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Intervenendo ai lavori della Riunione informale dei ministri dell’ambiente, infatti, la viceministra ha spiegato che il nostro Paese sostiene fortemente la necessità di aumentare l‘attenzione e le risorse per una corretta gestione della risorsa idrica

Una necessità in effetti non più rinviabile, visto che l’Europa si sta riscaldando due volte più velocemente del resto del mondo e i suoi sistemi idrici sono sotto stress crescente

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Il problema “acqua” in Europa e la campagna #WaterWiseEU

I dati sono quelli alla base della campagna #WaterWiseEU, lanciata ieri 11 luglio da Bruxelles.

Il ciclo dell’acqua – cioè il processo mediante cui  l’acqua si muove attraverso la terra, i mari e l’atmosfera della Terra – è interrotto e deve essere riparato, spiega infatti la campagna informativa europea. L’attività umana e il cambiamento climatico stanno danneggiando gli ecosistemi e portando a più evaporazione, più inondazioni, più siccità e meno acqua a disposizione sia per l’essere umano, che per tutte le altre forme di vita che dipendono da essa.

Oggi giorno la scarsità d’acqua colpisce il 30% degli europei e il 20% del territorio. Dal 1970, abbiamo perso un terzo dei nostri ecosistemi di acqua dolce e la fauna d’acqua dolce si è ridotta dell’83%. Le zone umide stanno scomparendo e i fiumi stanno perdendo il proprio collegamento con il mare.

Conseguenze che ormai sono chiaramente visibili, come dimostra il fatto che l’anno scorso l’Europa è stata colpita dalla peggiore siccità degli ultimi 500 anni e molte sorgenti d’acqua europee sono esaurite.

Per questo è indispensabile mettere in campo soluzioni come l’aumento dell’accumulo naturale di acqua, il ripristino delle falde acquifere e la ricostruzione della salute del suolo, ma anche una gestione intelligente dell’acqua, l’efficienza idrica e il riutilizzo.

Per maggiori informazioni, leggi i dati della campagna #WaterWiseEU

La Water Resilience Initiative dell’UE

Ristabilire un corretto ciclo dell’acqua in Europa, tenendo a mente l’impatto dei cambiamenti climatici e delle attività antropiche, è dunque ormai imperativo e richiede una governance complessiva della risorsa idrica.

Per questo, nel discorso sullo stato dell’Unione e nel suo programma di lavoro per il 2024, la Commissione europea nei mesi passati aveva annunciato l’intenzione di presentare un’iniziativa non legislativa sulla resilienza idrica (Water Resilience Initiative), con l’obiettivo di garantire l’accesso all’acqua per i cittadini, la natura e l’economia, affrontando al contempo inondazioni catastrofiche e carenze idriche.

Nonostante l’avvio dei lavori in autunno (il 17 ottobre 2023 il Commissario per l’ambiente, Virginijus Sinkevičius, ha presentato al Parlamento UE le linee generali dell’iniziativa) e una successiva discussione informale al Consiglio Ambiente del 25 marzo 2024, la comunicazione sull’Iniziativa non è ancora arrivata. E questo nonostante la proposta fosse stata originariamente prevista per il primo trimestre del 2024.

Un ritardo che nei mesi passati ha suscitato preoccupazioni in molti stakeholder. Come spiega infatti lo European Economic and Social Commettee (EESC) “a metà febbraio 2024, è stato annunciato che l’Iniziativa sulla resilienza idrica della Commissione europea è stata annullata senza una data”. Per questo l’EESC e i rappresentanti del Parlamento europeo e del Comitato europeo delle regioni hanno firmato una lettera congiunta indirizzata al vicepresidente della Commissione europea Šefčovič, “in cui si ribadisce l’appello delle tre istituzioni per un ambizioso Blue Deal europeo e si esorta la Commissione europea a pubblicare quanto prima la Water Resilience Initiative, poiché la crisi idrica sta già avendo ripercussioni sui cittadini, sugli agricoltori, sulle industrie, sul nostro ambiente naturale e sulla società nel suo complesso”.

Per maggiori informazioni, consulta il Legislative Train Schedule del Parlamento Europeo sull’Iniziativa

Il Fondo europeo per l’acqua

In tale contesto, si inserisce l’intervento della viceministra Gava durante il Consiglio informale Ambiente dell’11 luglio 2024.

“Riteniamo che le politiche sull’acqua dovranno essere prioritarie nella prossima agenda legislativa europea”, ha affermato infatti Gava. 

“La resilienza idrica può essere raggiunta solo se supportata da finanziamenti adeguati alla gestione del rischio di inondazioni e siccità. L’Italia, quindi, nel sostenere fortemente la Water Resilience Initiative, chiede alla Presidenza ungherese e alla Commissione europea l’istituzione di un fondo UE specificamente dedicato a questo tema”.

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Photo by Pixabay

 

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