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Anita Tatti, Nucleo Operativo Cerl

 

Il Decreto del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica di gennaio 2024, denominato Cacer, completa il recepimento delle Direttive europee dedicate al tema dell’autoconsumo diffuso e definisce i meccanismi di incentivazione delle Configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile. Si tratta di un decreto incentrato su due misure: da un lato una tariffa incentivante sull’energia prodotta e autoconsumata con tariffe distinte per fasce di potenza dell’impianto, e dall’altro un contributo in conto capitale PNRR a fondo perduto.

 

Questa intervento, curata dal Nucleo Operativo Cerl di Aria SpA, società partecipata di Regione Lombardia, in collaborazione con AnciLab, è dedicato all’opportunità offerta dal PNRR che stanzia 2,2 miliardi di euro per la realizzazione di impianti a fonte rinnovabile in Comuni sotto i 5000 abitanti, per una potenza massima installabile di 2 GW entro il 30 giugno 2026. Si tratta di una sovvenzione a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili riservata ai nuovi impianti o potenziamento di impianti inseriti in una Comunità Energetiche Rinnovabili o in un Gruppo di autoconsumatori, facendo attenzione però che tali configurazioni dovranno essere già costituite prima di richiedere il contributo.  Prima della richiesta del contributo, il richiedente dovrà inoltre essere in possesso, ove previsto, del titolo abitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto e del preventivo di connessione alla rete accettato in via definitiva. Occorre però affrettarsi: lo sportello dedicato è già attivo, la richiesta deve essere inviata entro il 31 marzo 2025 e gli impianti dovranno entrare in esercizio entro il 30 giugno 2026.

Il beneficiario del contributo PNRR corrisponde al soggetto che sostiene l’investimento, che può essere la configurazione stessa, per esempio la Cer o un suo membro, che metterà a disposizione della Cer l’impianto.  Per l’ammissione al contributo, è fondamentale che la data di avvio dei lavori di installazione dell’impianto sia successiva alla data di presentazione della domanda di accesso al contributo. Inoltre, le spese ammissibili al contributo, nei limiti dei massimali di spesa per kW definiti dal Decreto Cacer e dalle Regole Operative, devono essere effettuate tramite pagamenti elettronici o bonifico dal beneficiario dopo l’avvio dei lavori ed entro il 30 giugno 2026. Le relative fatture dovranno riportare, tra le altre cose, il codice identificativo rilasciato dal Portale del GSE e i riferimenti alla misura del PNRR.

Il contributo PNRR è cumulabile fino al 40% dei costi ammissibili con altri contributi in conto capitale purché diversi da quelli erogabili attraverso altri strumenti dell’Unione Europea, come i fondi regionali FESR, ed è inoltre cumulabile con la tariffa incentivante, eventualmente decurtata secondo quando previsto dal Decreto Cacer. Tuttavia, il contributo PNRR non è cumulabile con incentivi in conto esercizio diversi dalla tariffa incentivante (per esempio, scambio sul posto), Superbonus e detrazioni fiscali Irpef per ristrutturazioni edilizie.

 

I finanziamenti erogabili da Regione Lombardia nell’ambito della Manifestazione di interesse, essendo basati su risorse autonome, sono cumulabili con il contributo PNRR, nel rispetto del massimale del 40% di spesa ammissibile.

 

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