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Sabato 6 luglio 2024 inizierà la stagione dei saldi estivi in Campania, come annunciato dalla delibera della giunta regionale pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Campania in data 6 giugno 2024. Come sempre, i saldi avranno una durata di 60 giorni. In un’apposita nota, Confesercenti Campania ha reso note le proprie previsioni riguardo l’andamento della stagione delle svendite ed i commenti del presidente Vincenzo Schiavo.

Secondo le stime del Centro Studi di Confesercenti Campania, poco più del 50% dei consumatori campani ha intenzione di spendere in questi due mesi di sconti, ossia 2,9 milioni di cittadini sui 5,5 della regione. Le aspettative di spesa, seppur leggermente inferiori rispetto all’anno scorso, rimangono considerevoli secondo l’associazione degli esercenti.

Si prevede una spesa media di circa 215 euro per famiglia, con una spesa media pro capite di circa 103 euro. La maggior parte dei consumatori dovrebbe spendere dai 51 ai 100 euro a persona (il 36.70%), a seguire dai 101 ai 200 euro (25.10%). Per quanto riguarda i turisti, la più alta percentuale (il 16.90%) si stima che tenderà a spendere una cifra tra i 201 e i 300 euro.

Tale livello di consumo dovrebbe generare un giro d’affari di circa 300 milioni di euro per la regione durante il periodo dei saldi. A questi vanno aggiunti circa altri 100 milioni di euro di previsione di spesa da parte dei turisti, di cui la Campania sarà piena anche o soprattutto nel periodo estivo, per un totale di 400 milioni di euro di fatturato previsti.

Confesercenti Campania nota come la spesa pro capite e familiare in Campania nel corso dei saldi sia leggermente superiore alla media delle altre regioni italiane. La Campania può contare anche sul boom turistico, altro punto di forza per il commercio. Tuttavia, l’associazione continua a chiedere che la data di inizio dei saldi sia spostata più in avanti.

Queste le osservazioni di Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno: “Apparentemente la nostra regione è molto attiva in questo senso, in realtà si evince che i consumatori campani esprimono tendenza a spendere nei saldi soprattutto perché acquistano poco durante l’anno semplicemente perché non se lo possono permettere, a causa anche dell’alto livello di disoccupazione. Questo dato mette in evidenza le difficoltà economiche attuali, dove i consumatori tendono ad acquistare quasi esclusivamente nei due periodi di saldi principali, un indicatore della crisi del settore moda iniziata durante la pandemia di COVID-19. In Campania per necessità si spende in saldi, e questo impoverisce il tessuto imprenditoriale, perché il margine di guadagno ovviamente si abbassa. I saldi estivi 2024 sono una opportunità per l’economia del territorio ma anche una spia: serve il sostegno del Governo per ridurre la pressione fiscale e aumentare l’offerta di lavoro per regolarizzare gli introiti economici delle attività commerciali.

C’è anche un punto di forza, legato al boom turistico. Un contributo significativo all’economia campana proviene proprio dal settore turistico che negli ultimi anni si è rivelato una vera e propria locomotiva per la regione. Durante l’estate, si prevede l’arrivo di circa un milione di turisti in Campania. La spesa media di questi turisti è stimata intorno ai 100 euro per persona, il che dovrebbe generare un gettito economico di circa 100 milioni di euro nei mesi estivi. Questo anche perché in Campania i capi a prezzi pieni, già convenienti per i visitatori, diventano imperdibili in questo periodo di promozioni.

Sarebbe opportuno considerare la possibilità di riprogrammare l’inizio dei saldi almeno a metà luglio. Questo cambiamento darebbe ai negozi d’abbigliamento più settimane di margine per poter vendere la collezione estiva a prezzo pieno, contribuendo così a una maggiore stabilità economica per i commercianti e a una gestione più equilibrata delle scorte di magazzino”.



 

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