Il listino delle Pmi può arrivare a fine anno con 9,6 miliardi di capitalizzazione #finsubitoagevolazioni

Ascolta la versione audio dell’articolo

Euronext Growth Milan, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle Pmi ad alto potenziale di crescita, si conferma il loro principale canale di raccolta di capitali: dal 2009 ha accolto 314 società con 6 miliardi di raccolta. Oggi le quotate sono 208 per una capitalizzazione di 8,3 miliardi. Il mercato ha registrato un notevole sviluppo dal 2017, grazie all’effetto combinato dei Piani Individuali di Risparmio e del credito di imposta sui costi di Ipo (dal 2016 +170% in termini di quotate e +187% in termini di capitalizzazione). Nel 2024 (al 12 luglio) con 10 debutti (Bertolotti, Distribuzione Elettrica Adriatica, Egomnia, Espe, Kruso Capital, Litix, Mare Engineering Group, Next Geosolutions Europe, Palingeo, Soges Group) e una raccolta di 90,9 milioni Egm ha fatto meglio del listino principale dove ci sono stati invece delisting importanti (Tod’s, CNH Industrial, Saes Getters) .

L’Osservatorio

Sono questi alcuni degli elementi che emergono dalla XI edizione dell’Osservatorio Ecm Euronext Growth Milan curato dall’ufficio studi di IR Top Consulting. «Le analisi del l’Osservatorio Ecm mostrano uno spaccato di economia italiana costituito da Pmi che crescono nel 2023, nonostante lo scenario sfidante: le 206 quotate generano un giro d’affari di 10,0 miliardi, in crescita del +5% sul 2022 – spiega Anna Lambiase, direttore scientifico dell’Osservatorio Ecm e presidente di Cdp Venture. -Una generazione di valore spesso distribuita sotto forma di dividendo: 54 società (26% del totale)distribuiscono un dividendo medio di 0,22 euro per complessivi 135,1 milioni, con un dividend yield medio del 3,3%». Come sottolinea Lambiase dalla sua nascita l’Egm ha contribuito alla crescita del mercato regolamentato con 28 società che hanno perfezionato il translisting su EXM/STAR. La capitalizzazione complessiva al translisting era pari a 7,3 miliardi e al 12 luglio le 25 società ancora quotate sul mercato principale capitalizzavano 15,8 miliardi registrando una performance media dal translisting del +114%. Egm ha altresì registrato 30 Offerte Pubbliche di Acquisto (OPA), 42 delisting e 6 fusioni. L’Osservatorio Ecm stima che il 2024 potrebbe chiudersi per l’Egm con 211 società quotate e una capitalizzazione che di 9,6 miliardi. I settori più promettenti sono HealthTech, Fashion/Luxury, AI e Industrial con una raccolta nel 2024 di circa 160 milioni di euro.

Le prospettive

Tuttavia, in borsa le performance dei titoli non sembrano riflettere i fondamentali, penalizzati dalla ridotta liquidità. «Il 2024 porta con sé alcune novità che possono fa progredire il mercato e consentire agli investitori di individuare titoli virtuosi oggi altamente sottovalutati- aggiunge Lambiase -: dalla proroga del Bonus Ipo con uno stanziamento di 6 milioni che auspichiamo diventi strutturale all’approvazione del “DDL Capitali” e al recente ok della Commissione Senato all’emendamento sul Fondo dei Fondi con Cdp, oltre all’innalzamento del moltiplicatore del voto plurimo da 3x a 10x. Una misura, questa, che può consentire alle Pmi di crescere aumentando il flottante e mantenendo contestualmente il controllo dell’azienda. Da non trascurare poi alcune proposte normative che abbiamo avanzato come Osservatorio, finalizzate a stimolare la ripresa dei Pir Ordinari e arginare l’impatto generato dai riscatti». Lambiase si riferisce alla possibilità di investire l’ammontare massimo previsto in una soluzione; la possibilità di sottoscrivere più Pir ordinari, permettendo al risparmiatore di diversificare i propri investimenti in termini di asset class e rischi; l’introduzione di un incentivo sotto forma di deducibilità dall’imponibile fiscale di una % della somma mantenuta nel Pir dopo i 5 anni; un incentivo sotto forma di credito d’imposta sulle minusvalenze.

Pmi innovative e Start up

Proprio su Egm hanno trovato la loro naturale vocazione al mercato dei capitali le Pmi Innovative. Su Egm sono 67 (33% del totale) per una capitalizzazione complessiva di 2,1 miliardi (25% del totale; in media è di 31,2 milioni) e un giro d’affari di 1,5 miliardi (16%). Rispetto ai requisiti richiesti dal listino principale, Egm non prevede criteri minimi di accesso in termini di capitalizzazione, dimensioni societarie, struttura di governo e numero minimo di anni di esistenza. Questo elemento, unitamente all’introduzione nel 2020 del Segmento Professionale, ha permesso a molte società di quotarsi in fase di startup. Oggi sono 39 startup (12% del totale) e il 59% si è quotato nel terzo anno di vita.

Gli investitori istituzionali

Nell’azionariato delle 206 società quotate su Egm al 31 maggio 2024 sono presenti 118 Investitori Istituzionali, di cui 29 italiani (pari al 24,6%) e 89 esteri (75,4%). La Francia è il primo investitore estero per numero di case di investimento con 22 investitori istituzionali (18,6%), seguita da Svizzera, Germania e UK, ciascuno con 13 case di investimento (11%). In termini di ammontare investito il primo Paese estero è il Lussemburgo con 92 milioni di euro (il 14,2% del totale), seguito da UK con 44 milioni di euro (6,8%) e Francia con 41 milioni di euro (6,3%). In termini di investimento ( 625 milioni totali) 342 milioni (il 54,7%) è detenuto da investitori italiani e 283 milioni (45,3%) da investitori esteri. Algebris Investments (Luxembourg) SARL (66 milioni, 67 società partecipate), Banca Mediolanum (57,6 milioni, 55 società), BPER Banca (49,8 milioni, 43 società), First Capital (39,4 milioni, 15 società) e Azimut Holding (36,3 milioni, 67 società) sono gli investitori più attivi.