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Da sentina dei rifiuti di tutto il Lazio a risorsa green della transizione ecologica nazionale. La vendetta di “Quadro Alto”.

Negli anni scorsi le giunte regionali guidate dalla Polverini e da Zingaretti, volevano farla diventare una mega discarica, l’ipotesi incontrò l’opposizione decisa dei cittadini di tutta l’area Tiberina che si batterono con le unghie e con i denti, blocchi stradali e manifestazioni. Vinsero, anche se ci vollero anni. Oggi la nemesi.

Energia pulita per 26.000 famiglie

Nei prossimi mesi l’ex cava diverrà   una delle più grandi centrali fotovoltaiche a livello nazionale. La Giunta comunale di Riano lo scorso 17 giugno ha approvato il progetto di recupero e riconversione inoltrato dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, che prevede di realizzare in quell’enorme area di quasi 50 ettari una centrale fotovoltaica da 37,6 Megawatt di energia pulita,  sufficienti a coprire il fabbisogno di 26.000 famiglie.

Sarà una delle più grandi centrali di energia solare nel Lazio e in Italia. Secondo i dati del Sole 24 ore, nel nostro paese “ad oggi esistono solo 60 impianti capaci produrre più di 10 Mw e la media è di 26 Mw”.

 

Una centrale di 50 ettari

La Giunta comunale nell’atto   “riconosce come  l’intervento sia in grado di avere ricadute positive sul territorio in termini di opere compensative, finalizzate ad efficientare il patrimonio immobiliare pubblico, riducendo le spese energetiche, ed in termini di indotto economico diretto ed indiretto durante le fasi di realizzazione, gestione e dismissione dell’opera”  e precisa che “non ritiene di avere particolari richieste in merito alla portata delle informazioni da inserire nello studio di impatto ambientale, nonché del loro livello di dettaglio e delle metodologie ritenute idonee per il progetto e si rende disponibile a procedere con l’iter autorizzativo dell’opera nei termini e nei modi previsti dalla normativa vigente, apportando il proprio fattivo contributo e rilasciando il proprio parere in sede di Conferenza dei Servizi della Valutazione di Impatto Ambientale”. Insomma, via libera.

Pannelli come “girasoli”

La centrale fotovoltaica sarà realizzata dalla Soc. “Cava Solar” Srls che ha stipulato un contratto di diritto di superficie con la Soc. “Fontana Larga” Srl. L’impianto sarà costituito da tracker monoassiali,  di quelli cioè in grado di seguire il movimento del sole, un po’ come i girasoli, e che garantiscono una resa del 25% superiore ai pannelli fissi. L’installazione dei moduli in silicio  avverrà anche sulle pareti delle cave.

Con l’approvazione di questa delibera – ha dichiarato il sindaco di Riano Luca Abbruzzetti – si chiude e per sempre ad ogni ipotesi di discarica ed inizia l’iter di un grande progetto che porterà Riano ad essere protagonista della transizione ecologica a livello nazionale”.

 

Rinnovabili, a maggio l’energia pulita ha coperto il 52% del fabbisogno

In base ai dati pubblicati dal periodico di settore  “Energ Magazin” lo scorso 11 giugno: “Al 31 marzo 2024 in Italia risultano connessi 1.688.348 impianti di tipo fotovoltaico, per una potenza complessiva pari a 32,00 GW. Quella relativa al settore commerciale e industriale è aumentata del 106%.

Le regioni più attive sono: Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Rispetto al trimestre dell’anno precedente il Lazio è la regione che registra il maggior aumento (+373%),  a livello nazionale. A maggio 2024 l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in Italia ha coperto il 52,5% della domanda, il 10% in più del maggio 2023. Il dato è stato comunicato dalla società Terna che gestisce la trasmissione di energia elettrica. nel consueto report mensile. La crescita è derivata da idroelettrico  + 34% e fotovoltaico + 36,3% con incrementi superiori al 30% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

 

 

 

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