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Continua a far discutere l’aumento della TARI a Trapani.

Dopo le accuse dell’opposizione, arriva adesso la risponda del sindaco Giacomo Tranchida e della maggioranza che riportiamo di seguito.

«Il Consiglio Comunale di Trapani ha approvato il PEF (piano economico finanziario – rifiuti), così come avallato dalla SRR TP Nord secondo le disposizioni ARERA. Conseguentemente ha dovuto adeguare le tariffe TARI 2024.
Appare, pertanto, farneticante e destituita da qualsiasi fondamento, la maldestra esternazione del consigliere Miceli che inneggia in maniera populista all’aumento del costo del tributo Tari.
Innanzitutto bisogna premettere che, la proposta di delibera è stata in commissione consiliare per ben cinque giorni. Nessuna idea o suggerimento è però pervenuta all’Amministrazione Comunale dai consiglieri di opposizione. Viceversa, costoro anzi hanno preferito disertare i lavori d’aula al momento del voto.

Potevano fare proposte sul contenimento dei costi tagliando servizi, invece hanno preferito darsela a gambe, salvo poi puntare l’indice e strumentalizzare. I problemi dell’aumento del costo del servizio rifiuti, nascono dai sovra costi legati al conferimento dell’RSU cioè indifferenziato, coperti parzialmente dalla Regione Siciliana nella misura del 20%.

La verità è che il sistema della gestione e dello smaltimento dei rifiuti in Sicilia è nel caos più totale. Il governo regionale si era impegnato già nel 2023 a finanziare per 45 milioni di euro da destinare ai Comuni gli extra costi che, diversamente, sarebbero ricaduti su tutti i cittadini.

Nell’anno 2024 quell’impegno della Regione addirittura è stato cancellato, nonostante l’impennata dei costi della Tari (10-50%) con termine di approvazione entro il 30 aprile. Qualche giorno prima del 30 aprile, i termini obbligatori di approvazione dei Pef venivano prorogati al 30 giugno. Per poi, in totale assenza di comunicazione da parte dell’assessorato regionale, far giungere la notizia di un’ulteriore proroga dei termini di approvazione dei Pef al 20 luglio.

Il 12 luglio, a scadenza con il PEF trasmesso alla Srr, la Regione emana la notizia che avrebbe stanziato 50 milioni di euro (ma per il 2024), per coprire i sovra costi sostenuti dai Comuni.

Il Decreto prevede, in particolare per il Comune di Trapani, un contributo di 170.000.00 euro. Nulla a fronte di un aumento inverosimile dei costi, causati dalla inefficienza nella gestione dell’intero sistema da parte della Regione e dall’aumento del costo del carburante, della energia elettrica, ma soprattutto della chiusura delle discariche in Sicilia occidentale. Peraltro, il criterio utilizzato dalla Regione è errato. Per il calcolo, infatti, non si tiene conto dell’ammontare dei contributi di quei Comuni virtuosi che hanno più differenziato. Come il nostro Comune di Trapani.
Ancora più scellerato appare l’atteggiamento del consigliere Miceli. Non propone, infatti, alcuna soluzione o alternativa al problema. Spara, invece, nel mucchio, evocando oralmente contributi, compensazioni e prebende non curante della normativa vigente in tema di tributi e senza alcuna copertura finanziaria.
Risulta, pertanto, priva di pregio l’esternazione del Consigliere che da un lato chiede (come per l’imposta di soggiorno da utilizzarsi a sgravio eventuali acquisiti idrici da parte di hotel, b&b, etc), peraltro in maniera illegittima proceduralmente, agevolazioni per i cittadini. Dall’altro, invece, non presenzia alla seduta consiliare, fuggendo ancora una volta a qualsivoglia confronto amministrativo oltre che politico.

Va ad aggiungersi che l’inciviltà diffusa ad opera di tanti cittadini trapanesi e non, comporta un esborso di oltre 2.000.000,00€ per la sola bonifica delle discariche.

Tanto nonostante decine di miglia di multe e sanzioni poste in essere dai Vigili Urbani a quanti sono stati colti in fragranza dei reati ambientali suddetti.

Fenomeno che richiede una innovazione tecnologica ancora più estensiva ed immediata sui luoghi critici e, rispetto all’impiego di alcune telecamere. L’ipotesi avanzata da questa AC circa l’impiego addirittura di drone sarà oggetto di proposta in sede di comitato per l’ordine e sicurezza pubblica nei prossimi giorni.

Ad ogni buon conto, il superiore complessivo aumento – al netto della peculiare inciviltà nell’abbandono di rifiuti di alcuni trapanesi rispetto ad un servizio quotidiano di RD porta a porta – ha colpito indistintamente tutti i Comuni dell’Isola e comunque anche per corretta informazione si rendono noti i dati comparativi, riferiti ad abitazione media di 100mq con 4 occupanti, intanto delle città capoluogo siciliane, come segue, che comunque annoverano Trapani tra le città più virtuose per RD evitando altre salate sanzioni in cui incapperanno le città sotto il 65% e dunque i cittadini di quelle comunità nel prossimo futuro chiamati a risponderne:

  • Agrigento 480,00€ RD al 71%
  • Caltanissetta 288,00€ RD al 65%
  • Catania 594,00 RD al 33%
  • Enna 314,00€ RD al 65%
  • Messina 297,00€ RD al 57%
  • Palermo 343,00€ RD al 15%
  • Ragusa 421,00€ RD al 71%
  • Siracusa 464,00€ RD al 50%
  • Trapani 499,00€ RD al 66%

 

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