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Sicilia Mezzogiorno-chiamata per lo sviluppo» è stato il tema del convegno che si è tenuto martedì scorso presso la Fondazione Sicilia, a Villa Zito, organizzato da Confindustria Sicilia. All’incontro hanno partecipato diverse rappresentanze delle imprese, esponenti del Governo regionale, i vertici di Unicredit Italia per la Sicilia ed i Commissari straordinari delle ZES (Zone Ecomomiche speciali) per la Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale. Presente il Presidente di Confindustria Siracusa, nonchè vice presidente di Confindustria Sicilia, Diego Bivona.

One to one Bivona-Turano

Nell’incontro con l’assessore Turano, il presidente Bivona ha evidenziato  la forte preoccupazioni per l’area industriale siracusana ed ha comunicato  l’istituzione del Comitato di crisi. Il ruolo e il peso delle attività lavorative che svolgono nel nostro Polo che interessano la Regione e il Paese in generale.

Vertenza Area di crisi complessa Siracusa

«Abbiamo tre vertenze aperte per quanto riguarda le Aree di crisi complesse, quella del petrolchimico di Siracusa che rischia di travolgere la Sicilia ma per questo con il presidente della Regione, Musumeci e con il Prefetto di Siracusa Giusi Scaduto faremo una riunione lunedì 4 aprile a Catania affinché possa emergere una posizione unitaria da sottoporre al presidente del Consiglio, Mario Draghi; e poi le altre importanti aree di crisi complessa: Gela e Termini Imerese su cui abbiamo già inoltrato al ministero da un po’ di tempo la richiesta di sottoscrizione dei nuovi protocolli di intesa», ha così esordito nel suo intervento l’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano» nell’ambito delle tematiche delle Zes.

Fondi sui contratti di sviluppo e ponte sullo stretto.

Queste le promesse del ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna nel suo intervento in video-collegamento al convegno. «Il Pnrr investe circa 1,7 miliardi sui contratti di sviluppo ma questa quota non soddisfa le richieste che ci sono pervenute. Ecco perché con il Fondo nazionale di sviluppo e coesione e, in particolare, con una anticipazione che porteremo al Cipes intendiamo investire ulteriormente per finanziare i contratti di sviluppo e portare la quota totale di investimenti nel solo Mezzogiorno a circa due miliardi. Per quanto riguarda il ponte sullo stretto di Messina non è una bandiera o un traguardo. È la prova che il governo vuole investire in infrastrutture per il Mezzogiorno e la Sicilia considerando questo investimento una priorità strategica di lungo periodo. Per questo stiamo realizzando lo studio di fattibilità tecnica ed economica».

Il governo per le Zes, Zone Economiche Speciali della Sicilia

Zes Italia è il grande sistema di aree con fiscalità di vantaggio e semplificazioni burocratiche che si sta costruendo nel Mezzogiorno grazie ai finanziamenti del Pnrr. Il primo passaggio operativo è stata la nomina dei commissari che per la Sicilia sono: Carlo Amenta, commissario straordinario del Governo per le Zes, Zone Economiche Speciali della Sicilia Occidentale, e Alessandro Di Graziano, commissario per le Zes Sicilia Orientale, entrambi docenti universitari.

Presentate oltre 3.000 istanze (per 250 milioni di euro)

In particolare per i finanziamenti sino a 100mila euro, sono state presentate oltre 3.000 istanze (per 250 milioni di euro) e già deliberate oltre 600 pratiche di erogazione. Per i finanziamenti sino a 25mila euro di cui 5mila a fondo perduto, a fronte di finanziamenti per un ammontare di oltre 27 milioni di euro sono state sin qui ammesse quasi 1.200 istanze. Per la misura straordinaria di liquidità sono invece state già esitate positivamente 3.800 richieste per complessivi 13 milioni di euro. I finanziamenti erogati per il tramite di BEI ed Iccrea hanno infine quasi completato la prima tranche da 50 milioni di euro e si prepara la seconda.

UniCredit può contare su un network internazionale unico

«Siamo fiduciosi che anche in Sicilia l’iniziativa delle Zes possa essere strategica e foriera di benefici non solo diretti ma anche indiretti per il sistema, come la creazione di nuovi posti di lavoro a favore dell’inserimento lavorativo, guardando in particolare ai nostri giovani. Come banca ci sentiamo fortemente responsabili nel contribuire alla pronta iniziativa sul nostro territorio: già nell’ottobre 2019 UniCredit aveva messo a disposizione un plafond da un miliardo di euro con l’obiettivo di essere partner finanziario delle imprese che vogliono investire nelle Zone economiche speciali in Sicilia». Lo ha detto Salvatore Malandrino, responsabile in Sicilia di UniCredit Italia, intervenuto al convegno.

Consegna mappatura di tutte le imprese presenti nelle Zes

Nel corso del convegno organizzato da Confindustria Sicilia, ha visto la consegna da parte del presidente Alessandro Albanese, ai commissari straordinari delle Zes, del lavoro di mappatura di tutte le imprese presenti nelle aree delle Zone economiche speciali della Sicilia Orientale e Occidentale; sono pronti 100 milioni di investimento: 61 milioni nell’area orientale e 39 milioni nell’area occidentale.

Per il presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese: «I comuni presenti nelle aree Zes sono stati inseriti seguendo forse logiche politiche più che industriali, e vedono la presenza di territori distanti da un porto o da un retro porto. Ma auspichiamo che la parte migliore dell’operazione delle Zes, quella legata ai tempi delle autorizzazioni, possa eseguirsi nel migliore dei modi. Oggi sono necessari circa 700 giorni, mentre con l’applicazione della legge, le stesse dovrebbero aversi in 60 giorni. Le Zes possono fare tanto in questo senso e poi al momento opportuno localizzare gli investimenti, inoltre il mercato potrà trainare la nascita di nuove imprese. Il nostro interesse è avere certezze, si legate alla defiscalizzazione, che però non è la parte più importante, contiamo sui tempi certi sulle autorizzazioni, questo è il nostro vero problema oggi».Infine dal ministero informano che chi vorrà investire nelle Zes avrà un solo “numero di telefono a cui chiamare” e da cui ricevere risposta in tempi rapidi.

di Giuseppe Bianca 03 Aprile 2022 | 08:00
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