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di Monia Orazi

Ricostruzione, nelle Marche i cantieri partiti sono 11.991, di questi sono stati conclusi i lavori per 6.661 edifici. Nella nostra regione sono 17.615 le richieste di contributo presentate per 9 miliardi e 638 milioni di euro, di questi oltre 3 miliardi sono stati già erogati per i lavori avviati. Sono questi alcuni dei numeri del rapporto sulla ricostruzione al 31 maggio scorso, presentato oggi dal senatore Guido Castelli commissario alla ricostruzione, alla presenza del sottosegretario alle finanze Lucia Albano, dei presidenti delle quattro regioni colpite, tra cui Francesco Acquaroli per le Marche, collegato da remoto. Nel complesso, in tutte le regioni del cratere, sono undicimila gli edifici riparati dai danni del terremoto al 31 maggio 2024. La novità delle prossime settimane sarà la digitalizzazione del badge di cantiere. Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica sono partiti il 28 percento dei cantieri previsti, il 9 percento sono conclusi. Per quanto riguarda la ricostruzione delle scuole, il 71 percento del totale sono in fase di progettazione. Sono stati spesi 2 miliardi e mezzo per la ricostruzione negli ultimi due anni, pari al 60 per cento dei 4 miliardi di euro disponibili. Per il superbonus utilizzati 121 milioni di euro su 330 milioni di plafond concesso dal governo, nella legge di bilancio stanziato un miliardo e mezzo di euro per la ricostruzione.

«Lancio un appello ai tecnici a dare precedenza a chi ha la prima casa – dice Castelli -, dopo otto anni dobbiamo fare rientrare le persone a casa, c’è un buon trend di rientro. La ricostruzione pubblica segna uno stanziamento senza precedenti, per le chiese grazie ad un protocollo con il ministro Gennaro Sangiuliano abbiamo irrobustito la dotazione tecnica delle soprintendenze. La ricostruzione non è solo questione di malta e cemento, ma anche di rilancio socio-economico, grazie al piano nazionale complementare sisma Next Appennino, che farà diventare il centro Italia un laboratorio di rilancio per tutte le aree interne». Lucia Albano ha elencato tutte le numerose misure che confermano la volontà del governo nazionale di sostenere la ricostruzione. Il presidente regionale Francesco Acquaroli ha invitato a superare le criticità legate al superbonus: «Sicuramente i numeri che sono stati illustrati sono numeri particolarmente significativi, a testimonianza che la ricostruzione sta entrando nel vivo dei cantieri. Si sta lavorando alla rigenerazione sociale ed economica, tante sono le iniziative che sono state messe in campo, dall’approccio alle infrastrutture, alla ricostruzione privata, a sostenere l’imprenditorialità ed attrarre nuovi investimenti in questo territorio. Vanno superate tutte le incertezze legate al superbonus».

FOCUS SUI COMUNI PIU’ COLPITI – Nel rapporto si leggono i dati dei comuni più colpiti. A Bolognola sono 53 le pratiche presentate, per un contributo richiesto pari a 20 milioni di euro (5 milioni e mezzo di euro liquidati), ci sono 40 cantieri aperti di cui 16 conclusi. A Caldarola sono 252 le pratiche presentate, 145 milioni di euro il contributo richiesto (50 milioni liquidati), con 156 cantieri aperti e 78 conclusi. A Camerino presentate 861 pratiche per 666 milioni euro di contributo richiesto (195 milioni liquidati), sono 550 i cantieri aperti, di cui 277 conclusi. A Camporotondo 85 le pratiche presentate per 45 milioni di euro di contributi (13 milioni e mezzo liquidati), 49 i cantieri aperti di cui 19 conclusi. A Castelraimondo sono 256 le pratiche presentate per 141 milioni di euro richiesti (41 milioni erogati), 163 i cantieri aperti e 103 quelli ormai conclusi. A Castelsantangelo 109 in totale le pratiche presentate per un totale di 85 milioni di euro (14 milioni erogati), 39 i cantieri aperti 12 quelli conclusi. A Cessapalombo 126 le pratiche presentate per 44 milioni di euro richiesti (12 milioni liquidati), 76 i cantieri aperti e 42 quelli conclusi. A Fiastra 376 le pratiche presentate per un totale di 158 milioni di euro (48 milioni liquidati), 262 i cantieri avviati e di questi 151 conclusi. A Gagliole sono 89 le pratiche presentate, per un totale di 58 milioni di euro (14 milioni liquidati), sono 57 i cantieri attivati, 31 quelli terminati. Gualdo ha 165 pratiche presentate e 63 milioni e mezzo di euro di contributi richiesti (18 milioni e mezzo liquidati), 95 i cantieri aperti, 50 quelli conclusi. La piccola Monte Cavallo è quota 47 pratiche presentate per 11 milioni di euro richiesti (4 milioni e 600mila liquidati), 32 cantieri aperti e 21 conclusi. Muccia presenta 223 richieste di contributo per quasi 182 milioni di euro (60 milioni liquidati), 158 i cantieri avviati di cui 52 conclusi. Pieve Torina presenta 479 pratiche di contributo, con 328 milioni di euro richiesti (883 milioni liquidati), 276 cantieri avviati di cui 105 terminati. A Pioraco sono 159 le pratiche presentate per 57 milioni di euro richiesti (di cui 21 milioni e mezzo liquidati), 123 i cantieri aperti e 85 conclusi. A San Ginesio sono 606 le pratiche presentate per 260 milioni di euro di contributi (quasi 99 milioni di euro liquidati) 432 i cantieri aperti, di cui 246 conclusi. A San Severino presentate 866 pratiche per 490 milioni di euro (201 milioni e mezzo di euro liquidati), con 647 cantieri avviati e 398 conclusi. A Sarnano sono 470 le pratiche presentate per 168 milioni e 800mila euro (di cui 102 milioni liquidati), su 341 cantieri avviati 219 sono conclusi. A Serrapetrona sono 144 le pratiche presentate per 57 milioni di euro (liquidati 26 milioni), con 115 cantieri aperti e 63 conclusi. A Tolentino presentate 1246 richieste di contributo per 902 milioni di euro (liquidati 315 milioni), con 755 cantieri avviati e 414 conclusi. Ad Ussita 270 pratiche presentate per 360 milioni di euro (68 milioni liquidati), con 163 cantieri aperti e 35 conclusi. A Valfornace 357 pratiche presentate per un totale di 203 milioni di contributi richiesti (44 milioni liquidati), con 214 cantieri aperti e 111 conclusi. A Visso 332 pratiche presentate con 257 milioni e 600mila euro di contributi richiesti (64 milioni e 700mila euro liquidati), 234 i cantieri aperti e 106 conclusi.

FOCUS SU CAMERINO E DISSESTO IDROGEOLOGICO DI CASTELSANTANGELO ED USSITA – A Camerino procede bene il piano di cantierizzazione del centro storico, come si legge nel rapporto di Castelli: «Si può attestare l’efficienza e l’efficacia dello strumento individuato, capace di garantire la presentazione delle domande di contributo nelle tempistiche previste e un avvio dei cantieri utili a non ostacolare la ricostruzione». Sono state presentate il 98 percento delle pratiche, il 58 percento dei progetti è in fase di esame, 11 progetti su 70 sono stati approvati, 13 cantieri su 70 sono aperti, sei cantieri su 70 sono terminati. Per le ordinanze speciali quella dell’università di Camerino ha visto tutti i progetti passare in conferenza dei servizi, sono attualmente in corso lavori per 3 dei 7 interventi (Palazzo Ribechi, San Domenico e Granelli e studentato); il polo studenti Ex magistrali è stato consegnato in ottobre 2023 ed è sede del rettorato, Palazzo Battibocca e Collegio Fazzini sono nella fase conclusiva di affidamento dei lavori e per il Palazzo Da Varano (palazzo ducale) è in fase di completamento il livello di progettazione esecutiva. Per l’ordinanza speciale su Camerino conclusa solo la demolizione dell’ex tribunale e l’ex scuola Betti. Sono in fase di convalida precedente alla gara, palazzo comunale, parcheggio meccanizzato e demolizione del condominio accanto l’ex hotel Roma, rocca Borgesca, sede Banca Marche, interramento della linea nel quartiere di Vallicelle, sono nella fase del progetto di fattibilità tecnica economica.

Ci sono sul piatto 42 milioni e 800mila euro per l’ordinanza speciale sul rischio idrogeologico del fiume Nera, che ha impatto su Visso, Ussita e Castelsantangelo. Sbloccata la presentazione dei progetti nelle zone R4, nei prossimi mesi dovrebbe avanzare anche l’attuazione dell’ordinanza speciale: «Ad oggi sono state espletate le conferenze dei servizi preliminari, concluse nel periodo settembre 2022 e marzo 2023, per gli interventi nei tre comuni. E’ in corso quella speciale decisoria per gli interventi nel comune di Castelsantangelo. Nel primo semestre, partendo dal Progetto di fattibilità tecnico economica, sono state ottimizzate e semplificate diverse previsioni così da rendere le lavorazioni più semplici ed efficaci anche in termini di risorse economiche. Dopo l’approvazione di Castelsantangelo seguiranno in serie le conferenze decisorie speciali per Ussita e Visso entro la fine dell’autunno».

 



 

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