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….E gli altri schiattano di rabbia, per mediocrità, un pizzico di invidia, inconcludenza per non perdere voti non appena il decreto governativo, atteso per la fine di novembre a quanto pare, ribadirà chiaro e tondo che la Basilicata può avere un solo retroporto  (quello di Matera-Valbasento) per la zona economica  speciale da collegare al porto Taranto. La considerazione avuta a Taranto, in occasione di un incontro tematico con tutti i referenti della Zes jonica, dai rappresentanti dell’associazione “Zes lucana 2017’’ ne è stata la conferma a cominciare da dettagliate ed esaurienti linee del piano stratetico, redatto dal gruppo di lavoro coordinato dall’avv. Pierluigi Diso, che è passato di mano in mano per la ‘’validità e organicità’’ dello studio. Ed è finito sui tavoli giusti per gli approfondimenti del caso, visti i ritardi della Basilicata che avrebbe intenzione di affidare l’incarico a un ex assessore regionale. Ma questa volta non si può prescindere dai contenuti di un lavoro redatto da un pool di esperti di prim’ordine che si è rimboccato le maniche per Matera, la sua provincia e il territorio. Quanto è costato? “ Tutto l’impegno per la nostra terra, che richiede  l’attenzione della buona politica e il coinvolgimento dell’imprenditoria dinamica e innovativa della nostra terra’’ hanno  risposto a quanti sono entrati nel dettaglio… Lo stesso documento, lo ricordiamo, è stato consegnato per tempo al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, al presidente della giunta regionale Marcello Pittella –che non si è ancora pronunciato- e rappresentanti di associazioni imprenditoriali e della politica. Diso e Liantonio, e le tante sensibilità che  si muovono dentro e con l’associazione ‘’ Zes Lucana 2017’’, hanno messo in campo un dinamismo di livello pugliese…tant’è che qualcuno ( da Roma e da Potenza) pare abbia esclamato : “…Ma qualcuno pensa di candidarsi?’’. Timor ridens…Contano i fatti e la voglia di metterci la faccia. Se l’uditorio tarantino ha fissato , come mostra la foto, le slides del gruppo di lavoro materano e fatto concludere i lavori a Nino Liantonio dopo gli interventi di vari rappresentanti istituzionali, un motivo c’è. E si chiamano credibilità e considerazione. Meditate gente, meditate…come ripeteva Renzo Arbore in un noto spot pubblicitario.

Ricevuti con tutti gli onori per affidabQualcuno a quanto pare a Roma come a Potenza pare sia rimasto bloccatoAffidabilità, considerazione e tanti contatti per i rappresentati del

 

Dopo aver incontrato a Potenza il prof. Giannola, presidente della Svimez ed aver discusso con lui e con il Dott. Miotti della possibilità di un retroporto Zes in Basilicata, continua frenetica l’attività del Comitato Zes Lucana 2017 che ha di fatto riempito un vuoto. E’ il Comitato l’unico interlocutore che viene invitato ai tavoli di lavoro della Puglia. Il Consorzio ASI di Brindisi ha chiesto al Comitato la mappatura delle aree disponibili a diventare subito retroporto della Zes dell’Adriatico, con i porti di Bari e Brindisi. Il 15 novembre scorso il Dott. Giovanni De Meo, membro tecnico del Comitato ZES LUCANA 2017, ha partecipato al tavolo della Regione Puglia ove ha riportato le opportunità dell’area retroportuale lucana per la Zona Economica Speciale Adriatica, indicando i dati in possesso del Comitato.  All’incontro presieduto dall’Assessore regionale pugliese al bilancio, dott. Raffaele Piemontese, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale, prof. Ugo Patroni Griffi, ha illustrato la bozza di documento finalizzato all’elaborazione del Piano di sviluppo strategico con cui corredare la proposta istitutiva della ZES Adriatica, insieme a tavole ed elaborati grafici, così come ha fatto e sta continuando a fare in work in progress, il Comitato Zes Lucana 2017, che è stato nuovamente invitato per il prossimo 24 novembre alla Regione Puglia per discutere le eventuali integrazioni in vista della imminente pubblicazione dei Decreti del Presidente Consiglio dei Ministri che disciplineranno le Zes e indicheranno le modalità di candidatura dei porti meridionali e delle loro aree retroportuali. Infine, l’Ordine degli Avvocati di Taranto ha organizzato una tre giorni di studi (16-17-18 novembre) per la formazione degli avvocati e ieri sera ha invitato il Comitato promotore ZES LUCANA 2017 per discutere del tema “Zes e le città portuali”. All’incontro preliminare al convegno il coordinatore Avv. Pierluigi Diso ha incontrato il presidente dell’Autorità Portuale di Taranto, Avv. Sergio Prete, con il quale ha discusso dell’opportunità di una Zes interregionale, ricordando le potenzialità che l’area materana offrirebbe quale retroporto. Subito dopo è iniziato il convegno che è stato introdotto dal Magnifico Rettore dell’Università di Bari, prof. Antonio Uricchio, il quale si è soffermato sulle opportunità economiche offerte dalle Zes quale strumento che può dare un contributo decisivo al territorio. Il Rettore Uricchio, pur evidenziando che tale strumento di leva fiscale è estraneo alla nostra legislazione, ha riferito che il territorio meridionale ha necessità di una zona meritoria di una fiscalità differenziata, pur avendo già strumenti di agevolazione fiscale che potrebbero spingere l’economia, insieme ai “driver” necessari e cioè le città portuali.

Il prof. Nicola Fortunato ha posto invece l’accento sulle agevolazioni fiscali che le Zes darebbero alle zone portuali e retroportuali, ricordando quanto già sperimentato nel mondo e cioè le Zes che con le agevolazioni fiscali sono state in grado di attrarre i player internazionali di grandi dimensioni. Il punto di forza di una Zes non è solo la leva fiscale, non è lo strumento di competitività di una zona zes contro una zona non zes, ma soprattutto il profilo amministrativo: il Decreto Legge richiede l’insediamento di grosse imprese entro due anni e quindi il territorio dev’essere già pronto, ha concluso Fortunato.

Il Presidente dell’Autorità Portuale dello Jonio, Avv. Sergio Prete, invece, si è soffermato sulla normativa portuale e sulle successive modifiche ed integrazioni, sino a giungere ad esaminare il Decreto Sblocca Italia e le reti internazionali di trasporti TNT. Il Presidente Prete ha poi accentuato la situazione di stallo in cui versano le due Regioni limitrofe, cioè la Puglia e la Basilicata, insistendo su un dialogo più proficuo tra i due Presidenti di Regione e sulla necessità di fare in fretta una mappatura delle aree da interessare come retroporto Zes. Il presidente Prete ha poi riferito che il Banco di Napoli ha già sottoscritto un accordo per finanziare gli investimenti per le Zes del porto di Taranto.

Ha concluso il lavori il Dott. Gaetano Liantonio, del Comitato ZES LUCANA 2017, il quale dopo aver rappresentato alla platea di avvocati presenti in sala la situazione attuale della Regione Basilicata con le aree che potrebbero essere retroporto di una Zes con la Puglia, partendo dal percorso fatto dalla Zona Franca Urbana sino alla ZES appulo-lucana e sino a giungere ad ipotizzare una Zes Smart delle potenzialità di Matera Capitale europea della cultura 2019 e del rapporto che potrebbe nascere tra la Citta dei Sassi e quella dei Due Mari, oppure con quella di Plovdiv, che sarà capitale europea della cultura del 2019, in merito alle buone pratiche lì adottate in quanto già zona economica speciale. Il Dott. Liantonio ha infine evidenziato il gran lavoro che Comitato Zes Lucana 2017 sta facendo a tutela del territorio lucano, incontrando e discutendo con le due autorità portuali, con la Svimez, con gli opinion leader lucani e pugliesi, con gli imprenditori lucani interessati anche a sviluppare un progetto europeo di ampio respiro, nell’attesa che la Regione Basilicata si esprima ed alla quale il Comitato ha già consegnato da tempo la sua bozza di progetto per un Piano Strategico da candidare al governo nazionale.

 

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