liberazione pesa non poco la situazione contabile di alcuni giocatori. I primi nomi che vengono in mente sono sicuramente quelli di Correa e Arnautović. Entrambi i calciatori non sono di certo delle prime scelte nella testa di Inzaghi: l’argentino è finito fuori dal progetto ancora al termine del 2022/23 e l’anno scorso ha giocato in prestito al Marsiglia, senza però essere riscattato (per 10 mln €) al termine della stagione, mentre l’austriaco, tra infortuni e prestazioni altalenanti non ha convinto fino in fondo il tecnico piacentino.

611 Inter, problema cessioni: perché i nerazzurri non vendono?611 Inter, problema cessioni: perché i nerazzurri non vendono?

La dirigenza nerazzurra vorrebbe perciò cercare di cedere i due giocatori (entrambi in scadenza nel 2025), tanto più che l’impatto a bilancio del primo è di circa 15 mln € (tra ammortamento di 8,5 mln € e stipendio lordo annuale di circa 6,5 mln €) e quello del secondo di 8,5 mln € (tra ammortamento di 4 mln € e ingaggio di circa 4,5 mln €). Tuttavia, l’Inter ha riscontrato ben più di un problema con queste cessioni. Infatti, per non generare minusvalenze, il Biscione dovrebbe riuscire a vendere i due calciatori ad un prezzo maggiore rispetto al loro valore residuo a bilancio, che per Correa corrisponde a 8,5 mln €, mentre per Arnautović a 4 mln €. Di fatto, cifre che nessuna società medio-piccola potenzialmente interessata all’ingaggio dei due sarebbe disposta a sborsare.

I giocatori provenienti dal vivaio

A pesare sul bilancio del club nerazzurro, inoltre ci sono parecchie voci considerate minori, che però si rivelano determinanti in virtù del loro numero elevato. Si tratta di giocatori come Radu (in scadenza nel 2025, impatto a bilancio di 3,4 mln €), Vanheusden (in scadenza nel 2026, impatto di 3 mln €: è stato ceduto in prestito annuale al Mechelen), Salcedo (in scadenza nel 2025, impatto di 2,5 mln €), Agoumé (in scadenza nel 2025, impatto di 1 mln €) e Satriano (in scadenza nel 2027, impatto di 536.000 €). Queste cessioni sono un vero e proprio problema per l’Inter, dal momento che si tratta per lo più di calciatori giovani e non affermati, dal potenziale incerto: molto difficilmente i club interessati a questi profili intendono acquistarli a titolo definitivo, mentre è più facile che siano disposti a prenderli in prestito. Persino un giocatore come Satriano, che ha vissuto un’ottima passata stagione in Ligue 1 al Brest, fatica ad essere ceduto.

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Nel momento in cui viene scritto questo articolo, di fatto, gli unici giocatori ceduti dai nerazzurri sono stati Oristanio (al Venezia per circa 5 mln €) e Zanotti (al Lugano per 2,5 mln €), entrambi con una percentuale sulle eventuali future rivendite, oltre a Iliev (al Botev Plovdin per 400.000 €). Invece, i fratelli Carboni sono stati ceduti in prestito oneroso (Valentín a 4 mln €, Franco a 500.000 €) con diritto di riscatto (che molto difficilmente verrà esercitato) fissato rispettivamente a 36 e 4 mln €.

Inter: le possibili soluzioni al problema cessioni

Benché, come si è visto, l’Inter versi in una situazione contabile particolarmente difficoltosa, complicata anche dalla necessità dei nerazzurri di realizzare delle cessioni per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2024, si possono provare ad ipotizzare alcune soluzioni. Il problema più gravoso è indubbiamente quello di Correa, che al momento pare assolutamente fuori dai piani di Simone Inzaghi. Qualora nessuna società acquisti l’argentino per almeno 8,5 mln €, la scelta migliore sarebbe non quella di arrivare alla rescissione consensuale del rapporto (la quale porterebbe con sé quasi di sicuro anche una buonuscita per il calciatore), bensì il prolungamento del contratto di un ulteriore anno, magari con uno stipendio leggermente ribassato (3 mln €?) rispetto a quello attuale. Così facendo, la quota di ammortamento annuale della punta si ridurrebbe a poco più di 4 mln €, e si potrebbe cedere Correa in prestito in modo tale da rivalutarlo e provare a cederlo più facilmente la prossima estate.

Un discorso simile può essere fatto per giocatori come Radu, Salcedo e Agoumé, tutti in scadenza nel 2025, mentre per Satriano si può ancora attendere, dal momento che il suo contratto scadrà nel 2027 e si tratta di un giocatore più appetibile per potenziale e basso valore residuo a bilancio. Per quanto riguarda Arnautović, invece, è opportuno aspettare sino alle ultime ore di mercato, dal momento che in Arabia Saudita qualche club potrebbe essere interessato all’acquisto dell’austriaco per circa 4 mln €. Se nessuna operazione andasse in porto, il nº 8 nerazzurro potrebbe d’altro canto restare a Milano e partecipare alle rotazioni in vista dei tanti impegni stagionali dei nerazzurri.  

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