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Via libera, non senza qualche polemica, dal consiglio comunale di Spoleto alla convenzione che consentirà di ottenere 2,5 milioni di euro di fondi NextAppennino

Via libera, non senza qualche polemica, dal consiglio comunale di Spoleto alla convenzione che consentirà di ottenere 2,5 milioni di euro di fondi NextAppennino (Pnrr Area Sisma) per il complesso monumentale di San Nicolò. E che uniti al contributo di ricostruzione della ex chiesa – auditorium (dunque attraverso un altro canale di finanziamento) consentirà di creare un hub attrattivo per eventi di vario tipo.

Le polemiche in aula, giovedì mattina, hanno riguardato la gestione affidata ai privati del complesso di San Nicolò e l’iter per ottenere il finanziamento (che era stato approvato tempo fa dalla Giunta ma che appunto ha necessitato di un passaggio anche dell’assemblea), complicato in realtà – è stato spiegato – anche viste le procedure burocratiche legate ai fondi Pnrr che fanno capo alla struttura del commissario straordinario alla ricostruzione.

Ed in Consiglio, come sempre trasmesso anche in diretta streaming, c’è scappata anche un’intemperanza del sindaco Andrea Sisti, che durante l’intervento del capogruppo della Lega Paolo Imbriani – appunto sulla ‘privatizzazione’ futura della struttura – lo ha tacciato di essere “fascista“. “Fascista sarà lei se mi interrompe sempre, io sto parlando democraticamente, a lei non l’ha mai interrotta nessuno” la replica dell’esponente di minoranza, che ha mantenuto comunque la sua sempre evidente pacatezza. Tornando ad intervenire nel merito della pratica, vale a dire la gestione affidata ai privati del complesso monumentale di San Nicolò (a cui forse si potrebbe aggiungere il Comune in futuro se tutti fossero d’accordo, questo quanto emerso).

Al termine del dibattito, durante il quale il dirigente Sandro Frontalini ha tracciato alcune linee del progetto, che rimangono tuttavia da definire concretamente in futuro, il consiglio comunale ha approvato con 15 voti a favore e 7 astenuti la pratica. In concreto si tratta della convenzione tra il Comune di Spoleto e la struttura del commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016 che appunto porterà 2,5 milioni di euro per la valorizzazione del Complesso monumentale di San Nicolò attraverso la creazione di un Hub multifunzionale, culturale, sociale e creativo. Al termine dei lavori in programma, la gestione della struttura passerà ai privati che hanno risposto ad un apposito bando in passato, come stabilito proprio dalla misura Pnrr Next Appennino. Tecnicamente, dopo l’ok in consiglio ci sarà la stipula della convenzione tra i due enti pubblici, poi 90 giorni per definire la proposta progettuale definitiva, i termini dell’accordo di partenariato (i privati individuati potranno dare vita ad un unico soggetto) ed i relativi impegni delle parti per la realizzazione del progetto stesso. Con il consiglio comunale che dovrà approvare un altro atto.

Due sono gli obiettivi, come illustrato in aula prima dall’assessore Giovanni Angelini Paroli e poi dal dirigente Frontalini, che ha risposto alle varie domande poste. Da una parte c’è quella di assicurare la rapida ed efficace attuazione degli interventi necessari a rendere il Complesso di San Nicolò un centro polifunzionale per congressi, spettacoli, mostre, ricevimenti e performance, in linea con la proposta alberghiera cittadina, che stando alle parole di Frontalini andrebbe auspicabilmente potenziata visto che non ci sono stati aumenti di posti letto a fronte di un aumento del turismo negli ultimi anni. Dall’altra parte, appunto, procedere all’affidamento della gestione delle attività e i servizi previsti dal progetto tramite concessione ai partner privati.

Il voto del Consiglio comunale di oggi è stato un passaggio importante, perché ha dato seguito al lavoro portato avanti dal Dipartimento dello sviluppo economico negli ultimi due anni – ha spiegato l’assessore Giovanni Angelini ParoliIl valore del finanziamento ottenuto, il coinvolgimento dei privati nella gestione, gli interventi di riqualificazione che verranno realizzati permetteranno di rendere il Complesso Monumentale di San Nicolò disponibile per la comunità locale e per i visitatori come nuovo hub multifunzionale, di carattere culturale e sociale”.



 

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