Il nuovo logo del Latina calcio non piace ai tifosi, ma piace alla società che pensa al futuro internazionale #finsubitoagevolazioni

Il direttore generale del Latina, Biagio Corrente, è intervenuto in conferenza stampa insieme al responsabile marketing Francesco Terracciano e a Daniele Botti (C.E.O. di Modì, l’agenzia che ha realizzato il nuovo logo nerazzurro) per spiegare la scelta di cambiare lo stemma e le strategie del club: “Il progetto è ad ampio raggio e non riguarda solo il rebranding del logo. Dietro ci sono delle idee alle quali abbiamo iniziato a lavorare già due anni fa. C’è necessità di dare maggiore visibilità a Latina come città e come club, anche in ambito internazionale. Ci stiamo interfacciando con partner internazionali e nei prossimi giorni dovremmo chiudere due accordi. Il nuovo logo porta una ventata di freschezza, senza criticare quello che c’era prima. Ci sono tante società che stanno cambiando logo, penso anche al Rimini ma alla stessa Lega Pro, che ha cambiato il logo in questi giorni. C’è una partita che si gioca la domenica ed è quella che muove tutto, però una società di Lega Pro moderna deve fare progetti anche a livello infrastrutturale e non può non tenere conto delle nuove generazioni, che si avvicinano al calcio per aspetti diversi rispetto al semplice attaccamento alla squadra. Non c’è stata, da parte della società, nessuna cattiva fede nel non voler coinvolgere i tifosi. Il nostro è stato un ragionamento a 360 gradi, è un investimento importante in termini di risorse e tempi. Ci tenevo a dire che capisco l’amarezza e il disorientamento dei tifosi, ma per il bene del Latina e del posizionamento del club in ambito nazionale e internazionale era un’operazione da fare. Abbiamo ricevuto anche i complimenti del presidente di Lega Matteo Marani, che mi ha chiamato in questi giorni”.  Corrente chiede fiducia ai tifosi: “Il nostro è un progetto dal respiro lungo e puntiamo a fare attività a livello internazionale, nei prossimi giorni racconteremo meglio le mosse. L’unica strada per innovare è tentare di fare qualcosa di nuovo, noi abbiamo fatto tutto in buona fede. La governance di questo club si è evoluta negli anni, all’inizio si è ripartiti dai dilettanti, poi c’è stato l’approdo nel professionismo e da lì si è iniziato un percorso arricchito da nuove figure. Noi lavoriamo in equipe e tutti i ragionamenti che facciamo vengono condivisi e fatti con l’obiettivo di far crescere il club. Noi pensiamo che questa strada ci porterà dei risultati, poi il tempo dirà se avremo avuto ragione. Chiedo un po’ di comprensione e vi assicuro che quest’anno cercheremo di migliorare la comunicazione”.