Sarà un’altra estate di cantieri e lavori per le scuole superiori della città. Qualche operazione si sta rivelando complicata, come il recupero dell’istituto Omar dove al progetto Pnrr si è aggiunto il grosso intervento di ripristino ai danni dovuti al crollo. Per qualche altro intervento si profila più vicina la conclusione. È il caso dell’istituto Ravizza, nella sede centrale del baluardo di fronte all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Sono stati tolti i moduli che nello scorso anno scolastico hanno ospitato, a rotazione, le classi mentre gli operai erano impegnati nelle aule per sostituire i serramenti. «Il cantiere dovrebbe chiudersi prima dell’inizio delle lezioni – dice il consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica, Andrea Crivelli – ma in ogni caso le classi modulari non serviranno più».
Al liceo artistico Casorati
Verranno montate presto, invece, nel cortile del liceo artistico Casorati dove sono cominciati i lavori, peraltro fermi per questioni tecniche in questi giorni. Le opere in programma sono molte e prevedono, tra le altre cose, l’eliminazione dell’amianto e il rinnovo e la messa in sicurezza dei fronti interni su via Greppi che presentano caratteristiche non «rispettose» del fabbricato storico. «I lavori verranno realizzati a lotti – spiega Crivelli – con la rotazione delle classi nei tre moduli quando l’aula viene interessata dagli interventi». Procede il cantiere al liceo classico e linguistico Carlo Alberto. Dovrebbe essere risolta anche la questione dei libri antichi rimasti nella biblioteca perché non tutti catalogati, come richiede la Soprintendenza: ora l’autorizzazione allo spostamento c’è e se ne occuperà una società specializzata. Nel prossimo anno scolastico gli studenti del classico resteranno nelle aule della parrocchia di San Giuseppe mentre il linguistico sarà in via Sant’Adalgiso dove era già prima del cantiere. «L’impresa sta rispettando i tempi previsti e credo anche che, mantenendo questo ritmo, potrebbe terminare in anticipo rispetto alla data prevista del marzo 2026 – dice Crivelli -. Abbiamo ricevuto un finanziamento per pagare l’affitto alla parrocchia dell’anno scorso e abbiamo richiesto altri fondi per il prossimo: così saremmo a saldo zero, un aspetto importante a fronte di molte spese».
Due milioni di euro
Decisamente complesso, invece, il cantiere nella sede principale dell’istituto Omar dove si sono sovrapposti il già previsto recupero con il Pnrr e la ricostruzione dopo il crollo del tetto al primo piano della manica C, in teoria perfettamente stabile secondo i progettisti. La Provincia ha ottenuto due milioni di euro per la sistemazione della parte caduta e poi demolita e ha richiesto al ministero la modifica dell’intervento del Pnrr per rifare tutta la manica C, non solo il piano terra come previsto: «Per far “dialogare” i due progetti e ricostruire l’edificio in modo uniforme abbiamo stralciato alcune opere che erano programmate nella manica A – dice Crivelli -. Si tratta di interventi antisismici importanti molto onerosi. L’andamento complessivo del cantiere dipenderà dai lavori nella palazzina C: non è possibile svuotare altre ali della scuola dagli studenti».
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