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Ultim’ora news 23 luglio ore 20


Anna Lambiase, ceo IRTop

Un giro d’affari complessivo nel 2023 pari a 10 miliardi di euro, con una crescita del 5% anno su anno, per un ebitda medio di 9 milioni, con il 17% di margine. Sono i numeri delle società quotate sull’Egm della Borsa di Milano, fotografati dall’11esima edizione dell’Osservatorio Ecm, realizzato da IRTop, la boutique finanziaria specializzata nella quotazione delle Pmi. Quest’anno a Piazza Affari si sono registrate, per il momento, 10 Ipo per una raccolta complessiva di 90,9 milioni di euro.

In particolare, sono approdate sul mercato secondario le società  Bertolotti, Distribuzione Elettrica Adriatica, Egomnia, Espe, Kruso Capital, Litix, Mare Engineering Group, Next Geosolutions Europe, Palingeo, Soges Group. Andando più indietro nel tempo, dal 2009 ad oggi, sono 314 le società che hanno scelto di quotarsi sul listino cadetto, con una raccolta totale di 6 miliardi, attirando tra gli investitori alcuni nomi importanti, come Algebris, Banca Mediolanum, Bper, First Capital Azimut.

Chi si quota sull’Egm

Ad oggi le quotate sull’Egm sono 208 per una capitalizzazione complessiva pari a 8,3 miliardi di euro. Il settore più rappresentato è quello della tecnologia con 50 società, pari al 24% del listino, mentre le regioni più presenti sono Lombardia (40%), Lazio (12%) ed Emilia-Romagna (9%), con anche 4 società estere. Facendo un’analisi sulle Ipo (al netto delle Spac e di Technoprobe), la capitalizzazione media è stata di 34 milioni di euro, il flottante pari al 25,1% e la raccolta di 8,4 milioni di euro.

Le performance del listino

Sebbene le performance del listino, da gennaio a maggio, non siano state particolarmente entusiasmanti (-1%), spiccano sei settori in particolare tra cui quelli dei trasporti (+39%), dei servizi industriali (+25%) e della tecnologia elettronica (+11%). Nello stesso periodo, il controvalore medio giornaliero scambiato si è attestato a 65 mila euro (in crescita rispetto al dato medio del 2023, pari a 47 mila euro). In questo dato si fanno notare due Ipo del 2024 ( Mare Engineering Group e Next Geosolutions Europe), seguite da Innovatec e Sciuker Frames.

I bilanci delle società

Sulla base dei bilanci 2023, le 206 società quotate al 31 maggio 2024 hanno generato un giro d’affari complessivo di 10 miliardi di euro, +5% rispetto al 2022 (9,5 miliardi di euro), con una crescita media dei ricavi del +22%. 

Nel 2024 si è registrato anche un incremento dei dividendi, salito in media a 0,22 euro per complessivi 135,1 milioni, con un rendimento del 3,3%. Il settore della produzione manifatturiera è quello che ha avuto la remunerazione più alta. Dal punto di vista dell’occupazione, le società quotate sul listino minore danno lavoro a 34.189 dipendenti, +11% rispetto al 2022. 

Chi investe sul listino

Nell’azionariato delle 206 società quotate sono presenti 119 investitori istituzionali, di cui 30 italiani (pari al 25%) e 89 esteri (75%). La Francia è il primo investitore estero con 22 operatori (19%), seguita da Svizzera, Germania e Gran Bretagna, ciascuno con 13 case di investimento (11%). L’investimento complessivo è di 646 milioni di euro, di cui 363 milioni di euro (56% del totale) detenuto da investitori italiani e 283 milioni di euro (44%) detenuto da esteri. Tra gli investitori più attivi ci sono Algebris (66,0 milioni di euro, 67 società partecipate), Banca Mediolanum (57,6 milioni di euro, 55 società), Bper (49,8 milioni di euro, 43 società), First Capital (39,4 milioni di euro, 15 società) e Azimut Holding (36,3 milioni di euro, 67 società).

I requisiti per quotarsi sull’Egm

A differenza dei requisiti stabiliti per il listino principale, l’Egm non prevede criteri minimi di accesso in termini di capitalizzazione, dimensioni societarie, struttura di governo societario e numero minimo di anni di esistenza della società. Questo elemento, unitamente all’introduzione, nel 2020, del segmento professionale, ha permesso a molte società di quotarsi già in fase di startup.  Inoltre, è da segnalare la presenza sul listino di 26 società che si occupano di AI (13% del mercato). Sono mediamente più liquide e hanno incrementato il giro d’affari complessivo del 9%. 

Secondo le stime di Banca d’Italia sono circa 2.800 le Pmi non finanziarie  idonee alla quotazione prima della diffusione della pandemia. Per il 2024  IRTop prevede invece che le società quotate sull’Egm arriveranno a 211, con i settori healthtech, fashion/lusso, AI e industriale a farla da padrone. «Sono numeri che confermano la capacità del mercato azionario di agire come leva per potenziare la competitività delle imprese – afferma Anna Lambiase, ceo di IRTop e direttore scientifico dell’Osservatorio Ecm –. Le performance in termini di fondamentali non si riflettono sul corso dei titoli, penalizzati dalla ridotta liquidità, delineando uno scenario in cui nuovi investitori possono cogliere importanti opportunità di investimento individuando titoli virtuosi oggi altamente sottovalutati».

Le principali novità per la borsa

Il 2024 sta portando con sé anche la proroga del Bonus Ipo, con uno stanziamento di 6 milioni, e l’approvazione del Ddl Capitali. Mentre tra le principali novità che hanno interessato il mercato Egm, c’è il recente ok della Commissione Senato all’emendamento sul Fondo dei fondi con Cdp e l’innalzamento del moltiplicatore del voto plurimo da 3x a 10x. «Anche alla luce delle evidenze dell’Osservatorio, riteniamo che questa misura possa permettere alle Pmi di crescere, aumentando il flottante e mantenendo contestualmente il controllo dell’azienda – prosegue Lambiase –. È poi necessario che il credito di imposta sui costi di Ipo diventi una misura strutturale». (riproduzione riservata)

 

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