ANCONA – La Regione Marche pompa fondi comunitari nel sistema delle imprese sperando di rivitalizzare un’economia che – stando all’ultimo rapporto di Bankitalia – nel 2023 ha perso slancio, con un prodotto regionale cresciuto in termini reali dello 0,6% per cento, meno che in Italia (0,9%). Palazzo Raffaello ha stanziato nei giorni scorsi 14 milioni di euro dal PR Marche FSE+ 2021-2027 approvando, su proposta dell’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, la giunta la delibera “Linee guida per il sostegno alla creazione di nuove imprese finalizzate a favorire l’occupazione”.
Il precedente
Un intervento, ricorda Regione Marche, già attuato negli scorsi anni permendo la nascita di oltre 1.800 nuove imprese, grazie all’impiego di risorse Por Fse 2014-2020 per oltre 49 milioni di euro. «La finalità – spiega l’assessore Aguzzi – è quella di sostenere, con un contributo di 20.000 euro, la nascita di nuove realtà imprenditoriali, inclusi studi professionali, da parte di disoccupati. Questo contribuisce allo sviluppo e alla diversificazione di alcuni settori produttivi e di servizi, nonché all’incremento dei livelli occupazionali».
Le risorse stanziate per il 2025 e il 2026, pari a 14 milioni di euro, provengono dai fondi PR Marche FSE+ 2021-2027, che destinano complessivamente 25 milioni di euro per il sostegno alla creazione di impresa. Di questi, 7 milioni sono già stati utilizzati per l’annualità 2024, supportando la nascita di 773 nuove imprese.
Possono fare domanda di contributo i soggetti disoccupati da almeno 6 mesi, iscritti ai CPI della Regione Marche e residenti, di età compresa tra 18 e 65 anni, che presentano un progetto d’impresa da realizzare dopo la presentazione della domanda di contributo sull’Avviso di attuazione, con l’apertura di una ditta individuale, una società o uno studio professionale.
Le domande possono essere presentate solo tramite il sistema informatico Siform2 all’indirizzo internet https://siform2.regione.marche.it. L’avviso attuativo, che sarà pubblicato a breve, specificherà le scadenze per la presentazione delle domande e i requisiti di accesso. Da un rapporto sullo stato di attuazione delle politiche comunitarie, che la giunta presenterà prossimamente in Consiglio regionale, emerge lo sforzo di accelerare nell’utilizzo dei fondi Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, che nella precedente programmazione aveva visto le Marche in forte ritardo. Una parte dei 579.983.288 euro assegnati da Bruxelles tra il 2014 e il 2020 è stata spostata nel Programma operativo complementare e grazie a questa traslazione sono stati finanziati 3925 progetti e le risorse erogate ammontano a 479 milioni. Quanto alla programmazione 2021/2027, sul plafond totale del Fesr pari a 585.685.326 euro, le risorse attivate ammontano a 304.818.546 euro e quelle concesse a 150.968.234 euro. Si tratta di bandi destinati alle imprese per ricerca e sviluppo, innovazione e accesso al credito. O agli enti per le strategie di sviluppo urbano.
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