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Nell’articolo di oggi scopriremo in dettaglio quali sono e come funzionano le agevolazioni per la prima casa nel 2024 (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come funzionano le agevolazioni per la prima casa

Acquistare una casa rappresenta uno dei passi più importanti e impegnativi nella vita di una persona. In Italia, il governo offre diverse agevolazioni fiscali per chi acquista la prima casa, con l’obiettivo di favorire l’accesso alla proprietà immobiliare.

Queste agevolazioni sono particolarmente utili per i giovani e le famiglie, riducendo i costi associati all’acquisto di una nuova abitazione. In questo articolo, esploreremo in dettaglio tutte le agevolazioni disponibili, i requisiti necessari per accedervi e faremo degli esempi pratici per una migliore comprensione.

I requisiti per ottenere le agevolazioni prima casa

Per poter usufruire delle agevolazioni “prima casa“, è necessario soddisfare alcuni requisiti:

  • Categoria catastale dell’immobile: L’abitazione deve appartenere a una delle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile), A/3 (abitazioni di tipo economico), A/4 (abitazioni di tipo popolare), A/5 (abitazioni di tipo ultrapopolare), A/6 (abitazioni di tipo rurale), A/7 (abitazioni in villini), A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi). Sono escluse le categorie A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).
  • Ubicazione dell’immobile: L’abitazione deve trovarsi nel Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza o intende stabilirla entro 18 mesi dall’acquisto, o nel Comune in cui svolge la propria attività.
  • Condizioni personali: L’acquirente non deve essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o nuda proprietà su un’altra casa nel Comune in cui si trova l’immobile da acquistare, né su tutto il territorio nazionale se già beneficiario di agevolazioni “prima casa”.

Le imposte agevolate sulla prima casa

Acquisto da un privato o da un’impresa in esenzione IVA

Quando si acquista una prima casa da un privato o da un’impresa che vende in esenzione IVA, le imposte da pagare sono significativamente ridotte:

  • Imposta di registro proporzionale: 2% (anziché 9%)
  • Imposta ipotecaria fissa: 50 euro
  • Imposta catastale fissa: 50 euro

Acquisto da un’impresa con vendita soggetta a IVA

Se si acquista da un’impresa con vendita soggetta a IVA, le agevolazioni sono altrettanto vantaggiose:

  • IVA ridotta: 4% (anziché 10% o 22%)
  • Imposta di registro fissa: 200 euro
  • Imposta ipotecaria fissa: 200 euro
  • Imposta catastale fissa: 200 euro

Esempio pratico di utilizzo della agevolazioni prima casa

Immaginiamo il caso di Maria, una giovane di 30 anni che desidera acquistare la sua prima abitazione. Maria ha trovato una casa perfetta nel Comune di Milano con un prezzo di vendita di 250.000 euro e una rendita catastale di 1.000 euro.

Maria verifica di soddisfare tutti i requisiti per beneficiare delle agevolazioni “prima casa”. L’abitazione appartiene alla categoria catastale A/2 (abitazioni di tipo civile). Maria non possiede altri immobili in Italia, né a titolo esclusivo né in comunione con altri. Inoltre, la casa si trova nel Comune di Milano, dove Maria intende trasferire la sua residenza entro 18 mesi dall’acquisto.

Grazie alle agevolazioni “prima casa”, Maria paga un’imposta di registro calcolata al 2% del valore catastale rivalutato. Il valore catastale si calcola moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per 110. Quindi, 1.000 x 1,05 x 110 = 115.500 euro.

L’imposta di registro sarà quindi pari al 2% di 115.500 euro, ossia 2.310 euro. Le imposte ipotecarie e catastali rimangono invece fisse a 50 euro ciascuna.

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agevolazioni-per-la-prima-casa_agenzia
In foro, uno screen del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come funzionano le agevolazioni prima casa per under 36

Il Decreto Legge n. 73/2021, noto come decreto “Sostegni bis”, ha introdotto alcune agevolazioni fiscali per favorire l’autonomia abitativa dei giovani di età inferiore a 36 anni.

In seguito, la legge di conversione del decreto legge n. 215/2023 (legge n. 18/2024), in vigore dal 29 febbraio 2024, ha stabilito che sia possibile richiedere queste agevolazioni “prima casa” under” 36 anche se il contratto preliminare di acquisto è stato sottoscritto e registrato entro il 31 dicembre 2023, a condizione che l’atto definitivo (inclusi i casi di trasferimento della proprietà da cooperative edilizie ai soci) sia stipulato entro il 31 dicembre 2024.

Gli acquirenti che hanno stipulato un atto definitivo tra il 1° gennaio 2024 e il 29 febbraio 2024 hanno diritto a un credito d’imposta utilizzabile nel 2025. Questo credito è pari alle imposte pagate in eccesso rispetto a quelle che sarebbero state dovute applicando le agevolazioni “prima casa under 36”.

Elenco delle agevolazioni prima casa per under 36

Le agevolazioni prima casa per under 36 prevedono:

  • Compravendite non soggette a IVA: Esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale.
  • Acquisti soggetti a IVA: Esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale e riconoscimento di un credito d’imposta pari all’IVA corrisposta al venditore.
  • Esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo.

I requisiti delle agevolazioni prima casa per under 36

Per accedere a queste agevolazioni, i giovani devono:

  • Non aver compiuto 36 anni nell’anno in cui l’atto è stipulato.
  • Avere un indicatore ISEE non superiore a 40.000 euro annui.

Credito d’imposta per il riacquisto della “prima casa”

Chi vende l’abitazione acquistata con le agevolazioni prima casa ed entro un anno ne compra un’altra, ha diritto a un credito d’imposta pari all’imposta di registro o all’IVA pagata per il primo acquisto agevolato. Questo credito può essere utilizzato in diversi modi:

  • In diminuzione dell’imposta di registro dovuta sul nuovo acquisto.
  • In diminuzione delle imposte di registro, ipotecarie, catastali, di successioni e donazioni dovute su atti presentati dopo l’acquisizione del credito.
  • In diminuzione dell’IRPEF dovuta nella prima dichiarazione dei redditi successiva al nuovo acquisto.
  • In compensazione con altri tributi e contributi dovuti con il modello F24.

Esempio di utilizzo del credito d’imposta

Luca ha acquistato una casa nel 2020 con le agevolazioni “prima casa”, pagando un’imposta di registro di 3.000 euro.

Nel 2024, vende questa casa e ne acquista un’altra entro l’anno. Luca può utilizzare il credito d’imposta di 3.000 euro per ridurre l’imposta di registro dovuta sul nuovo acquisto o per altre imposte future.

FAQ: Domande frequenti sulle agevolazioni prima casa

Che cos’è l’agevolazione “prima casa”?

Le agevolazioni “prima casa” sono incentivi fiscali che riducono le imposte dovute al momento dell’acquisto della prima abitazione. Questi benefici includono imposte di registro, ipotecarie e catastali ridotte, nonché altre forme di supporto finanziario.

Quali sono le imposte ridotte previste per l’acquisto della prima casa?

Acquistando da un privato o da un’impresa in esenzione IVA, si paga un’imposta di registro proporzionale del 2% anziché del 9%, un’imposta ipotecaria fissa di 50 euro e un’imposta catastale fissa di 50 euro. Se l’acquisto è effettuato da un’impresa con vendita soggetta a IVA, l’IVA è ridotta al 4% anziché al 10% o al 22%, con un’imposta di registro fissa di 200 euro, un’imposta ipotecaria fissa di 200 euro e un’imposta catastale fissa di 200 euro.

Chi può beneficiare delle agevolazioni “prima casa”?

Le agevolazioni spettano agli acquirenti che soddisfano determinati requisiti. L’abitazione deve appartenere a specifiche categorie catastali (A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11), deve trovarsi nel Comune in cui l’acquirente ha o intende stabilire la residenza entro 18 mesi dall’acquisto, o nel Comune in cui svolge la propria attività. L’acquirente non deve possedere altri immobili nello stesso Comune né su tutto il territorio nazionale, se già beneficiario di agevolazioni “prima casa”.

Posso ottenere le agevolazioni “prima casa” se possiedo già un’abitazione?

Sì, a condizione che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dall’acquisto della nuova abitazione. Se questo non avviene, si perdono le agevolazioni ottenute per il nuovo acquisto e si devono pagare le imposte risparmiate con una sanzione del 30%.

Cosa succede se non rispetto i requisiti per le agevolazioni “prima casa”?

In caso di mancato rispetto dei requisiti, si perde il diritto alle agevolazioni e si devono versare le imposte risparmiate, gli interessi e una sanzione del 30% delle imposte stesse. Le agevolazioni possono essere perse se le dichiarazioni nell’atto di acquisto sono false, se l’abitazione è venduta o donata prima di cinque anni dall’acquisto senza riacquistare un altro immobile entro un anno o se non si trasferisce la residenza nel Comune dell’immobile entro 18 mesi.

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