Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Disability Card in Lombardia: come funziona e quali sono le agevolazioni attive nel 2024? Ecco ciò che c’è da sapere per chi ha una disabilità o ha un membro della famiglia in questa condizione, basandoci sugli aiuti presenti, in particolare a livello regionale (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Disability Card: cos’è e come funziona?

La Commissione europea, attraverso la Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, ha proposto l’estensione della Carta Europea della Disabilità (European Disability Card) a tutti gli Stati membri entro la fine del 2023. L’Italia partecipa a questo progetto insieme ad altri otto Paesi.

La Carta Europea della Disabilità è una tessera che facilita l’accesso ai beni e servizi per le persone con disabilità, promuovendo l’inclusione sociale. Questa iniziativa, volontaria per gli Stati membri, riguarda circa 4 milioni di persone in Italia.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Presentazione della domanda e soggetti che ne hanno diritto

La domanda per il rilascio della Carta può essere presentata online sul portale dell’INPS tramite SPID, CIE o CNS. È richiesta una foto formato tessera, l’indirizzo per la spedizione della Carta e, se necessario, documenti che attestano lo stato di invalidità antecedenti al 2010.

La domanda può essere presentata dai cittadini disabili o, per i minori, da chi esercita la responsabilità genitoriale. Anche le associazioni autorizzate (ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS) possono presentare la domanda per conto degli aventi diritto.

L’INPS rilascia la Carta a soggetti con disabilità media, grave e di non autosufficienza, inclusi invalidi civili con invalidità superiore al 67%, minori invalidi, ciechi, sordi, e invalidi sul lavoro con una percentuale superiore al 35%.

Utilizzo della carta

Prodotta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, la Carta contiene fotografia, nome, cognome, data di nascita, numero seriale, data di scadenza, e un QR code con le informazioni relative alla disabilità. È utilizzabile esclusivamente dal titolare per ottenere agevolazioni, ed esonera dalla presentazione di ulteriori certificazioni.

Agevolazioni e riconoscimento internazionale della Disability Card

Sul sito del Ministro per le Disabilità sono pubblicate le convenzioni e agevolazioni attive. La Carta è attualmente riconosciuta in Italia e nei Paesi pilota del progetto “EU Disability Card”: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Romania, e Slovenia. La Commissione europea mira a estendere il riconoscimento a tutti gli Stati membri entro il 2023.

La validità della Carta è di dieci anni, soggetta alla permanenza della condizione di disabilità. Cessa in caso di revoca o decesso del titolare. In caso di variazioni dello stato di salute che richiedano maggiore sostegno, l’INPS aggiornerà la Carta.

In caso di furto, smarrimento, deterioramento o distruzione della Carta, il titolare può richiederne una nuova all’INPS tramite procedura telematica.

disability-card-agevolazioni-lombardia
In foto: mani intorno al simbolo di disabilità.

Disability Card e agevolazioni in Lombardia: quali esistono?

Diverse sono le agevolazioni attualmente attive in Lombardia, oltre naturalmente al riconoscimento della Disability Card. Proviamo a vedere le più importanti, dando sempre il riferimento istituzionale per poter accedere alla misura o per approfondirne le condizioni.

Servizi sociosanitari per la disabilità

Il sostegno alle persone disabili o non autosufficienti è basato sul principio del “prendersi cura” ed è pensato per garantire un supporto alla persona che ne ha bisogno ed alla sua famiglia, soprattutto in relazione al contesto sociale in cui la famiglia stessa è inserita.

Con l’approvazione della LR 15/2016, Regione Lombardia ha promosso anche le condizioni di benessere e di inclusione sociale delle persone affette da disturbi dello spettro autistico e della disabilità complessa.

Di seguito vediamo quali sono i principali ambiti con servizi dedicati alle persone con disabilità offerti in Regione Lombardia ed erogati, a seconda del caso, dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS), dalle Aziende Socio Sanitarie (ASST),  da enti erogatori socio-sanitari privati accreditati, dai Comuni (Servizi Sociali) e dal Terzo Settore competenti per territorio.

  • Scuola
  • Ospedale
  • Strumenti di ausilio
  • Cure intermedie
  • Assistenza domiciliare
  • Semi-residenzialità e residenzialità

Servizi accessibili nella lingua dei segni

La legge regionale n.20/2016 della Lombardia promuove l’inclusione sociale e la rimozione delle barriere alla comunicazione per le persone con disabilità uditiva e sordocieche attraverso il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) e della LIS tattile.

La Giunta regionale ha stanziato 160.000 euro nel 2019 per servizi di video interpretariato in LIS nel sistema sanitario, e 515.000 euro nel 2023 per il programma triennale 2023-2025, che garantisce la continuità del servizio gratuito di video-interpretariato a distanza in LIS e l’uso di tecnologie assistive alternative.

Dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2025, il servizio “Lombardia LIS” fornirà video-interpretariato in LIS per le strutture socio-sanitarie lombarde, permettendo ai cittadini sordi di accedere ai servizi tramite smartphone, tablet e computer.

Il servizio è disponibile per:

  • Colloqui in ambulatori, ospedali, uffici ASST, ATS e strutture socio-sanitarie convenzionate.
  • Colloqui telefonici per prenotazioni e contatti con strutture sanitarie.
  • Visite domiciliari e pronto intervento sanitario.

Altri servizi disponibili

Sempre sulla pagina relativa ai servizi per persone con disabilità della Regione Lombardia ci sono altre indicazioni molto utili come:

Ci sono poi altre agevolazioni attive a livello nazionale o regionale correlate alla già citata Disability Card, come ad esempio le politiche adottate da Trenitalia (consultabili qui) o da Carrefour (consultabili qui).

FAQ: Domande Frequenti su disabilità e agevolazioni

Quanto tempo ci vuole per ottenere una risposta alla richiesta di invalidità civile?

tempi di elaborazione delle richieste di invalidità civile possono variare. Solitamente, dopo aver inviato la domanda e la documentazione necessaria, dovrai attendere qualche settimana o più per ottenere una risposta. Tieni presente che potrebbe essere necessario del tempo per valutare accuratamente la tua situazione e prendere una decisione.

Cosa succede se la mia richiesta di invalidità civile viene respinta?

Se la tua richiesta di invalidità civile viene respinta, avrai la possibilità di presentare un ricorso. In questa fase, potresti dover fornire ulteriori prove mediche o chiarire alcuni dettagli riguardo alla tua condizione. È importante seguire attentamente le istruzioni fornite con la notifica di respingimento e presentare il ricorso entro i termini indicati.

Esistono prestiti agevolati per persone che percepiscono pensione di invalidità?

I prestiti per persone disabili che percepiscono  pensione di invalidità seguono la stessa procedura per la concessione di finanziamenti di tutti gli altri clienti di banche e finanziarie. Non esiste quindi una strada privilegiata al prestito pensione invalidità da parte dell’INPS o per chi richiede una cessione del quinto, per esempio. Gli istituti di credito, infatti, concedono i prestiti a chi ha un’affidabilità creditizia, ovvero a chi può essere in grado di rimborsare la somma ricevuta, indifferentemente dal fatto che a richiedere il prestito sia una persona invalida o meno.

Cosa considerano le banche per un prestito a una persona che percepisce pensione di invalidità?

Le variabili tenute in considerazione per chi richiede un prestito e percepisce pensione di invalidità sono uguali a quelle di qualsiasi altro cliente. In particolare, le variabili più importanti di cui tengono conto banche e finanziarie sono:

  • l’entità della pensione di invalidità (cumulabile con altre forme di reddito), che non può essere inferiore alla soglia minima di sopravvivenza, ovvero a 534,41 euro per l’anno 2024;
  • l’età di chi richiede il prestito, che non deve essere superiore al limite massimo imposto da ogni istituto di credito. In linea di massima, però, vengono concessi prestiti anche a persone che superano i 75 anni, pur se in presenza di determinate condizioni di salute.

Quali sono le categorie protette per l’articolo 1 della legge 68/1999?

L’articolo 1 della legge 68 del 1999 riconosce come categorie protette:

  • le persone affette da minorazioni psichiche, fisiche e sensoriali o con handicap intellettivo, con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
  • le persone invalide del lavoro con una percentuale di invalidità superiore al 33%;
  • le persone non vedenti e sordomute;
  • le persone invalide di guerrainvalide civili di guerra o per causa di servizio.

Quali sono le categorie protette indicate dall’articolo 18 della legge 68/1999?

L’articolo 18 inserisce nelle categorie protette:

  • gli orfani e i coniugi delle vittime del lavoro, di guerra o di servizio nelle pubbliche amministrazioni;
  • coniugi e i figli di soggetti riconosciuti come grandi invalidi di guerra, di servizio e del lavoro;
  • gli orfani e i coniugi delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (legge numero 407 del 1998);
  • profughi italiani rimpatriati con status riconosciuto ai sensi della legge numero 763 del 26 dicembre 1981.

Quando non c’è l’obbligo di assunzione di categorie protette?

In primo luogo, non c’è obbligo di assunzione delle categorie protette quando il numero di dipendenti dell’azienda è inferiore a 15. Inoltre, l’obbligo è sospeso se il datore di lavoro si trova in difficoltà economica e ha avviato procedure come la CIGS o il licenziamento collettivo.

In alcune circostanze connesse alle caratteristiche del settore produttivo, i datori di lavoro non sono obbligati ad assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette. Inoltre, se l’attività produttiva presenta condizioni specifiche che rendono difficile occupare l’intera quota di riserva, il datore di lavoro può richiedere un’esenzione parziale dall’obbligo di assunzione.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti su invalidità civile e Legge 104:

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui