Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


La Zes è uno strumento pensato per dare la possibilità al Mezzogiorno di essere un’area attrattiva per le aziende, con misure specifiche che andassero oltre le altre forme di incentivazione. Il ministro Fitto, nel suo prolungato intervento, non ha mai detto le percentuali reali del credito di imposta: per esempio, una piccola azienda che ha deciso di investire in Abruzzo e che avrebbe avuto diritto al 35 per cento dell’investimento, si ritroverà ad avere in realtà solo il 5,9 per cento. È stato quindi azzerato uno strumento che anziché essere attrattivo è diventato simile a quelli già esistenti a livello nazionale come Industria 4.0 e la legge Sabatini”.

Così Giulio Sottanelli, deputato di Azione, intervenuto in Aula in occasione dell’informativa del ministro Fitto sulla “Zes unica”. Riforma questa che, insieme ad altre regioni meridionali, interessa anche l’Abruzzo con lo scopo di snellire e rendere più semplice investire ed aprire un’attività nel sud Italia, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro.

In tema è tornato al centro dopo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate sulla percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile per gli investimenti nella Zes unica e che si attesterebbe allo 17,6668%, meno rispetto a quanto prospettato nelle scorse settimane. Lo stesso Sottanelli, in proposito, aveva parlato di una “beffa” nei confronti di chi fa impresa e per tutto l’Abruzzo. “Un piccolo imprenditore che ha deciso di investire in Abruzzo credendo di avere diritto a benefici per il 35% sugli investimenti effettuati si ritroverà la brutta sorpresa di un assai più modesto 5,9%. Tutto questo, ovviamente, crea tensione finanziaria alle imprese che avevano tutt’altra idea al momento della stesura del piano economico fatto prima dell’investimento“, aveva scritto.

Il ministro Raffaele Fitto, audito questa mattina in Parlamento, ha affermato che il governo si impegnerà a trovare risorse aggiuntive da destinare al credito di imposta nella Zes Unica.

Il ministro deve assumersi la responsabilità sulle scelte fatte, – attacca però Sottanelli – dopo avere demolito ciò che ha ereditato per sostenere l’area del Mezzogiorno: ha soppresso l’Agenzia per la Coesione, ha stravolto la governance delle aree interne, ha abbandonato i Cis al loro destino, ha azzerato il fondo per la perequazione infrastrastrutturale. Nello specifico, ha anche la responsabilità sul ritardo del decreto attuativa, emanato lo scorso 17 maggio: ci sono voluti cinque mesi per redigerlo e le imprese non hanno avuto la possibilità di conoscere cosa veniva inserito al suo interno. All’agevolazione si poteva accedere in una finestra dal 12 giugno al 12 luglio e il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha dovuto emanare la sua circolare nel rispetto del decreto”.

Dopo avere ingannato le imprese interessate, a Fitto chiediamo: se questi soldi dovessero avanzare, qualora le imprese che sono state illuse rinunciassero, chiederà al direttore dell’Agenzia di modificare l’aliquota? Le imprese hanno bisogno di certezze, hanno bisogno di pianificare per investire. Sono le aziende a fare crescere il Pil, le stesse che, ora, attendono di conoscere le determinazioni finali. Il ministro non scarichi le responsabilità del governo al direttore dell’Agenzia delle Entrate” – ha concluso il deputato di Azione.

Tutt’altra opinione quella del deputato abruzzese di Fratelli d’Italia Guerino Testa:

“Lucida ed esaustiva è l’informativa del ministro Raffaele Fitto al Parlamento sul credito d’imposta per il mezzogiorno Zes. Dall’informativa emerge, dati alla mano, la pretestuosità delle polemiche delle opposizioni. Infatti, come è stato ricordato, il credito d’imposta esiste dal 2016, con uno stanziamento iniziale di 617 milioni fino al 2020, di 1 miliardo per il 2021-22, di 1,4 miliardi per il 2023, fino ad arrivare all’importo più alto di sempre per il 2024, pari a 1,8 miliardi voluto dal governo di Giorgia Meloni. A ciò si aggiunge che il sistema della prenotazione preventiva è una novità di assoluto buonsenso e responsabilità, in quanto permette di monitorare l’importo dei crediti in posta, evitando di replicare l’esperienza nefasta dei bonus edilizi che hanno devastato la finanza pubblica con l’importo di 120 miliardi a carico delle tasche degli italiani. Infine, l’ammontare complessivo delle richieste di prenotazione pari a 9 miliardi conferma la fiducia degli investitori verso il mezzogiorno e la volontà di investire nel sud e, quindi, la bontà delle misure messe in campo. In altri termini, un’ulteriore conferma della bontà delle politiche del governo Meloni per il mezzogiorno che hanno fatto del sud Italia la locomotiva economica della Nazione, come certifica l’ISTAT”. 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui