«Chiediamo una riunione urgente per considerare la modifica al tracciato del primo stralcio funzionale della Ciclovia del Garda, da strada Campazzi a Bardolino al confine con il Comune di Garda». Il sindaco di Bardolino Daniele Bertasi ha fatto sapere di aver inviato una richiesta formale a Veneto Strade per «un confronto urgente» sulla progettazione definitiva del tratto più a nord della futura Ciclovia del Garda. Intanto in quello più a sud, al confine con Lazise, sono iniziati da un paio di mesi i lavori relativi al secondo stralcio dell’opera (il primo a essere realizzato e non più modificabile).
«La Ciclovia del Garda – spiega il sindaco Bertasi – rappresenta un’opportunità importante, ma è fondamentale che venga realizzata nel rispetto del territorio e che il percorso non si snodi su vie troppo trafficate e pericolose. L’attuale progettualità attraversa una fetta di territorio comunale fortemente urbanizzato, con molti accessi carrai e un alto traffico di veicoli, specialmente su via Europa Unita e sulla Sr 249 Gardesana: chiediamo a Veneto Strade – sottolinea Bertasi – di sederci a un tavolo di confronto e di trovare insieme una soluzione più sostenibile per lo stralcio che dal capoluogo va verso Garda, visto che si è in fase di progettazione».
L’amministrazione di Bardolino ha quindi comunicato di voler far leva sul fatto che il Comune di Garda non ha ancora aderito al sistema della Ciclovia, lasciando aperta un’incognita sul collegamento con Bardolino: «Su carta, la Ciclovia del Garda adesso si interrompe al nostro confine, senza avere continuità a nord – osserva il sindaco Bertasi -. Ci sono diversi punti che intendiamo ridiscutere con i tecnici di Veneto Strade, segnalando le criticità del progetto che abbiamo raccolto in questi mesi, grazie anche al contributo di tanti cittadini».
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