Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


diRedazione Roma

L’infettivologo Ieraci (Regione Lazio): qui si fanno molti tamponi. Vaccinazioni nell’adulto e nel paziente fragile: ne hanno discusso a Roma esperti e politici

«Nel Lazio c’è in questo periodo un maggior numero di casi Covid-19 rispetto ad altre Regioni anche perché qui si fanno molti tamponi: al momento non c’è allarme perché l’immunizzazione creata con le campagne vaccinali sta funzionando. Comunque ci vuole attenzione e dobbiamo dedicare iniziative mirate a tutelare i cittadini fragili». Lo ha sostenuto l’infettivologo Roberto Ieraci,  consulente scientifico per le vaccinazioni della Regione Laziooggi 17 luglio 2024 a Roma, in Senato a Palazzo Giustiniani, intervenendo al convegno su «Politiche di immunizzazione dei soggetti adulti e fragili: dalla promozione della buona salute al contrasto dell’antimicrobico resistenza (Amr)». L’appuntamento è stato realizzato da The European House-Ambrosetti con il contributo non condizionante di Pfizer. L’incontro ha fatto il punto sugli strumenti di protezione di anziani, immunodepressi, disabili e malati cronici attraverso le vaccinazioni e di come favorire l’invecchiamento attivo. 

Il ruolo dei medici di base, delle farmacie e dei pediatri

Per stimolare la vaccinazione nella popolazione adulta e tra i soggetti fragili «è necessario il coinvolgimento massiccio dei medici di famiglia, dei pediatri e delle farmacie presenti sul territorio che sono il primo accesso del cittadino al Servizio sanitario nazionale – ha spiegato Ieraci -. L’esperienza della pandemia da Covid-19 avrebbe dovuto insegnarci qualcosa di importante, ma ho la sensazione che quella lezione ce la stiamo un po’ dimenticando. Per questo dobbiamo aumentare i nostri sforzi per riuscire a proteggere con i vaccini la popolazione e soprattutto i più fragili». 




















































Covid, in Italia casi in aumento del 42%

È di questi giorni l’ultimo monitoraggio di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute sui nuovi casi di Covid-19 (dal 4 al 10 luglio 2024), in aumento del 42% nell’ultima settimana con un numero assoluto di casi pari a 5.503 e con 33 decessi. In tutto il 2023 i casi certificati di Covid-19 sono stati più di 5,3 milioni con 10mila decessi e 82mila ricoveri ospedalieri. A questi si aggiungono più di 14 milioni di casi di influenza con circa 9.900 decessi e quasi 300.000 casi di virus respiratorio sinciziale (Rsv) con 26.000 ricoveri e 1.800 decessi. Le polmoniti sono responsabili ogni anno di circa 150.000 ricoveri e 9.000 decessi. Covid-19, influenza, virus respiratorio sinciziale (Rsv), polmoniti rientrano tra le infezioni respiratorie che, in Italia, continuano a rappresentare la prima causa di mortalità tra le malattie infettive, in modo proporzionalmente crescente all’aumentare dell’età, senza dimenticare la correlazione col fenomeno dell’antimicrobico resistenza (Amr) che ogni anno è responsabile nel nostro Paese di circa 11.000 morti (12% dei decessi totali a livello Ocse) con un impatto economico di 2,4 miliardi di euro a parità di potere d’acquisto.

Crescono le infezioni che resistono agli antibiotici

«L’invecchiamento della popolazione e i grandi progressi compiuti dalla medicina hanno aumentato il numero di soggetti fragili e quindi predisposti alle infezioni – ha affermato Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) –. In questo scenario, le infezioni correlate alle pratiche assistenziali sono diventate un problema prioritario di sanità pubblica e la crescente diffusione di ceppi batterici multi-resistenti agli antibiotici (Abr) rende ancora più difficile il controllo di queste infezioni». In questa popolazione «gli interventi di prevenzione, primi tra tutti le vaccinazioni, rappresentano un efficace strumento in grado di ridurre significativamente il rischio di infezioni con tutto quello che comporta in termini di morbosità e mortalità e di impatti socioeconomici», ha aggiunto Andreoni.

Aumenta il disinteresse per le vaccinazioni

I dati dell’ultima campagna anti-Covid-19 riportano un tasso di copertura medio a livello nazionale per gli over 60 del 10,2% con valori compresi tra il 19,2% della Toscana e l’1,8% della Sicilia; la campagna antinfluenzale tra gli over 65 non ha raggiunto il 50% secondo le prime stime.
«Nonostante il valore della vaccinazione sia noto, purtroppo, nel nostro Paese stiamo assistendo ad una disaffezione importante alle pratiche vaccinali con una riduzione importante delle coperture per molti virus respiratori – ha aggiunto Roberta Siliquini, presidente della Società italiana d’igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) –. È necessario che il sistema della sanità pubblica, in un lavoro sinergico di tutte le sue componenti, si organizzi per definire al meglio, ciascuno nel proprio ruolo, campagne informative serie, programmi di sensibilizzazione, modelli organizzativi che facilitino l’accesso alle vaccinazioni».

Il lavoro delle Regioni

Per le ultime campagne vaccinali anti-Covid-19 e antinfluenzale, a livello organizzativo le Regioni, pur con le proprie differenze e peculiarità, hanno messo in campo molti strumenti per agevolare la vaccinazione di questi soggetti, dal coinvolgimento simultaneo di centri vaccinali, medici di medicina generale e farmacisti, alla chiamata attiva dei soggetti, alla realizzazione degli open day. In molti casi è stato anche agevolato l’accesso alla vaccinazione attraverso un sito unico di prenotazione. Inoltre le Regioni si sono impegnate – è stato fatto notare – a rafforzare il proprio operato investendo anche nella comunicazione. Una comunicazione affidabile, basata sulle evidenze, accessibile, permette di accrescere la fiducia dei cittadini e contrastare la disinformazione e l’esitazione vaccinale: su quest’ultimo punto, in tutte le Regioni italiane, secondo una survey realizzata nel 2023 da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Swg, un’informazione più dettagliata da parte del ministero della Salute e delle Asl e un maggior dialogo da parte del cittadino con il proprio medico o farmacista di fiducia, sono ritenuti gli strumenti più efficaci di contrasto all’esitazione vaccinale.

L’importanza delle campagne informative

«Per lavorare efficacemente sulle scelte delle persone, in ottica di promozione della salute e contrasto all’Amr, e recuperare fiducia e convinzione nelle vaccinazioni nei soggetti fragili, bisogna investire in campagne informative a cura delle istituzioni e garantire messaggi univoci e coerenti tra professionisti – ha aggiunto Valeria Fava, responsabile del coordinamento delle politiche per la salute di Cittadinanzattiva –. Alla comunicazione devono affiancarsi strategie efficaci ed omogenee sul territorio nazionale, una maggiore digitalizzazione, semplificazione nell’accesso, specie per i soggetti fragili, e un puntuale monitoraggio, a partire dall’estensione degli indicatori della griglia di monitoraggio LEA a tutte le vaccinazioni incluse nel calendario». I risultati ottenuti nelle ultime campagne vaccinali antinfluenzale e anti-Covid-19 aprono però una riflessione sull’efficacia degli attuali modelli di organizzazione e gestione delle campagne vaccinali rivolte all’adulto, incluse le attività di comunicazione, in un contesto in cui l’offerta vaccinale verso questi soggetti è destinata ad aumentare. 

Prevenzione, in Italia si spendono 24,5 euro pro capite 

«Attualmente, in Italia la spesa per i programmi vaccinali delle Regioni è caratterizzata da elevata variabilità e rappresenta il 21% della spesa in prevenzione, un valore di 24,5 euro a livello pro capite – ha sottolineato Rossana Bubbico, senior consultant della practice healthcare di The European House-Ambrosetti –. Investire nelle politiche di immunizzazione vuol dire contribuire alla salute del singolo e della collettività, alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale e del sistema socio-sanitario e alla crescita del sistema economico: per le sole vaccinazioni dell’adulto, per ogni euro investito il Paese ne recupererebbe 19 nel caso di raggiungimento degli obiettivi di copertura previsti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Per questo accogliamo positivamente la dichiarazione del ministro della Salute Orazio Schillaci sulla volontà di aumentare la quota di investimenti in prevenzione dall’attuale 5% del Fondo sanitario nazionale: investire in prevenzione vuol dire investire in stili di vita, screening e vaccinazioni». Nel corso dell’evento è stata anche lanciata una call to action per rilanciare le coperture vaccinali nell’adulto e nei fragili con proposte per il Governo Meloni e le Regioni.

17 luglio 2024 ( modifica il 17 luglio 2024 | 13:16)

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui