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Segnalazione CRIF: quanto dura?

Chi nel corso della sua storia creditizia commette degli insoluti o paga in ritardo le rate potrebbe ricevere una segnalazione che viene inserita nei registri Crif. Anche in questo caso la segnalazione Crif è differente dalla protesta o dall’inserimento nel registro dei cattivi pagatori.

Essendo registrata tutta la sua storia creditizia, la segnalazione Crif tiene conto del reale andamento dell’insoluto, con dichiarazione di come questo si è chiuso.

La segnalazione Crif non è obbligatoria, ma viene effettuata volontariamente dalla banca. Contiene appunto i dati relativi ai rimborsi non effettuati, i ritardi nella puntualità nei pagamenti, i precedenti rifiuti da parte della banca nella richiesta di finanziamenti.

La segnalazione non è permanente, ovvero può seguire la cancellazione doppo un certo periodo di tempo, specie se la storia creditizia del cliente migliora.

Alla segnalazione Crif può seguire l’inserimento del nominativo all’interno della lista dei cattivi pagatori. L’inserimento non è automatico ma volontario da parte della banca, e non prevede la notifica al cliente. Anche in questo caso l’inserimento in tale lista non è permanente, ma vi è possibilità di essere cancellati se migliora l’affidabilità del cliente.

In generale, la segnalazione Crif viene aggiornata in base al tipo di operazione per cui è avvenuta. Le segnalazioni per finanziamenti annullati o rifiutati, infatti, vengono cancellate automaticamente dopo sei mesi dal rifiuto. La stessa cosa vale per i finanziamenti in valutazione. Quelli accettati, invece, restano registrati fino a 36 mesi dopo la chiusura del contratto, e tengono conto dell’andamento creditizio del cliente.

Chi ottiene una segnalazione Crif per mancato rimborso delle rate dovrà aspettare 36 mesi per la sua cancellazione. Resta comunque attiva l’iscrizione di demerito alla lista dei cattivi pagatori, che si annulla automaticamente dopo cinque anni, o in seguito ad una notifica da parte del cliente che prova il cambiamento della sua affidabilità creditizia.

Per quanto riguarda il mancato rimborso delle rate, infine, va valutato il numero di queste. Fino a una rata non si ottiene la segnalazione Crif. Questa, infatti, viene fatta doppo la seconda rata non pagata, non necessariamente seguente alla prima. Se il cliente salda il debito pagando anche la mora, la cancellazione della segnalazione è automatica dopo 12 mesi. In questo caso non segue l’iscrizione alla lista dei cattivi pagatori.

Tuttavia, se il cliente non salda un numero di rate maggiori a due, non necessariamente vicine, i tempi di cancellazione della segnalazione si allungano. Anche se il cliente ha saldato il debito, pagando anche la mora, la segnalazione rimane all’interno della banca dati per ventiquattro mesi, con possibilità di allungamento dei tempi se seguono ulteriori rate pagate in ritardo. In quest’ultimo caso, in base al comportamento del cliente potrebbe seguire l’iscrizione alla lista dei cattivi pagatori.

La segnalazione può essere anche positiva: è il caso di finanziamenti rimborsati regolarmente senza insoluti o ritardi di pagamento. Anche se il punteggio di affidabilità è alto in questo caso, la segnalazione viene cancellata automaticamente dopo un periodo di 36 mesi dopo la chiusura del contratto.

La cancellazione della segnalazione CRIF

La cancellazione della segnalazione Crif è automatica dopo i tempi stabiliti per ogni tipo di operazione che l’ha provocata.

Tuttavia, vi sono casi in cui il cliente ne può richiedere espressamente la cancellazione con conseguente risarcimento dei danni subiti.

Se la banca, infatti, effettua una segnalazione nei confronti del proprio cliente ingiustamente, quest’ultimo ha diritto a richiedere la cancellazione della stessa. In particolare è il caso di un cliente che salda il debito nel corso dei 15 giorni dalla comunicazione di potenziale iscrizione.

In caso di ritardo nei pagamenti, infatti, la banca è tenuta a comunicare al debitore l’intenzione di effettuare una segnalazione Crif. La banca dà al debitore un preavviso di 15 giorni, tempo in cui le rate possono essere saldate per evitare la segnalazione.

Nel caso in cui il cliente provveda al saldo in questo tempo di preavviso, la banca non potrà proseguire con la segnalazione per mancato pagamento (verrà comunque registrato nella banca dati il ritardo di pagamento che è stato di seguito saldato).

Se la banca o l’istituto di credito, tuttavia, provvedono a fare comunque la segnalazione nonostante il debitore abbia saldato le rate, quest’ultimo può richiederne autonomamente la cancellazione.

La cancellazione della segnalazione Crif può essere richiesta anche in caso di errore, o laddove il debitore è esente da colpa o responsabilità (ad esempio non ha pagato una rata per mancata ricezione della comunicazione tramite bollettino di pagamento, o non ha prelevato autonomamente la rata tramite rid bancario). In questo caso il cliente deve provare la propria innocenza e se in seguito ai controlli risulta esente da colpa, la segnalazione può essere cancellata.

Chi e quando utilizza le segnalazioni CRIF?

Le segnalazioni Crif vengono utilizzate dalle banche o dagli istituti finanziari per registrare il comportamento creditizio di un loro cliente. Queste segnalazioni, a loro volta, servono ad altre banche ed istituti finanziari per verificare l’affidabilità del cliente al momento della richiesta di apertura di un nuovo mutuo o finanziamento.

La predelibera di un mutuo e la sua conseguente erogazione, quindi, dipendono anche da eventuali segnalazioni Crif.

 

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