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L’AQUILA – Il Rapporto sulla situazione idrica in Abruzzo del 24 luglio a cura dell’AUBAC (Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale)  conferma i livelli di severità idrica comunicati a giugno con un trend in peggioramento. Gli effetti della siccità nel Rapporto sono espressi in termini di “severità idrica” in quattro possibili scenari: “situazione normale”, uno scenario non critico in cui i valori degli indicatori di crisi idrica (portate/livelli/volumi/accumuli) sono tali da soddisfare le esigenze idriche del sistema naturale ed antropico; “severità idrica bassa”, la domanda idrica è ancora soddisfatta, ma gli indicatori mostrano un trend peggiorativo, a causa di assenza di precipitazione e/o temperature eccedenti i valori nella media; “severità idrica media”, lo stato di criticità si intensifica, in quanto le portate risultano inferiori ai valori tipici del periodo, la temperatura elevata determina un fabbisogno idrico superiore alla norma e i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non riescono a garantire tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti sull’ambiente; infine l’ultimo scenario è di “severità idrica alta”, nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente ad evitare danni al sistema, anche irreversibili. 

Viste le ultime notizie (ingenti perdite idriche nel trasporto dell’acqua, immagini recenti del lago di Scanno in ritirata, chiusure notturne dei rubinetti) che hanno suscitato preoccupazioni e timori, vediamo quale è la reale situazione di severità idrica in Abruzzo:

Subambito Aquilano – SEVERITA’ IDRICA NORMALE. Il grado di severità viene valutato complessivamente NORMALE in quanto, nel DISTRETTO DI L’AQUILA (in parte)-PIANA DI NAVELLI e VALLE SUBEQUANA, il fabbisogno idrico è garantito principalmente dalla sorgente del Gran Sasso. Non si registrano criticità che comportino l’adozione di misure di contrasto quali le turnazioni o riduzioni di pressioni, ad eccezione di interventi di riparazione/manutenzione ordinaria o straordinaria. Nel Comune di Villa S. Lucia, alimentato soltanto da una piccola sorgente locale, la portata risulta sufficiente a soddisfare la domanda idrica.

Nel DISTRETTO ALTA VALLE DELL’ATERNO il fabbisogno idropotabile è soddisfatto grazie alla portata integrativa dei pozzi di Acqua Oria per i Comuni di Scoppito e di Tornimparte e parte del Comune di L’Aquila (frazioni di Sassa e Preturo), alla fornitura idrica da parte della Regione Lazio (Acqua Pubblica Sabina Spa) per i Comuni di Montereale e Cagnano Amiterno e, più in generale, all’attenta gestione degli acquedotti interconnessi.

Per quanto riguarda il DISTRETTO ALTOPIANO DELLE ROCCHE, nel Comune di Rocca di Cambio, la portata delle sorgenti locali (Caporitorto 1 e 2) risulta sufficiente a soddisfare la richiesta idrica. Anche nel Comune di Rocca di Mezzo, la portata delle sorgenti locali (Sterparo, Castagna Innamorati), integrata con quella fornita dal CAM Spa, pari a circa 21 l/s, risulta sufficiente a soddisfare il fabbisogno idrico ad uso potabile e non si segnalano, quindi, criticità.

Subambito Marsicano – SEVERITA’ IDRICA BASSA. Nel periodo corrente, considerate le periodiche precipitazioni che hanno interessato il territorio gestito, tutte le primarie fonti di captazione utilizzate a scopo idropotabile manifestano moderati segni di ripresa e mantengono portate significative che riescono a soddisfare il fabbisogno richiesto dai primari sistemi acquedottistici della rete di adduzione. Nonostante la disponibilità idrica, attualmente in 13 comuni dei 33 serviti si attua una turnazione oraria per la distribuzione della risorsa idrica a causa di carenze strutturali della stessa rete.

Subambito Peligno – Alto Sangro – SEVERITA’ IDRICA BASSA (trend in peggioramento). Le scarse precipitazioni avutesi nella stagione invernale hanno comportato un basso approvvigionamento idrico degli acquiferi che alimentano le sorgenti ed i pozzi in gestione. La produzione delle opere di presa ad uso idropotabile è, quindi, in lieve diminuzione rispetto a quella dell’ultimo aggiornamento. In particolare si evidenzia che la sorgente Gizio continua a presentare una costante diminuzione della portata, attualmente pari a 220 l/s. E’ necessario pertanto attivare, con maggiore frequenza, le due pompe di attingimento dal limitrofo campo pozzi, per una portata integrativa pari a circa 180 l/s, al fine di soddisfare il fabbisogno idrico della Valle Peligna che si attesta attorno ad un valore medio di 400 l/s. La richiesta idrica dei Comuni del sub ambito è comunque complessivamente garantito, essendoci equilibrio tra disponibilità idrica e consumi, e la severità può essere definita bassa ma con un trend in peggioramento (nel caso di assenza di precipitazioni nel prossimo periodo). Attualmente non sono necessari interventi di contrasto associabili allo scenario di severità idrica proposto e non si riscontrano aree di crisi né nei Comuni del Distretto Valle Peligna – Alta Valle del Sagittario, alimentati da sorgenti locali, né nei Comuni ricadenti nel Distretto dell’Alto Sangro.

Subambito Pescarese – SEVERITA’ IDRICA MEDIO (trend in peggioramento). Dal confronto dei dati relativi agli ultimi 5 anni con il 2007, considerato il peggiore degli ultimi 20 anni e caratterizzato da una grave emergenza idrica, risulta uno scarto, tra Luglio 2024 e Luglio 2007, di circa 134 l/s, da considerarsi effettivamente come una maggiore disponibilità di circa 80 l/s, in quanto nel 2007 il Comune di Popoli non era gestito da Aca Spa e non vi era il contributo della Sorgente S. Callisto. Al  08/07/24 le fonti Aca Spa garantiscono 3.033 l/s, mentre gli altri acquedotti integrano per una portata di 86 l/s per un totale di 3.119 l/s, a fronte dei 2.985 l/s di Luglio 2007. Sono in distribuzione tutti i pozzi del campo S. Rocco, del campo di Viale della Repubblica di Bussi ed i n.3 pozzi del campo Mortaio d’Angri di Farindola. Gli sfiori sono pressoché nulli. L’attivazione in emergenza dei n. 2 pozzi di Viale della Repubblica di Bussi, avvenuta in data 12/06/24, ha consentito di avere, per un intervallo di tempo limitato, un equilibro tra disponibilità idrica e consumi. Attualmente, infatti, per garantire la distribuzione della risorsa idrica nei comuni serviti, in considerazione di un’ulteriore diminuzione delle portate delle sorgenti e di un contestuale aumento della domanda idrica, il Gestore ha predisposto un programma di chiusure notturne dei serbatoi, aggiornato con una frequenza pressoché settimanale, che attualmente interessa alcune località di n. 33 comuni serviti. Il Gestore Sasi Spa garantisce una portata integrativa che oscilla tra i 5 l/s e gli 8 l/s, mentre è stata avanzata al Gestore Ruzzo Spa la richiesta di un ulteriore quantitativo di circa 30 l/s.

Subambito Teramano – SEVERITA’ IDRICA MEDIA. – Le captazioni principali (Traforo Gran Sasso, Mescatore – Fossaceca, Vacelliere), che presentano un’ulteriore diminuzione delle portate con particolare riferimento alle sorgenti del Traforo del Gran Sasso (670 l/s disponibili), seguono, tipicamente, due tipi di andamento; uno ciclico, di carattere semestrale, che vede nel mese di maggio e nel periodo invernale un incremento delle portate, ed uno di lungo periodo, con tendenza sostanzialmente decrescente, dovuto probabilmente a cause naturali riferibili ai cambiamenti climatici ai quali stiamo assistendo in questi ultimi anni. Per il mese di giugno 2024 si riscontra un’ulteriore riduzione delle portate rispetto ai mesi precedenti, con una contrazione importante rispetto al valore medio mensile di portata calcolato sulla base delle serie storiche a partire del 1986 al 2020, con conseguente aumento della portata proveniente dall’impianto di potabilizzazione, sito in località Colle di Croce nel comune di Montorio al Vomano. Tale impianto di potabilizzazione, concepito inizialmente quale sistema di emergenza ma ad oggi, di fatto, utilizzato come fonte suppletiva a causa principalmente della significativa diminuzione delle portate delle sorgenti principali, riesce ad alimentare prevalentemente la parte dello schema idrico relativo alla litoranea, dove si verifica la maggiore fluttuazione della domanda soprattutto nella stagione estiva. È in corso una contrazione fisiologica delle sorgenti minori e locali di Rocca Santa Maria, di Valle Castellana, di Crognaleto, di Teramo e di Torricella Sicura, che ha comportata il ricorso a misure di contrasto (rifornimento dei serbatoi con autobotti per alcune località). La portata integrativa garantita al Gestore ACA Spa è di circa 75 l/s

Subambito Chietino – SEVERITA’ IDRICA MEDIA (trend in peggioramento). Il grado di severità viene valutato MEDIO con un trend in peggioramento in quanto, per quanto riguarda la sorgente Verde, principale opera di presa, l’aumento di portata, atteso per il periodo primaverile – estivo, non si è verificato; tale circostanza potrebbe comportare una situazione di scarsità idrica fino al prossimo periodo autunnale. La portata della sorgente, pari a 1.038 l/s a metà del mese di luglio, seppur integrata con i pozzi limitrofi, non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno idrico ad uso potabile. Anche la disponibilità idrica delle sorgenti Avello, Sinello e locali è inferiore rispetto al fabbisogno richiesto. Tale situazione ha comportato un aumento delle turnazioni, dovute anche alla vetustà delle infrastrutture, che attualmente interessano complessivamente 50 Comuni su 87 serviti, per complessivi 110.000 utenti.



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