Sono previste delle agevolazioni per la pensione per l’invalidità INAIL? Ne parliamo in questo articolo (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Agevolazioni per la pensione per l’invalidità INAIL: cosa sapere?
C’è differenza tra INPS e INAIL quando si parla di prestazioni economiche e benefici erogati dai due enti.
Ai fini del diritto alla pensione, l’INPS richiede il rispetto di un determinato requisito contributivo, mentre per l’INAIL non è necessario essere in possesso di un’anzianità contributiva, dal momento che parliamo di un’assicurazione volta alla tutela dei lavoratori contro danni fisici ed economici causati da infortuni sul lavoro e malattie professionali.
L’INAIL interviene per infortuni o malattia accaduti o manifestatisi in qualsiasi momento, a prescindere dal tempo trascorso dalla data di inizio del lavoro e il momento in cui l’evento è accaduto.
Acquista la nostra Guida più dettagliata sull’Invalidità Civile con oltre 150 pagine e le risposte a tutte le domande. Leggi gratis l’indice e il primo capitolo.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.
Pensione di invalidità INAIL: come si accede?
Come si accede alla pensione di invalidità dell’INAIL? Come per l’invalidità civile INPS dipende dalle percentuali attribuite a ogni singolo caso. Il sistema è identico, ma cambia il calcolo delle percentuali.
Se l’invalidità accertata è inferiore al 6%, l’INAIL non paga alcuna pensione. Con un’invalidità compresa tra il 6% e il 16% l’indennizzo è erogato in capitale, seguendo la tabella per i danni biologici.
Infine, per le menomazioni di grado pari o superiori al 16%, l’indennizzo viene erogato come rendita (secondo la tabella di indennizzo danno biologico e la tabella dei coefficienti).
L’indennizzo aumenta con l’aumentare della gravità della menomazione. Più è alta la percentuale più è alto l’indennizzo, che varia anche in funzione dell’età: più è alta l’età più è basso l’indennizzo.
Come si calcola l’importo della rendita INAIL?
Chi subisce un infortunio con un’invalidità tra il 16 e il 100%, spetta una rendita INAIL.
Per il calcolo dell’importo vengono considerati:
- la componente biologica (la percentuale di invalidità riconosciuta), che si calcola in una scala di valori e va da 1.161 euro netti l’anno con danni del 16% fino a 16.550 euro l’anno con danno del 100%;
- la componente patrimoniale (il reddito che il lavoratore ha percepito prima che gli venisse accertata l’invalidità), che oscilla tra 14.600 euro a 27.200 euro.
Quando il reddito è all’interno di questo range (14.600/27.200), l’importo deve essere moltiplicato con un coefficiente di menomazione, indicato in una tabella, e oscilla dallo 0,4% per invalidità del 16% all’1% per invalidità superiori all’80%.
Le due quote che costituiscono la rendita sono rivalutate periodicamente, in questo modo:
- la quota che indennizza il danno biologico viene collegata agli adeguamenti periodici della tabella ministeriale;
- la quota che indennizza le conseguenze patrimoniali della menomazione è invece collegata alla retribuzione e si rivaluta con i tempi e i modi con i quali si rivaluta la rendita diretta.
Cos’è l’assegno di incollocabilità INAIL?
L’assegno di incollocabilità è una prestazione economica che viene erogata agli invalidi per infortunio o malattia professionale, impossibilitati a fruire dell’assunzione obbligatoria.
Per ottenere l’assegno di incollocabilità bisogna soddisfare questi requisiti:
- età non superiore ai 65 anni;
- percentuale di inabilità non inferiore al 34%, riconosciuta dall’INAIL secondo le tabelle allegate al Testo Unico (d.p.r. 1124/1965) per infortuni sul lavoro verificatesi o malattie professionali denunciate fino al 31 dicembre 2006;
- percentuale di menomazione dell’integrità psicofisica/danno biologico superiore al 20%, riconosciuto secondo le tabelle di cui al decreto ministeriale del 12 luglio 2000 per gli infortuni verificatisi e per le malattie professionali denunciate a decorrere dal 1° gennaio 2007.
L’importo dell’assegno viene pagato ogni mese, insieme alla rendita INAIL ed è rivalutato annualmente. L’importo attuale è di 290,11 euro.
Faq su invalidità e INAIL
Quali sono le rendite e gli indennizzi INAIL?
In questa tabella riassumiamo le rendite e gli indennizzi INAIL in base alla percentuale di invalidità calcolata e attribuita:
Prestazione INAIL | Requisiti/Caratteristiche |
Nessun indennizzo | Danno inferiore al 6%. |
Indennizzo una tantum | Danno tra il 6% e il 15%. Somma erogata una sola volta, similmente al risarcimento del danno biologico in incidenti stradali. Può essere aumentata una sola volta se il danno peggiora. |
Rendita mensile a vita | Danno tra il 16% e il 100%. Rendita soggetta a revisioni periodiche. |
Risarcimento “in capitale” | Basato su tabelle che considerano grado di invalidità (6%-15%) e età. Non influenzato dal genere dal 2019. Il valore base varia in base alla gravità del danno e diminuisce con l’età. Età di riferimento determinata in base alla guarigione clinica o, in assenza, alla denuncia di malattia all’INAIL. |
Rendita vitalizia | Disponibile in caso di danno biologico permanente al 16%. Può essere una rendita vitalizia mensile o un pagamento unico. Non tassata (Irpef). Cresce con la gravità del danno. |
Quota integrativa | Quota extra per coniuge e figli entro certi limiti di età. Aumenta del 5% per coniuge, figli fino a vari limiti di età (18 anni, 21 anni se studente, 26 se studente universitario, figlio inabile a qualsiasi età). |
Danno differenziale | Differenza tra risarcimento INAIL e risarcimento leggi civili. Il calcolo varia in base al grado di invalidità: |
Cosa succede se non viene riconosciuto l’infortunio INAIL?
Se l’INAIL non riconosce l’infortunio, è importante innanzitutto capire la ragione di tale decisione. Potrebbe essere dovuto a documentazione incompleta o a una valutazione errata dell’evento. In questo caso, è possibile presentare ricorso all’INAIL per ottenere una revisione della decisione. È fondamentale assicurarsi di avere tutti i documenti e le prove necessarie per supportare la richiesta di riconoscimento dell’infortunio.
In quali casi posso presentare ricorso all’INAIL?
È possibile presentare ricorso all’INAIL in diversi casi, tra cui:
- se l’INAIL rifiuta il riconoscimento di un infortunio o di una malattia professionale;
- se si è in disaccordo con l’importo dell’indennizzo proposto dall’INAIL;
- se si ritengono erronee le valutazioni mediche effettuate dall’INAIL;
- se si verificano controversie riguardo alla natura dell’infortunio o alla sua causa.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti su invalidità civile e Legge 104:
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui