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Il Portogallo ha intenzione di ripristinare le controverse agevolazioni fiscali che il suo vecchio premier aveva definito “un’ingiustizia”. Il primo ministro Joaquim Miranda Sarmento ha dichiarato al Financial Times che il suo governo di centro-destra presenterà giovedì una legge per reintrodurre le misure, in modo da attrarre forza lavoro qualificata e stimolare l’economie del Paese.

Il Portogallo aveva eliminato ad ottobre l’aliquota fissa del 20% a carico di chi svolge professioni di “alto valore” come medici, tecnici e giornalisti. I lavoratori stranieri qualificati sarebbero stati invece soggetti alla stessa aliquota progressiva dei cittadini portoghesi, che va dal 14,5% al 48%. Ci si aspettava che la decisione dissuadesse gli stranieri altamente qualificati dall’emigrare in Portogallo, visto che avrebbero dovuto affrontare oneri più elevati sui redditi percepiti. 

Con questa inversione di rotta i lavoratori stranieri riceveranno l’aliquota forfettaria del 20% su “stipendi e redditi professionali” anziché su tutti i redditi come in precedenza. Ciò significa che i dividendi, le plusvalenze e le pensioni non beneficeranno di un’agevolazione fiscale. La mossa segna l’ultima svolta nel complicato rapporto del Paese con i lavoratori stranieri. 

“Con il nuovo NHR, il governo sta invitando i talenti attivamente impegnati e focalizzati sull’innovazione, l’imprenditorialità e l’istruzione; una coorte di persone che avvierà aziende, creerà proprietà intellettuale, assumerà e istruirà i futuri talenti del Portogallo, in contrapposizione ai pensionati il cui contributo all’economia avviene principalmente attraverso le tasse sull’acquisto di immobili e le tasse sui beni e servizi acquistati”, ha dichiarato a Fortune Julian Johnson, cofondatore del gruppo di investimento Golden Visa Tejo Ventures.

Il pasticcio dei migranti in Portogallo

Il Portogallo ha cercato di attrarre giovani stranieri qualificati da quando la sua economia è stata devastata dalla crisi finanziaria globale del 2009. Mentre la pandemia da COVID-19 ha modificato i modelli di lavoro, la capitale del Portogallo, Lisbona, è diventata la patria dei nuovi “nomadi digitali”. Gli oppositori di questi flussi li considerano devastanti per il costo della vita dei residenti portoghesi, tra i lavoratori a più basso reddito dell’UE. Inoltre, accusano l’effetto a catena di questo aumento di reddito sull’aumento vertiginoso dei prezzi delle case nel Paese, che diventano così per molti inaccessibili. 

Quando le agevolazioni fiscali sono state abolite nell’ottobre dello scorso anno, l’allora primo ministro António Costa le aveva descritte come una “ingiustizia fiscale” e un “modo distorto” di gonfiare il mercato immobiliare. I consulenti in materia di immigrazione hanno dichiarato a Fortune, sempre nello scorso ottobre, che la decisione di eliminare queste agevolazioni potrebbe aver inavvertitamente creato una breve ondata di nuovi richiedenti che si sarebbero affrettati a immigrare in Portogallo prima che la legge venisse modificata.

L’anno scorso il Portogallo ha apportato modifiche radicali al programma “Visto d’oro”, che in precedenza consentiva agli stranieri di ottenere la residenza acquistando proprietà del valore minimo di 500.000 euro (540.000 dollari). Il Paese ha eliminato questa possibilità, rendendo disponibili per i potenziali residenti solo opzioni di investimento più elevate. 

Se da un lato il Portogallo sta nuovamente liberalizzando il suo approccio agli stranieri qualificati, dall’altro è fermo sulla tassazione nei confronti degli immigrati più anziani. L’esenzione delle pensioni dalle agevolazioni fiscali dovrebbe impedire agli anziani di emigrare nel Paese in cerca di sole e di un reddito più elevato. 

“La scommessa è che, in combinazione con il programma Golden Visa e altri visti di lavoro, il regime fiscale invoglierà gli attori della crescita, i costruttori e gli esecutori a contribuire allo sviluppo del Portogallo in futuro, frenando il deflusso di giovani portoghesi in cerca di lavoro all’estero e spingendo al contempo su una nuova forma di immigrazione altamente qualificata”, ha dichiarato Johnson di Tejo Venture. “L’obiettivo finale è un’economia fiorente, una base imponibile più ampia per sostenere le ambizioni sociali del Portogallo e la cura della sua popolazione anziana”.

Crisi demografica

Il Portogallo è impegnato in una battaglia demografica non indifferente, così come il resto delle economie europee. Tuttavia, dopo essere stato a lungo descritta come la nazione UE più aperta agli immigrati, adesso sta diventando sempre più selettiva nei confronti di coloro che vengono accolti dal questo governo di destra.

A giugno, è stata annunciata l’eliminazione della clausola di “manifestazione di interesse” per l’immigrazione, che consentiva ai cittadini extracomunitari di entrare nel Paese senza un lavoro garantito e di richiedere la residenza dopo un anno di tassazione. L’abolizione della clausola sembra essere diretta agli immigrati a basso reddito provenienti da Paesi come l’India, il Nepal e il Bangladesh, che ne hanno tratto i maggiori vantaggi.

Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com

Foto Getty Images

 

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