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Borse europee incerte senza Wall Street, Milano e Parigi in testa


  • Ore 14:35 Ftse Mib sale. Verbali Bce: l’inflazione preoccupa ancora
  • Ore 13:00 Il Ftse Mib sale con Unicredit e Fineco. Lane (Bce): le pressioni salariali diminuiranno ancora
  • Ore 10:35 Il Ftse Mib sale con le banche e Stm. Vendite sul petrolio: Israele considererà la proposta di tregua di Hamas
  • Ore 09:05 Ftse Mib sopra 34.000 con Mps e Bper. Spread stabile a 143
  • Ore 07:50 Europa attesa poco mossa con Wall Street chiusa. Torna l’incubo della crisi delle banche Usa

Le borse europee restano ben intonate in chiusura di seduta, con gli investitori che guardano alle elezioni britanniche, i cui esiti si conosceranno in serata, e attendono con meno ansia il secondo turno di quelle francesi, dove gli accordi tra centristi e sinistra dovrebbero impedire alla destra di Marine Le Pen di conquistare la maggioranza assoluta in Parlamento. A fine giornata Londra segna un +0,8% insieme a Parigi. In frazionale rialzo anche Milano (+0,8%) e Francoforte (+0,4%) mentre Wall Street, che attende i dati sul mercato del lavoro di domani, è chiusa per la festività dell’Independence Day.

A Piazza Affari si mettono in luce Fineco (+3%), Leonardo (+2,1%), Inveco (+2%) e Unicredit (+1,9%) in una giornata che vede brillare in Europa il comparto bancario. Aiuta il listino francese un report di Morgan Stanley che invita ad acquistare le azioni transalpine in vista del voto di domenica. «Crediamo che i due restanti scenari chiave delle elezioni francesi – nessuna maggioranza o maggioranza assoluta di Rn – saranno alla fine seguiti da una ripresa degli indici azionari francesi ed europei», scrivono gli analisti della banca americana.

Continuano ad allentarsi anche le tensioni sui titoli di Stato, con lo spread tra Btp e Bund a 142 punti base e il rendimento del decennale italiano appena sotto il 4%. Discorso analogo per gli Oat francesi, il cui spread con il Bund è tornato a 67 punti base, dal picco di 85 punti  toccato dopo il primo turno. Aiutano la visione costruttiva dei mercati anche i dati macro arrivati ieri dagli Usa, che hanno evidenziato un indebolimento dell’economia americana e rilanciano le chance di un taglio dei tassi della Fed dopo l’estate mentre i verbali della Bce non precludono una nuova sforbiciata a settembre. Ne beneficia l’euro, che sale a ridosso di 1,08 sul dollaro (+0,1%), mentre sul fronte energetico il petrolio è in calo dai massimi degli ultimi due mesi – con il Wti che cede lo 0,4% a 83,48 dollari, mentre il gas sale del 3% a 33,68 euro al megawattora.

Ore 14:35 Ftse Mib sale. Verbali Bce: l’inflazione preoccupa ancora

I mercati azionari europei, orfani di Wall Street chiusa per festività, continuano a salire. Francoforte guadagna lo 0,27%, Parigi lo 0,81%, Londra l’1,04% e Milano lo 0,58% a 34.042 punti alle 14:35 con Leonardo, Fineco e Tim (per  Morgan Stanley arriveranno ancora operazioni di M&A nel settore tlc con l’Italia in primo piano perché ha il più alto potenziale a livello di consolidamento). Scendono solo Saipem (-1,5%) e Stellantis (-0,79%). L’euro si apprezza dello 0,51% a 1,079 dollari e lo spread Btp/Bund è sotto controllo a quota 143 punti base dopo la pubblicazione delle minute della Bce. Anche con il taglio dei tassi di interesse da 25 punti base già deciso, i tassi ufficiali restano a un livello «chiaramente restrittivo» con il quale Francoforte sarebbe in grado di gestire anche «ampi shock sull’inflazione», secondo quanto emerge dai verbali del Consiglio direttivo che si è svolto il 5 e 6 giugno. La decisione di tagliare i tassi è stata presa con una maggioranza quasi unanime: un solo voto contrario, quello del governatore della Banca centrale dell’Austria, Robert Holzmann. Tuttavia, secondo alcuni consiglieri, i dati disponibili non sono sufficienti ad accrescere la fiducia che l’inflazione possa convergere verso l’obiettivo di 2% entro il 2025.

Ore 13 Il Ftse Mib sale con Unicredit e Fineco. Lane (Bce): le pressioni salariali diminuiranno ancora

Resta il segno positivo davanti alle borse europee. Anche Milano sale dello 0,56% a 34.035 punti alle 12:30 con Unicredit (+1,58%), Fineco (+2%), Leonardo (+1,56%) e Campari (+1,36%) tra le performance migliori. Lo spread Btp/Bund è fermo a quota 143,3 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in aumento al 4%. L’euro raggiunge quota 1,079 dollari (+0,5%). Il capo economista della Bce, Philip Lane, ha osservato che sia l’indicatore salariale sia il feedback da parte delle imprese mostrano che le pressioni salariali si stanno raffreddando e continueranno a diminuire nel prossimo anno e nel 2026. «Il motivo per cui pensiamo che l’inflazione scenda l’anno prossimo è che questo è l’ultimo anno di forti aumenti salariali», ha detto Lane.

La volatilità scenderà una volta digeriti gli eventi politici

Gli investitori trattengono il fiato in vista di importanti sviluppi macro per la fine della settimana. «Tra le elezioni generali nel Regno Unito, i principali rapporti sull’occupazione negli Stati Uniti e il secondo turno delle elezioni legislative francesi, la situazione potrebbe essere difficile da valutare per molti», afferma Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades. «Lo Stoxx-50 è leggermente al di sotto del livello di 5.000 punti, sostenuto dai titoli ciclici dei consumatori e finanziari, mentre le azioni del Regno Unito sono anch’esse in rialzo mentre la nazione entra nel giorno del voto».

Sembra che la situazione politicamente incerta in Europa sia stata più o meno compensata dalla prospettiva di una riduzione dei costi di finanziamento negli Stati Uniti, evidenziando l’importanza delle politiche monetarie nell’allocazione del rischio degli investitori. «La volatilità dovrebbe rimanere elevata, offrendo opportunità a breve termine per i trader e turbolenze per gli investitori a lungo termine. Tuttavia, ci aspettiamo che i mercati diventino molto più direzionali una volta digeriti questi eventi politici ed economici chiave, fornendo agli investitori una prospettiva più chiara», prevede Veyret.

Ore 10:35 Il Ftse Mib sale con le banche e Stm. Vendite sul petrolio: Israele considererà la proposta di tregua di Hamas

Le borse europee consolidano il rialzo. Francoforte sale dello 0,42%, Parigi dello 0,80%, come Londra, e Milano dello 0,82% a 34.123 punti alle 10:35 con le banche sempre spinte dal probabile risiko bancario con Mps (+1,7%), Bper (+1,39%) e Unipol (+0,73%) in primo piano, ma anche da Stm (+1,12%) e Fineco (+2,98%) la cui raccolta netta a giugno si è attestata a 997 milioni di euro, portando il totale per i primi sei mesi dell’anno sopra i 5 miliardi per il quarto anno consecutivo. I prezzi del petrolio scendono (Brent -0,86% a 86,59 dollari al barile) dopo che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che stasera riunirà il gabinetto di sicurezza per discutere delle proposte di Hamas in merito a un possibile accordo per una tregua a Gaza, secondo quanto ha riferito una fonte dell’ufficio di Netanyahu. Prima della riunione, Netanyahu si consulterà con il suo team di negoziatori, ha aggiunto la fonte.

Ore 09:05 Ftse Mib sopra 34.000 con Mps e Bper. Spread stabile a 143

Le borse europee salgono in avvio di seduta dopo i record di Wall Street (chiusa oggi, 4 luglio, per festività). Il Dax avanza dello 0,27%, il Cac40 dello 0,52%, il Ftse100 dello 0,47% e il Ftse Mib dello 0,53% a 34.023 punti. Spunti interessanti per meglio comprendere il percorso dei tassi di interesse nella zona euro e la compattezza del board della Bce giungeranno a metà giornata dalle minute del meeting di inizio giugno in cui è stato varato il primo taglio dei tassi da 25 punti base. Alcune fonti hanno detto a Reuters che alcuni esponenti di Francoforte vogliono mettere in discussione i fondamenti del programma di acquisto di titoli, il quantitative easing, varato da Mario Draghi nel 2015 perché, a loro dire, ha prodotto più danni che benefici. Da monitorare in giornata le parole del capo economista Lane che parteciperà a un convegno all’università di Napoli e del consigliere Cipollone a un evento Istat. Lo spread Btp/Bund è stabile a 143,4 punti base, mentre il rendimento del Btp 10 anni sale al 4%. Attive sul primario Francia e Spagna con le aste a medio lungo termine. La prima offre un massimo di 10,5 miliardi e la seconda di 6,5 miliardi di euro di titoli tra cui il nuovo Bono a 7 anni, luglio 2031, cedola 3,1%.

Il risultato delle elezioni britanniche dovrebbe consegnare ai Laburisti la vittoria più schiacciante della storia del partito
 

Attenzione anche alla politica. Parlando allo staff della sua campagna elettorale il presidente americano, Joe Biden, ha detto che la sua corsa per la Casa bianca continuerà. Ha inoltre cercato di garantire ai democratici in Parlamento di essere in forma per la rielezione, nonostante il fiasco in tv nel duello con Trump della scorsa settimana. L’appuntamento clou sarà domani, 5 luglio, quando tornerà in tv per un’intervista con Abc. Una fonte ha riferito a Reuters che in caso di una nuova performance deludente gli esponenti del suo partito gli chiederanno un passo indietro. La sua vice Kamala Harris è la favorita a succedergli in caso di rinuncia.

Mentre in Francia, secondo il primo sondaggio pubblicato dopo le elezioni francesi di domenica scorsa – un’indagine Harris Interactive per la rivista Challenges – il Rassemblement national di Marine Le Pen non riuscirebbe ad avere una maggioranza assoluta per controllare l’assemblea nazionale, ovvero 289 seggi su un totale di 577, al ballottaggio del 7 luglio. Quanto alla Gran Bretagna il risultato delle elezioni britanniche di oggi, 4 luglio, dovrebbe consegnare ai Laburisti non solo una netta vittoria, ma addirittura la più schiacciante della storia del partito. Secondo un’analisi di Survation, infatti, il partito di Keir Starmer dovrebbe ottenere 484 dei 650 seggi del Parlamento, ben oltre i 418 ottenuti da Tony Blair nel 1997. Ai Laburisti ne andrebbero solo 64: il risultato peggiore dalla fondazione nel 1834. 

Deludono gli ordini all’industria tedeschi
 

Lato macro, a maggio gli ordini all’industria tedeschi hanno registrato un calo dell’1,6% a livello mensile e dell’8,6% su base annuale a maggio. La lettura ha deluso nettamente il consenso degli economisti, che si aspettavano un incremento congiunturale dell’1% mese su mese. Il dato di aprile è stato rivisto a -0,6% mese su mese e a -1,8% anno su anno. Comunque, continua la marcia dell’euro, in rialzo dello 0,46% a 1,079 dollari.

A Milano salgono Mps, Bper Banca, Unicredit, Leonardo, Igd e l’azione di risparmio di Webuild

A Milano sale ancora del 2,07% a 4,98 euro Mps dopo le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: per Siena ci vuole un’operazione industriale per creare il terzo polo bancario. Unipol (+0,31% a 9,58 euro) è favorita per diventare il socio di riferimento del Monte. La strada, ha spiegato Mf-Milano Finanza, può essere un’alleanza nella bancassicurazione danni al posto di Axa. L’istituto potrebbe, invece, internalizzare la joint venture nel Vita. Acquisti anche su Bper Banca (+2,30% a 5,16 euro), di cui  Unipol detiene il 19,9% del capitale e ha sottoscritto un contratto derivato di tipo share swap avente come sottostante il 4,77%, e Unicredit (+1,14% a 36,77 euro) di cui Goldman Sachs ha alzato il target price da 44,50 a 45,50 euro, confermando il giudizio buy.

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Inoltre, Leonardo (+1,61% a 22,74 euro) ha siglato con la tedesca Rheinmetall un memorandum of understanding volto alla creazione di una nuova joint venture paritetica di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre, in particolare per lo sviluppo dei carri armati.

Invece, Igd (Immobiliare Grande Distribuzione Siiq), in rialzo dello 0,89% a 1,816 euro, presenta le linee guida strategiche del nuovo piano industriale 2025-2027 e Webuild (-0,09% a 2,15 euro l’azione ordinaria) riunisce l’assemblea speciale degli azionisti di risparmio (+2,88% a 10,7 euro).

  • Leggi anche: Milano, Webuild presenta il progetto San Siro. Il sindaco Beppe Sala: «È straordinario»

Ore 07:50 Europa attesa poco mossa con Wall Street chiusa. Torna l’incubo della crisi delle banche Usa

Borse europee attese poco mosse in avvio di seduta. Il future sull’Eurostoxx50 si limita a un +0,06% nonostante i nuovi record a Wall Street (l’indice S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,5% e il Nasdaq dello 0,9%). I mercati statunitensi sono chiusi per la festività del 4 luglio (Independence Day) proprio mentre il presidente americano, Joe Biden, è in bilico sulla sua poltrona, anche se un portavoce della Casa Bianca ha smentito che stia valutando l’ipotesi ventilata dal New York Times di abbandonare la propria candidatura alle elezioni presidenziali di novembre dopo la disastrosa performance del presidente nel dibattito con il rivale repubblicano, Donald Trump. Tuttavia, aumenta il numero di chi chiede un suo passo indietro. Tra questi, Reed Hastings, uno dei principali donatori del Partito Democratico e cofondatore della piattaforma di streaming Netflix. «Biden deve farsi da parte per consentire a un vigoroso leader democratico di battere Trump e di mantenerci sicuri e prosperi», ha detto in una e-mail inviata al New York Times.

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Torna l’incubo della crisi delle banche Usa

Da segnalare anche il ritorno dell’incubo della crisi delle banche Usa. L’azione di First Foundation è crollata del 24% mercoledì 3 luglio, toccando il minimo da novembre, dopo che l’istituto di credito texano con un enorme portafoglio di prestiti immobiliari multi familiari (rappresentavano quasi il 52% del portafoglio di 10,1 miliardi di dollari dell’istituto) ha annunciato a sorpresa un aumento di capitale da 228 milioni di dollari a causa delle sua esposizione elevata al settore immobiliare commerciale, in quanto gli aumenti dei tassi d’interesse della Fed e la diminuzione dell’occupazione fanno temere nuove insolvenze.

Pochi i dati macro, focus sui verbali della riunione di giugno della Bce

Un solo dato macro in uscita. Alle 8 gli ordini al settore manifatturiero a maggio in Germania (precedente: -0,2% mese su mese). I Pmi dell’Europa di giugno sono risultati leggermente migliori delle attese, ma in peggioramento rispetto a maggio: servizi 52,8 punti contro 52,6 atteso e 53,3 di maggio e composito 50,9 punti contro 50,8 atteso e 52,2 di maggio. Ancora in contrazione i prezzi alla produzione – sempre dell’Europa – di maggio (-4,2% contro -4,1% atteso e -5,7% di aprile). «I dati continuano ad indicare le difficoltà dell’economia europea e dovrebbero essere di ulteriore stimolo per la Bce di ridurre i tassi. Viste le parole della Lagarde a Sintra, riteniamo comunque difficile che la Bce possa ridurre i tassi nel meeting del 18 luglio prossimo. Questo significa che la recessione appare sempre più probabile», afferma Antonio Tognoli di Cfo Sim. Alle 11 è atteso il discorso del capo economista della Bce, Lane, alle 11:35 quello del membro del comitato esecutivo McCaul e alle 16:15 di Cipollone. Prima, alle 13:30, è prevista la pubblicazione dei verbali della riunione di giugno di Francoforte.

Sul fronte Usa, gli occupati Adp di giugno, ovvero quelli del settore privato, sono risultati più bassi delle attese (150 mila contro 163 mila attesi) e più bassi di quelli di maggio (157 mila). Sempre forti, analizza Tognoli, i Pmi di giugno dei servizi (55,3 punti contro 55,1 atteso e 54,8 di maggio) e quello composito (54,8 punti contro 55,1 atteso e 54,5 di maggio), ma in forte flessione l’Ism manifatturiero che scende sotto la soglia dai 50 punti che indica recessione (48,8 punti contro 52,6 atteso e 53,8 di maggio). In flessione pure gli ordini all’industria mese su mese di maggio (-0,5% contro +0,2% atteso e +0,4% di aprile). «I dati sono ancora contrastanti ma tendono a evidenziare la frenata dell’economia americana. Frenata in parte crediamo voluta dalla Fed, nella misura in cui frena l’inflazione, mantiene il tasso di disoccupazione intorno al 4% e consente comunque una crescita del pil nell’intorno dell’1%», spiega l’esperto di Cfo Sim. L’euro sale dello 0,40% a 1,078 dollari e tra le materie prime il prezzo del Wti ripiega dello 0,68% a 83,31 dollari al barile e quello del Brent dello 0,58% a 86,83 dollari al barile, mentre l’oro passa di mano a 2.364 dollari l’oncia (-0,22%).

A Milano occhio a Mps, Unipol, Bper, Leonardo, Igd e Webuild

A Milano focus su Mps dopo le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: per Siena ci vuole un’operazione industriale per creare il terzo polo bancario. Unipol è favorita per diventare il socio di riferimento del Monte. La strada, ha spiegato Mf-Milano Finanza, può essere un’alleanza nella bancassicurazione danni al posto di Axa. L’istituto potrebbe, invece, internalizzare la joint venture nel Vita.

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Inoltre, Leonardo ha siglato con la tedesca Rheinmetall un memorandum of understanding volto alla creazione di una nuova joint venture paritetica di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre, in particolare per lo sviluppo dei carri armati.

Invece, Igd (Immobiliare Grande Distribuzione Siiq), presenta le linee guida strategiche del nuovo piano industriale 2025-2027 e Webuild riunisce l’assemblea speciale degli azionisti di risparmio.

  • Leggi anche: Milano, Webuild presenta il progetto San Siro. Il sindaco Beppe Sala: «È straordinario»

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