Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


La polvere sotto il tappeto lultima strategia rimasta al sistema del centrodestra per sopravvivere.

Chiariamo subito che la ZES unica penalizza la Basilicata pi di tutte le altre regioni. Sfidiamo chiunque voglia fare impresa, a scegliere, a parit di agevolazioni, se investire nelle nelle regioni dove sono presenti le infrastrutture (strade, ferrovie, porti e aeroporti), oppure venire in Basilicata dove semplicemente non esistono.

Nel frattempo, nella sua informativa alla camera dei deputati, slla ZES unica e i crediti dimposta nel mezzogiorno, il ministro Fitto racconta un successo fantasma che solo lui e la sua maggioranza vede. In realt, la sua informativa nasconde scenari molto lontani dal senso della parola successo, specialmente se ci riferiamo al mondo delle piccole e medie imprese.

Ma andiamo per ordine. Nel bonus Mezzogiorno c’erano dei limiti di investimento e c’erano delle percentuali diverse a seconda delle regioni. Tutto era automatico: le imprese compravano i macchinari, tutte avevano il credito e non si sforava mai la spesa. I limiti consistevano in 3 milioni di euro di investimento per le piccole imprese, 10 milioni di euro per le medie imprese, 15 milioni di euro per le grandi imprese e infine 100 milioni di euro per le imprese insediate nelle 8 aree ZES. Fitto, con la sua Zes Unica, ha esteso il massimale di 100 milioni di euro a tutte le imprese, indistintamente. E cos le domande sono aumentate in modo incontrollabile. Se prometti il 60% di credito dimposta dellinvestimento, con il massimale di spesa di 100 milioni, chiaro che tutti faranno domanda (tra laltro se aumenti le risorse da 1,4 miliardi a 1,6, possiamo parlare sostanzialmente di invarianza del fondo di risorse). E infatti lammontare degli investimenti richiesti dalle aziende arrivato a circa 9 miliardi di euro.

E arriviamo allagenzia delle entrate che, su richiesta dello stesso Fitto, ha diviso le risorse per le domande fatte, abbassando la percentuale (come prevedibile) al 17% su quanto chiesto (60%), riducendo il tutto al 10%. Quindi, chi, sulla base delle promesse di Fitto, ha chiesto i finanziamenti confidando di prendere il 60% della spesa, si ritrover con un misero 10%

Ma la criticit principale unaltra: i soldi per i lavori devono essere anticipati dalle aziende. Non un elemento di poco conto, dato che le piccole imprese non hanno la capacit finanziaria delle grandi e pertanto la stragrande maggioranza delle nostre PMI saranno costrette sin da subito a rinunciare allinvestimento e al credito.

Il vantaggio per le grandi imprese evidente sotto due profili. In primis, vincono ab origine la concorrenza con le piccole. In secondo luogo, la rinuncia delle piccole, far crescere le risorse a favore delle grandi e le PMI, come ad esempio quelle lucane, rimarranno con un pugno di mosche in mano. Eppure per Fitto e il governo, questo scenario sarebbe un grande successo. A noi sembra pi lennesima presa in giro nei confronti dei piccoli imprenditori del sud, per mezzo dei soliti giochetti finanziari che vanno a privilegiare ancora una volta le grandi aziende a discapito di quelle pi piccole.

E se guardiamo alla Basilicata, le PMI interessano la maggior parte del tessuto imprenditoriale lucano.

In pi oggi siamo difronte alla reticenza informativa del governo. Abbiamo chiesto una serie di dati per capire a fondo la situazione ma gli unici dati che ci sono arrivati sono il numero delle imprese richiedenti. 13000 piccole e 487 grandi. Peccato che noi abbiamo chiesto anche altro, ad esempio conoscere gli importi. Perch, ad esempio, se 400 grandi imprese chiedono investimenti elevati (es 6 miliardi su 9) e le piccole per importi nettamente inferiori (per esempio 3 miliardi), sarebbe utile capire il meccanismo di ripartizione anche per capire chi eventualmente, in base a questo meccanismo, molto probabilmente dovr rinunciare. Se una piccola impresa deve fare investimenti per 100 mila euro per lavori immediati e ne riceve solo il 10%, cio soltanto 10mila (dopo aver anticipato tutti i lavori) chiaro che potrebbe rinunciarvi e quei 10mila restano nellammontare del credito che andr probabilmente alle grandi imprese che hanno liquidit per anticipare i lavori. Infine, questo meccanismo incentiva il nero, perch limpresa pi piccola che ha chiesto e rinunciato al 10% sa benissimo che non fatturando, invece, avr un risparmio (guadagno) del 22% dellIVA.

Insomma, siamo dinanzi allennesimo pasticcio determinato da ignoranza e supponenza mascherati dalla solita propaganda.

Deputato Arnaldo Lomuti

Coordinatore Regionale M5S Basilicata



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui