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Quando ci si appresta a preparare la documentazione per il 730/2024 bisogna fare molta attenzione alle detrazioni che hanno fattura intestata agli incapienti. La stagione della dichiarazione dei redditi è nel suo vivo, con parte dei contribuenti che hanno già inviato il proprio modello all’Agenzia delle Entrate. Per chi ancora non ha provveduto alla trasmissione una attenzione particolare va prestata alle detrazioni e deduzioni a cui si ha diritto, perché sono proprio queste ultime che danno diritto all’eventuale rimborso in busta paga o nel cedolino della pensione.e.

Le spese che abbattono le tasse dovute sono molteplici e possono portare anche a rimborsi importanti sulla dichiarazione dei redditi. Ma bisogna sempre fare i conti con la propria capienza fiscale. Cerchiamo di capire quando è il caso di non intestarsi una fattura per non perdere il diritto a una detrazione.

Chi sono gli incapienti?

Non basta presentare il 730 per avere diritto alle detrazioni. È necessario anche pagare le tasse. Ci sono persone che pur avendo un reddito non sono tenute al pagamento dell’Irpef perché le detrazioni da lavoro spettanti annullano, praticamente, l’Irpef dovuta.

Sono i cosiddetti incapienti, coloro che rientrano nellano tax area che per il 2024 è pari a:

  • 5.500 euro annui per i lavoratori autonomi occasionali;
  • 8.500 euro l’anno per i lavoratori dipendenti;
  • 8.500 euro annui per i pensionati.

Al di sotto di questi redditi non spettano detrazioni o deduzioni d’imposta, proprio perché l’imposta non è dovuta. Ma attenzione. Una cosa va chiarita: su tali redditi l’Irpef si paga in ogni caso, non sono considerati esentasse, ma la detrazione da lavoro spettante annulla la tassazione dovuta. Non dovendo, quindi, pagare tassazione non c’è una somma da cui detrarre le spese sostenute e, quindi, la detrazione per le spese sostenute non spetta.

Fatture intestate agli incapienti

Le eventuali fatture di spesa intestate agli incapienti, quindi, non sono detraibili. Spese mediche, spese funebri, di istruzione per i figli, costi degli abbonamenti per trasporto pubblico, eventuali bonus edilizi, spese sportive per i figli, non è possibile portare in detrazione nulla.

Se si sa già di ricadere nella no tax area, quindi, meglio far intestare le fatture di spesa a chi ha la possibilità di portarle in detrazione. Nel caso di spese effettuate per i figli, magari, intestare i pagamenti all’altro genitore perché altrimenti si rischia di perdere il beneficio spettante. Da notare, in ogni caso, che se il documento di spesa è intestato al figlio può essere portato in detrazione da entrambi i genitori.

Per le spese sostenute nel 2023 non c’è possibilità di rimediare in alcun modo, ma per quelle che si sostengono nel corso del 2024 si può fare in modo di intestare quante più fatture/scontrini/ricevute possibili a chi può portarle in detrazione. Ovviamente ci si riferisce a quelle per cui è possibile farlo: se si effettua una visita specialistica, per forza di cose la fattura di pagamento è intestata al paziente e in questo caso c’è poco che si possa fare.

 

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