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Con la collezione Atelier il brand Casarialto mette al centro il fare e il sapere artigianale, creando collaborazioni fondate sulla messa in comune di esperienze.

Casarialto, collezione vetro

Risale al 2008 la fondazione di Casarialto, brand di arte della tavola e complementi d’arredo fondato in Veneto da Catherine Urban. L’art director francese, dopo una carriera internazionale per note Maison di moda e il trasferimento a Venezia, ha sviluppato un peculiare interesse per l’universo del vetro che ha applicato all’interior design e all’arredo della tavola. Da quest’anno anche con la prima collezione tessile, con un focus sul ricamo nei set all’americana e un’impronta più geometrica, ispirata alla grafica di Bruno Munari, per le tovaglie.

Il marchio, il cui nome mette insieme, appunto, l’idea dell’interior alla venezianità, si è fatto nel tempo conoscere per la qualità dei suoi prodotti e per come, complice l’expertise della fondatrice, ha saputo rinnovare i codici formali, linguistici, legati alla lavorazione di questa materia antica.

Per Casarialto il vetro è stato il punto di partenza – spiega Catherine Urban – tanto che possiamo considerarlo il cuore del brand. Per realizzare i nostri prodotti abbiamo cercato fin da subito, dopo aver compreso il sistema nella sua organicità, a spingere i maestri vetrai a modernizzare il loro lavoro. La maggior parte è ancora molto ancorata su uno stile tradizionale, maturato in tanti anni di esperienza e quando chiediamo di sperimentare, spingendoli oltre le loro abitudini, non è sempre facile. Ma è stato, ed è ancora, un processo interessante che alla fine dopo un po’ di reticenza – e persino anche di rifiuti – porta gli artigiani stessi a sorprendersi del risultato. È una cosa complicata che richiede fiducia e collaborazione.

Tributo all’artigianato italiano Tributo all’artigianato italiano

Dal 2021 alle collezioni di Casarialto si affiancano quelle di Casarialto Atelier, un progetto che nasce con premesse diverse, come racconta Catherine Urban:

 

Lo coltivavo da tempo perché desideravo allargarmi oltre i prodotti in vetro legati all’arte della tavola e ai complementi con altre proposte espressamente pensate per l’interior. Diversamente da quanto accade con gli artigiani coinvolti nelle collezioni qui ho scelto di collaborare a quattro mani con maestri artigiani specializzati ognuno in un determinato settore. Il progetto è di natura strettamente collaborativa: noi prendiamo in carico una parte della lavorazione, o del progetto, e il resto viene finito o completato da loro.

 

Per gli sgabelli e tavolini della serie Mosaics poiché l’artigiano coinvolto, Michela Nardin, realizza solo lavori su superfici bidimensionali, Casarialto, ad esempio, ha sviluppato l’anima in ceramica, creata a mano da un esperto ceramista veneto, dai modelli in gesso ai pezzi stampati. Questi vengono in seguito rivestiti con le tessere di mosaico realizzate artigianalmente nell’atelier Orsoni e tagliate a mano dalla Nardin. Con lei si sono scelti sempre i colori, come i disegni – inizialmente proposti da Casarialto quindi anche dall’artigiana.

 

Tributo all’artigianato italiano
Casarialto Atelier, Carpe diem

Tributo all’artigianato italiano Tributo all’artigianato italiano

L’impegno da parte nostra è sempre di comunicare il nome del maestro coinvolto perché è lui che ha porta il savoir- faire che a noi manca. Ma non si tratta – puntualizza – di un’operazione di design editoriale: come Casarialto scegliamo l’artigiano, lo incontriamo, proponiamo il lavoro e, se si concretizza l’intesa, lo aiutiamo su tutto il processo. Collaboriamo insieme – continua Catherine Urban – e soprattutto finanziamo tutto. L’artigiano è pagato, i materiali vengono retribuiti in anticipo. Il progetto rimane un prodotto esclusivo che vendiamo noi. Per questo sostengo che è un’operazione sostenibile per collaborazione e trasparenza.

Il trait d’union dei progetti nati nell’arco di questi anni corrisponde anche a una lettura trasversale del tanto amato vetro: vale per il mosaico in pasta vitrea degli sgabelli e coffee table o per i vassoi intarsiati di specchi. Sono tutte espressioni del vetro che si cerca di far emergere nei vari progetti. E si arrivano a proporre progetti anche inattesi legati all’universo della casa e con un contenuto di innovazione. Come nel caso della lampada Tornasole, non solo un oggetto decorativo realizzato in vetro soffiato, ma un dispositivo che monitora, con laser e bio sensori, la qualità nell’aria nell’ambiente.

 

Tributo all’artigianato italiano
Casarialto Atelier_BreathGeneration Osservatorio Collettivo della Qualità dell’Aria_Tornasole
Tributo all’artigianato italiano
Casarialto Atelier_BreathGeneration Osservatorio Collettivo della Qualità dell’Aria_Tornasole

Ai nostri artigiani chiediamo di fare delle cose diverse da quello che fanno usualmente o che sono abituati a fare portandoli un po’ fuori dalla loro comfort zone. Come abbiamo fatto con i vassoi-specchio realizzati da un artigiano specializzato nella creazione degli specchi veneziani che si è ritrovato a decorare dei vassoi in legno utilizzando in modo alternativo materiali e tecniche destinate ad altri usi.

Tributo all’artigianato italiano Tributo all’artigianato italiano 

Oppure, in Wonder Looms realizzato con Marta Cucchia, il filo di cotone del runner e del cuscino ricamati si trasforma in un raggio di luce, grazie a un telaio jacquard del 19esimo secolo arricchito con fibre ottiche e lurex.

 

Dall’abbinamento di due telai antichi con uno jacquard di fibre ottiche realizzato su disegno della tessitrice ma realizzato con un’azienda specializzata, abbiamo creato un ponte di duecento anni tra tecnologie di tessitura. Posso dire – afferma Catherine Urban – che indipendentemente dal successo commerciale lo scopo primario è anche spingere noi e loro a fare cose nuove, persino divertendoci nella ricerca.

Tributo all’artigianato italiano Tributo all’artigianato italiano

Atelier, quindi, conquista la nostra attenzione perché capace di sublimare il rapporto tra produttore e artigiano attraverso la promozione, il finanziamento, la distribuzione e l’esportazione di una serie di nuove opere realizzate dai maestri e da  piccole eccellenze manifatturiere, esplorando nuovi territori e sperimentando tecniche meno familiari.

Le mani del design. Tributo all’artigianato italiano: foto e immagini



 

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