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La produzione delle batterie al litio passa per Piedimonte San Germano e, in particolare, per gli ex capannoni del Cosilam.
L’investimento di 27,5 milioni di euro è tra i più grandi degli ultimi anni ed è sostenuto attraverso un Contratto di sviluppo autorizzato dal Mimit e gestito da Invitalia per conto del Ministero mentre 60 saranno i nuovi posti di lavoro.

Azienda e mission
L’azienda si chiama Power4Future, la joint venture costituita da Fincantieri Si, controllata di Fincantieri, leader nell’ambito dell’integrazione di sistemi di propulsione elettrica e di impianti elettromeccanici complessi nel segmento marino e terrestre, e Faist Electronics, controllata di Faist Group, specializzata nello sviluppo e fornitura di sistemi completi di accumulo di energia elettrica inclusi dispositivi elettronici di controllo e di potenza. Questa la mission: produrre interamente sul territorio nazionale moduli, pacchi batterie e sistemi di “energy storage” (Ess) agli ioni di litio, nello stabilimento di Piedimonte, unico nel suo genere in Italia.

Il taglio del nastro
Le trattative sono iniziate a maggio del 2021, in pieno Covid, l’idea è diventata un progetto e il progetto un accordo strategico. Il percorso ha portato alla giornata di ieri quando è stato inaugurato il sito produttivo con un evento cui sono intervenuti l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, che ha aperto i lavori con un contributo sull’impegno continuo e l’attenzione del Gruppo verso le tematiche della transizione green, l’amministratore delegato di Power4Future, Fabio Patti, l’amministratore delegato Fincantieri SI, Piero Grillo e il presidente di Faist Limited, Gianfranco Natali, coinvolti in un dibattito con Stefano Piccaluga, responsabile Grandi Investimenti di Invitalia e Marco Dell’Isola, rettore dell’Università di Cassino. Presente, tra gli altri, anche il dottor Rodolfo Sordoni, direttore del Gabinetto Mimit che su delega Ministro Urso. Lo ha rappresentato all’evento leggendo il suo indirizzo di saluto.

Sfide e occupazione
«Fincantieri è il più grande produttore al mondo di navi complesse – ha detto ieri Pierroberto Folgiero, ad e direttore generale di Fincantieri – e ha una storia di integrazione verticale su tutte le componenti. Oggi la nave va ripensata, soprattutto nel sistema di conduzione. La sfida più importante è la decarbonizzazione e con Power4Future mettiamo le basi per creare un nuovo sistema di propulsione elettrico che ha delle implicazioni enormi su tutto il sistema dell’elettrificazione del Paese. Rappresenta un virtuoso esempio di collaborazione tra un partner locale molto esperto in ambito automotive e un’idea di Fincantieri di investire in una zona del Paese che storicamente ha grande expertise nel settore, si tratta di un’iniziativa che ha tantissimo futuro dentro. In questo stabilimento oggi stiamo avviando la prima linea che varrà 250 Mw, con l’obiettivo di arrivare a turni completi fino a 2 gigawatt, raggiungendo qualche centinaio di milioni di euro di fatturato a pieno regime». Uno stabilimento moderno, un esempio di tecnologia 4.0, «che assume non solo ingegneri per la produzione elettrica, ma anche operai specializzati. Creerà dunque occupazione buona perché molto qualificata, sia per quanto riguarda il personale di field, sia per quanto riguarda la parte ingegneristica». Gli impieghi principali dei prodotti di Power4Future sono concentrati nei settori maritime, Defence, Ups e stationary, ad esempio per utilizzo in data-center o nei sistemi di generazione di energie rinnovabili. Le batterie agli ioni di litio, utilizzate soprattutto per applicazioni marine e stazionarie sono un’ulteriore conferma dell’attenzione che Fincantieri ha verso la transizione green.

Le fasi
Il sito sarà strategico per la produzione delle batterie in tutte le sue fasi: dalla progettazione all’assemblaggio, fino alla commercializzazione e ai servizi post-vendita. Il nuovo stabilimento è composto da 25.000 metri quadrati di area industriale complessiva scoperta, che include circa 8.000 metri quadrati di area produttiva coperta, 2.000 per lo stoccaggio dei prodotti finiti, materie prime e semilavorati e 1.000 per gli uffici.

I commenti
Tantissime le autorità presenti ieri al taglio del nastro nell’ex Polo logistico Cosilam. «Quello realizzato è uno dei più importanti investimenti industriali degli ultimi anni – ha affermato il commissario straordinario professor Raffaele Trequattrini – Un’iniziativa resa possibile grazie al lavoro svolto dal Consorzio Industriale che ha messo in campo tutte le azioni necessarie affinché l’ex polo logistico Cosilam potesse subire una profonda trasformazione ed essere al passo con i tempi. Uno stabile di oltre 8.000 mq nato con l’intento di supportare le attività logistiche dell’ex Fiat e che, oggi, si prepara a vivere una nuova fase. Grazie al forte investimento realizzato da Power4Future, società controllata da Fincantieri, si porterà avanti un processo di trasformazione energetica che consentirà di supportare servizi strategici come quello navale, militare e stazionario. Un centro di produzione di primissimo piano a livello nazionale con ricadute occupazionali altrettanto importanti. Questa inaugurazione rimarca l’importanza del Consorzio che mette in campo azioni concrete per favorire nuovi investimenti e, al tempo stesso, il recupero di siti industriali che hanno perso la propria funzione d’origine. Un’operazione che rappresenta un importante punto di svolta per l’economia territoriale». La transizione energetica e digitale rappresenta una grande sfida che la Regione Lazio è decisa a sostenere e ad accompagnare, «con l’obiettivo di favorire così la crescita e lo sviluppo del tessuto economico e industriale del territorio di Frosinone, sempre piú attrattivo per le strategie industriali» ha detto il consigliere di FdI alla Regione Lazio Daniele Maura intervenuto ieri mattina all’inaugurazione. «Quella messa in atto – ha continuato – rappresenta una grande sfida per il Paese ma ancora di piú per il nostro territorio una sfida che si tradurrà soprattutto in un incremento dei livelli occupazionali. La Regione è in prima linea nel sostenere le imprese che sul territorio intendono investire sulla transizione energetica e digitale. Basti pensare ai 40 milioni investiti con il Bando Energia rivolto a migliorare l’efficienza energetica e a promuovere la produzione da fonti rinnovabili nelle aziende laziali». Ha parlato di una «giornata storica» il presidente della Provincia di Frosinone Luca Di Stefano presente ieri all’evento. «P4F apre nuove prospettive di occupazione e sviluppo per il territorio. Ricerca e innovazione sono fondamentali per la crescita economica e rappresentano un volano non indifferente per riuscire a creare nuove occasioni di sviluppo. P4F rappresenta un modello di sinergie di grande competitività».

 

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