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Scopri tutto ciò che c’è da sapere sul divieto di trasferimento dei caregiver (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Divieto di trasferimento dei caregiver se non c’è il consenso del lavoratore

I lavoratori che assistono un familiare disabile sono tutelati dalla legge italiana. La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 29009 del 17 dicembre 2020, ha chiarito che viene applicato il divieto di trasferimento dei caregiver quando i lavoratori non danno il proprio consenso.

Questa decisione si basa sull’art. 33 comma 5 della Legge n. 104/1992, che tutela chi presta assistenza ai familiari disabili.

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Il caso di Napoli sul divieto di trasferimento dei caregiver

Un lavoratore è stato trasferito a una nuova sede aziendale e ha contestato il trasferimento in tribunale perché doveva assistere un familiare disabile.

Il Tribunale di Napoli ha dichiarato il trasferimento illegittimo e ha ordinato la riammissione del dipendente in servizio.

Tuttavia, la Corte d’Appello ha ribaltato questa decisione, sostenendo che la nuova sede era più vicina alla residenza del familiare. Il lavoratore ha fatto ricorso alla Cassazione, che ha accolto il suo appello.

La sentenza della Cassazione

La Corte di Cassazione ha ricordato che il divieto di trasferimento dei caregiver si applica anche se il grado di disabilità del familiare non è grave, a meno che il datore di lavoro non dimostri esigenze aziendali effettive e urgenti, insuscettibili di essere soddisfatte in altro modo.

Questo diritto scatta al momento della richiesta dei benefici previsti dalla Legge 104/1992, indipendentemente dall’autorizzazione dell’INPS.

Il trasferimento non può avvenire senza il consenso del dipendente, che è fondamentale per la legittimità del trasferimento.

La maggiore vicinanza della nuova sede al domicilio del familiare non è rilevante se il lavoratore rifiuta il trasferimento.

Altre interpretazioni della Corte di Cassazione sul divieto di trasferimento dei caregiver

In un’altra sentenza (n. 24015 del 12 ottobre 2017), la Cassazione ha ribadito che il divieto di trasferimento si applica ogni volta che cambia definitivamente il luogo di lavoro, anche all’interno della stessa unità produttiva.

Questa tutela è garantita dalla Carta di Nizza, che riconosce il diritto delle persone con disabilità a misure che garantiscono autonomia e inclusione sociale.

Divieto di trasferimento dei caregiver
Divieto di trasferimento dei caregiver. Nella foto: una donna tiene in mano un foglio con il segnale di divieto.

Eccezioni al divieto di trasferimento dei caregiver

L’unico limite al divieto di trasferimento dei caregiver si verifica quando il datore di lavoro dimostra esigenze tecniche, organizzative e produttive specifiche e non risolvibili in altro modo. In tali casi, il trasferimento può essere legittimo.

Normativa e tutela dei lavoratori caregiver

L’art. 33 comma 5 della Legge n. 104/1992 protegge i lavoratori caregiver vietando il loro trasferimento senza consenso. Questa tutela limita il potere direttivo del datore di lavoro e garantisce l’assistenza continua ai familiari disabili.

La legge richiede un bilanciamento tra le esigenze aziendali e i diritti del lavoratore. Il datore di lavoro può dimostrare in tribunale la necessità di un trasferimento solo per esigenze tecniche, organizzative e produttive insormontabili.

Divieto di trasferimento dei caregiver nel pubblico impego

Il Consiglio di Stato ha stabilito (sent. n. 4200/2014) che per i dipendenti pubblici, il diritto al trasferimento deve essere valutato considerando le esigenze organizzative dell’amministrazione e la necessità effettiva del beneficio. La richiesta di trasferimento di sede per i dipendenti pubblici non è un diritto assoluto.

Il diritto al trasferimento dipende da due condizioni:

  • Disponibilità di un posto vacante nella sede di destinazione.
  • Assenso delle amministrazioni di provenienza e di destinazione.

Il diritto a non essere trasferito senza consenso, invece, è incondizionato.

Chi sono i caregiver

I caregiver sono lavoratori, pubblici o privati, che assistono un familiare con disabilità grave.

La legge protegge questi lavoratori permettendo loro di scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio del familiare da assistere e vietando il loro trasferimento senza consenso.

FAQ sul trasferimento con Legge 104

Qual è la funzione dell’articolo 33 della Legge 104?

L’articolo 33 della Legge 104 garantisce al lavoratore il diritto di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più prossima al domicilio della persona da assistere.

Il diritto al trasferimento del lavoratore è un diritto assoluto?

No, non è un diritto assoluto e può essere limitato da ragioni di organico, gestione e organizzazione del lavoro.

Come si applica la Legge 104 ai genitori separati?

Nel caso di genitori separati, la Legge 104 prevede che entrambi possano usufruire dei benefici per la cura del figlio, a condizione che sia dimostrata la convivenza con il minore.

Cosa dice la Legge 104 riguardo l’assistenza fuori regione?

Se un lavoratore deve assistere un familiare con disabilità grave che vive in un’altra regione o a più di 150 chilometri di distanza, deve presentare una documentazione valida al suo datore di lavoro. Questa norma viene regolamentata dal decreto legislativo numero 119 del 2011 che ha modificato l’articolo 33 della Legge 104 del 1992.

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