Auto, lusso e tech affossano le Borse
Borse europee al tappeto sotto i colpi delle incertezze macroeconomiche e delle trimestrali deludenti, che fanno suonare campanelli d’allarme sulla tenuta dell’economia globale. Ieri i listini continentali sono stati colpiti fin dall’avvio dall’onda lunga del sell-off sui titoli tech (-2,69% il sottoindice del comparto), che già mercoledì aveva portato Wall Street a vivere la peggiore seduta dalla fine del 2022.
Paolo Paronetto, Sole 24 Ore
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Perché la Cina ha tagliato i tassi due volte in due giorni
In questo momento la Cina è nelle mani di un mite funzionario, Pan Gongsheng, nominato Governatore della Banca centrale cinese dopo il XX° Congresso che in una manciata di giorni sta limando tutti i tassi di interesse possibili e immaginabili pur di ridare linfa all’economia reale. Non era mai successo che prime rate, pronti contro termine, prestiti a medio termine venissero ritoccati tutti insieme nell’arco di una settimana per giunta a ruota della più grande iniezione di liquidità immessa nel sistema interbancario da oltre 7o miliardi di dollari con una manovra reverse repo come non se vedeva dal mese di gennaio. La situazione cinese è critica. Lo stimolo ora c’è, ma non si vede perché è monetario, quindi non c’è garanzia che si traduca in una ripresa.
Rita Fatiguso, Sole 24 Ore
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Sul fintech tornano i capitali
Gli investitori globali riscoprono il fintech dopo due anni bui. Nel secondo trimestre i finanziamenti verso il settore della finanza digitale sono tornati a crescere, grazie soprattutto ad alcuni grandi round. Lo segnala l’ultimo report periodico «state of fintech» realizzato dalla società di analytics americana Cbinsights. Le risorse raccolte tra aprile e giugno si sono attestate a 8,9 miliardi di dollari con un aumento del 19% su base trimestrale, anche se il numero delle transazioni è sceso del 16%. A fare la differenza sono state due operazioni: il round da 650 milioni di dollari messo a segno da AlphaSense, il gruppo di market intelligence guidato da Jack Kokko, e il finanziamento da 694 milioni di Stripe, il colosso dei pagamenti fondato da Patrick e John Collison.
Luca Gualtieri, Milano Finanza
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