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Quattro giorni di incontri, laboratori, conferenze, visite guidate e spettacoli per immaginare “futuri desiderabili” in un mondo segnato da forti contraddizioni e sempre più inadeguato sotto il profilo sociale, economico e ambientale, a garantire al pianeta e alle nuove generazioni pace e giustizia sociale e ambientale.

È ciò che si propone il festival “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile” che è stato presentato stamattina a Palazzo Campus Colonna dal Sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, dall’Assessore alla Cultura Luca Faedda, dal Presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori, da Francesco Asquer, direttore generale del Consorzio Uno, e dal Presidente del Forum Disuguaglianze e Diversità Andrea Morniroli.

Il Festival è promosso a Oristano da Legacoop Sardegna, Forum Disuguaglianze e Diversità e Dromos, con la collaborazione di Legacoop Nazionale, ASviS, CRU Unipol e Consorzio 1 Università di Oristano, e con il patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna e del Comune di Oristano, in programma nella città di Eleonora da mercoledì 26 a sabato 29 giugno. Un festival che mira a promuovere l’incontro e il confronto delle esperienze di “chi fa” con quelle di “chi studia”, per produrre idee che contribuiscano a risolvere problemi e indicare soluzioni, a partire da ciò che in alcuni luoghi si sta già realizzando. Un festival “cooperativo” perché vuole valorizzare la funzione economica e sociale delle imprese cooperative nella costruzione di uno sviluppo equo e sostenibile, inclusivo e partecipato, ma anche perché fa del cooperare tra soggetti e culture differenti il metodo e lo strumento per definire idee e iniziative di cambiamento possibile.

Ogni giornata si concentrerà su un tema: il lavoro buono e dignitoso, sicuro, cooperativo; le politiche pubbliche sensibili ai luoghi; la transizione ecologica giusta; l’Europa, alla quale verrà dedicata la tavola rotonda finale. Quattro giorni di analisi e approfondimenti su questi temi, con un fondamentale punto di vista delle nuove generazioni e con la partecipazione e i contributi di rappresentanti di rilievo della cultura, delle istituzioni, dell’economia e del mondo cooperativistico: tra gli ospiti di primo piano Andrea Morniroli, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, Ilaria Portas, assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, l’economista (ed ex ministro) Fabrizio Barca, Andrés Rodriguez-Pose, professore di geografia economica presso la London School of Economics, la senatrice Susanna Camusso, il politologo Piero Ignazi, il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini.

Confronti, dibattiti, incontri, ma per i partecipanti anche tante occasioni per condividere momenti di piacevolezza e relazione: l’agenda del festival prevede infatti anche concerti e spettacoli – tra i protagonisti la cantante Noemi, lo scrittore e raccontastorie Stefano Massini, il cantautore Piero Marras – e poi visite guidate alla scoperta delle risorse naturali e culturali del territorio, e altri appuntamenti. Spazio anche per l’arte figurativa con lo street artist Manu Invisible, impegnato nella realizzazione di due opere sui temi del festival incentrate sui giovani: giovedì 27 negli spazi del Consorzio 1 Università di Oristano, e nei due giorni successivi (il 28 e 29) al Centro Giovani in zona Sa Rodia.

All’interno del programma anche la terza edizione della manifestazione “Power of Sport”, che vede l’attività sportiva paralimpica come strumento di inclusione: da venerdì 28 a domenica 30 giugno, nella borgata marina di Torre Grande, circa quattrocento atleti saranno impegnati in gare ufficiali di nuoto, tiro con l’arco, tennis-tavolo e altre attività ludico ricreative di contorno.

Al via mercoledì 26 giugno

“Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile” prende il via mercoledì 26 giugno. Prologo al festival, il Tech Boost Summit Italia “Generi+Generazioni” in programma al Chiostro del Carmine dalle 9.30 alle 15.30: un evento dedicato all’esplorazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, un momento di ispirazione e di riflessione su temi chiave per il mondo del lavoro, come l’impatto delle nuove tecnologie sulle pari opportunità e il lavoro per le nuove generazioni. Organizzato da Legacoop Sardegna insieme a Straightlabs GmbH & Co. KG e TOGO360 Soc. Coop., vedrà la partecipazione di esperti, innovatori, imprenditori, rappresentanti istituzionali e del mondo cooperativo. Tra gli ospiti, l’assessore all’industria della Regione Autonoma della Sardegna Emanuele Cani e Fabrizio Palmas, esperto internazionale di XR e AI.

Nel pomeriggio, alle 17, “Desiderabili futuri” prende il via con gli interventi del presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori e di Andrea Morniroli, Co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, con la partecipazione della presidente della Giunta Regionale della Sardegna Alessandra Todde, del presidente del Consiglio Regionale Piero Comandini, e del sindaco di Oristano Massimiliano Sanna; a precedere l’inaugurazione, una “staffetta” ideale con il Festival dello Sviluppo Sostenibile (titolo: “Sogna, ragazzo, sogna”) che si è tenuto un anno fa, a maggio, sempre a Oristano: il “passaggio del testimone” è affidato a Sebastiano Corona, che ha partecipato a quella manifestazione e che introdurrà il nuovo festival con lo sguardo di un giovane studente universitario.

Il coinvolgimento e il contributo dei giovani è del resto tra gli elementi essenziali di “Desiderabili futuri”: non a caso, il primo momento di dibattito del festival, alle 18 al Chiostro del Carmine, è “Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle nuove generazioni”, una discussione aperta e animata dai trentacinque giovani di Generazioni Legacoop e delle organizzazioni in rete con il Forum Disuguaglianze e Diversità, che nei mesi scorsi si sono confrontati ed espressi in merito ai temi lanciati dal festival.

L’Italia è un paese che invecchia, e dove la voce della popolazione giovane, sempre più esigua dal punto di vista numerico, resta troppo spesso inascoltata. Sulle giovani generazioni pesa di più l'”eredità” economica e di relazioni della famiglia di origine che non le possibilità offerte dal proprio percorso di vita. In questo contesto, gli ostacoli che impediscono il protagonismo e il pieno sviluppo dei sogni e dei progetti delle nuove generazioni rischiano di diventare insormontabili, lasciando definitivamente indietro molti e molte e privando la società di una voce fondamentale. A dialogare con i giovani su questi assunti, nell’incontro di mercoledì pomeriggio a Oristano, aperto e coordinato da Fabrizio Barca (co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità), saranno Ilaria Portas, assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, e (in videoconferenza) Marco Rossi Doria, maestro e presidente dell’impresa sociale Con i Bambini.

Con la giornata inaugurale del festival partono anche i momenti dedicati allo spettacolo. Ecco allora, alle 17.30, un monologo di Stefano Massini, il “raccontastorie del momento”, come viene definito dal quotidiano la Repubblica: il poliedrico scrittore, drammaturgo e personaggio televisivo fiorentino non lesina, infatti, passione e impegno nella sua opera di mobilitazione democratica e civile, denunciando, informando e incantando una platea sempre più variegata e attenta.

Poi, in serata, spazio alla musica: alle 21.30, in Piazza Duomo, è di scena la cantautrice e produttrice oristanese Bluem, al secolo Chiara Floris; e dalle 23, in Piazza Eleonora, dj set di Sandro Azzena: un appuntamento che accompagnerà anche le successive serate del festival.

Il programma della seconda giornata

La seconda giornata, giovedì 27, si apre alle 9.30 al Chiostro del Carmine con un altro momento quotidiano del festival: la rassegna stampa che prenderà spunto, di volta in volta, da una notizia importante che non ha avuto il giusto spazio sui media. Poi, a seguire, il punto sulle attività del festival della precedente giornata e di quella che si apre, con qualche intervento di relatori e ospiti. A curare questo appuntamento si avvicenderanno il giornalista di Repubblica Carlo Ciavoni, seguito venerdì da Sabrina Carreras, inviata e autrice delle inchieste e dei reportage del programma di RAI3 Presa Diretta, e sabato dal giornalista scientifico Maurizio Menicucci.

Altro appuntamento giornaliero, la partenza delle visite guidate ai siti archeologici, museali e ambientali più rappresentativi della provincia di Oristano: il mare di Torre Grande, Is Arutas, S’Archittu, San Giovanni di Sinis, Putzu Idu; l’Area Archeologica di Tharros, il Museo Civico di Cabras, il Pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino, le Terme di Fordongianus, il Nuraghe Losa ad Abbasanta; e poi la peschiera di Corru S’Ittiri a Marceddì, e quelle di Mistras e Mar’e Pontis a Cabras.

Tanti gli impegni in agenda per il pomeriggio, tutti in programma al Chiostro del Carmine a partire dalle 15, e con un tema centrale a caratterizzare la seconda giornata di “Desiderabili futuri”: le politiche sensibili ai luoghi e l’accesso ai servizi. Lavorare per costruire percorsi e ispirare politiche in grado di contrastare l’aumento della povertà e delle disuguaglianze, individuali ma anche territoriali, di assicurare i servizi fondamentali che garantiscono la piena espressione della persona umana, e di muovere verso un cambiamento desiderato, significa tenere in considerazione luoghi e contesti dove si sviluppano pratiche e si sperimentano risposte che vanno oltre la dimensione localistica.

A una dimensione europea ha guardato ad esempio il progetto “Coop4EU”, promosso nei mesi scorsi da Legacoop e Generazioni Legacoop con l’obiettivo di aumentare la partecipazione attiva delle giovani generazioni alle recenti elezioni e di innescare un processo generativo in grado di avvicinare le persone ai processi democratici europei. Gli esiti dell’iniziativa verranno presentati nel corso dell’appuntamento in programma dalle 15 alle 16.

Dalle 16 alle 18, Andrea Morniroli coordinerà il gruppo di lavoro su Alleanza per le Transizioni Giuste, l’iniziativa cui hanno dato vita il Comune di Bologna, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ARCI Nazionale, e la Fondazione Innovazione Urbana: una vera e propria rete civica nazionale, che a partire dai contesti locali, intende sostenere e mettere in contatto chi è in prima linea nell’ideare e realizzare progetti e politiche innovative, che mirano a perseguire transizione giuste e nuovi modelli di sviluppo, inclusivi e sostenibili, sui temi del lavoro, della casa, dell’istruzione, della mobilità, della salute, dei diritti, della transizione digitale ed ecologica.

Spetterà invece all’economista Fabrizio Barca il compito di presentare, alle 16.30, il libro “Quale Europa”, curato da Elena Granaglia e Gloria Riva, in libreria da marzo, che raccoglie i contributi di numerosi autori e autrici interni o vicini al ForumDD, alle proposte per l’Unione europea che servirebbe alla giustizia sociale e ambientale. Ad accompagnare l’uscita del libro, un vero e proprio “Viaggio in Italia con la testa in Europa” partito dalla Calabria per proseguire in decine di tappe in tutte le regioni del Paese.

Alle 18, il festival accoglie uno dei suoi ospiti di spicco, Andrés Rodriguez-Pose, titolare della cattedra Princesa de Asturias e professore di Geografia economica alla London School of Economics; la sua lectio, in programma sempre al Chiostro del Carmine, sarà lo spunto per il successivo confronto sul tema Politiche sensibili ai luoghi e accesso ai servizi: una strada possibile? Coordinati dal giornalista Carlo Ciavoni, interverranno la sociologa Ota De Leonardis, Vittorio Agnoletto, professore a contratto Università di Milano Medicina Democratica, la presidente di Legacoop sociali Eleonora Vanni, Sabina De Luca, del coordinamento Forum Disuguaglianze e Diversità, e la presidente di ANCI Sardegna Daniela Falconi.

Alle 20.30 si cena in piazza Corrias con la “Gastronomia Inclusiva” proposta dalla cooperativa sociale Noi Altri: un’esperienza nata con la finalità di creare opportunità di lavoro per le categorie più fragili, perseguendo l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale.

Poi, consueto spazio serale all’insegna della musica in piazza Eleonora: sul palco alle 21 il Coro Nugoro Amada e, a seguire, un autentico protagonista della scena musicale isolana degli ultimi cinquant’anni, il cantautore Piero Marras.

Venerdì 28 la terza giornata

Dopo quelli del mattino – la rassegna stampa (di turno, stavolta, la giornalista Sabrina Carreras) e la partenza per le visite guidate – gli appuntamenti della terza giornata del festival (venerdì 28) si concentrano nel pomeriggio, come sempre al Chiostro del Carmine. Alle 16 prende il via un gruppo di lavoro interno, non aperto al pubblico, coordinato da Ignazio Angioni, dell’area Lavoro di Legacoop nazionale.

“La vita che non hai avuto” è l’esordio letterario di Elena Torri, che verrà presentato dall’autrice alle 16.30 insieme a Silvia Vaccaro, del coordinamento del Forum Disuguaglianze e Diversità. Un romanzo che restituisce uno spaccato del nostro Paese dagli ultimi giorni dell’occupazione tedesca alla fine del secolo scorso, attraverso le vicende di una donna forte e solare, dalle cui parole emerge una grande passione politica e soprattutto l’attenzione ai diritti delle donne e alla loro libertà.

A tenere banco, dalle 18 alle 20, sarà un confronto sul tema centrale della giornata: quello dei Lavori buoni e giusti. Concentrarsi sulla dignità del lavoro significa innanzitutto immaginare occupazioni, mestieri e professioni che siano “buoni e giusti” prima di tutto per chi li svolge: le lavoratrici e i lavoratori. Questo significa considerare anche l’impatto del lavoro sui diritti e il benessere delle comunità, in termini di ambiente, sicurezza e benessere collettivo. In un contesto dove lavorare spesso non permette di uscire dalla povertà, è cruciale ribadire questa visione, data la diffusione di lavori precari, sfruttati e insicuri. Per giovani e donne, in particolare, il lavoro è spesso visto come un “dono” da accettare a qualsiasi condizione. Quando si parla di lavoro pubblico, si discute anche della dignità dei servizi offerti. La relazione tra il settore pubblico che delega e il privato che gestisce questi servizi è fondamentale per garantire lavori dignitosi, sicuri e cooperativi, influenzando positivamente imprese e comunità. Su questi e altri aspetti del tema Lavori buoni e giusti, si confronteranno – coordinati dalla giornalista Sabrina Carreras – la senatrice Susanna Camusso, già segretaria generale della CGIL tra il 2010 e il 2019, l’economista Fabrizio Barca, Rita Ghedini, responsabile lavoro di Legacoop nazionale, il segretario generale dell’ASviS Giulio Lo Iacono, e Luigi Di Cataldo, assegnista di ricerca presso il dipartimento Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Milano.

Nel segno di Fabrizio De André la serata di musica in piazza Duomo: al grande artista genovese, scomparso venticinque anni fa, è dedicato l’omaggio proposto dai Banditi e Campioni, formazione di casa proprio a Oristano, sul palco a partire dalle 22. Poi, dalle 23 in piazza Eleonora, la musica continua con il consueto dj set di Sandro Azzena.

Sipario sul festival sabato 29 giugno

L’ultima giornata del festival si aprirà la mattina alle 10 in piazza Eleonora con un dibattito su La pesca in Sardegna e nel Mediterraneo, lente di ingrandimento sull’attività ittica posta in essere nei mari che circondano l’Isola da un’industria capace di fatturare miliardi a fronte di uno spreco oramai insostenibile. Il dibattito su diritto alla pesca e sostenibilità vedrà la partecipazione di Domitilla Senni, presidente di MedReAct, Mauro Steri, responsabile Pesca di Legacoop Sardegna, e il coordinamento del giornalista scientifico Maurizio Menicucci.

Nel pomeriggio i lavori proseguiranno alle 16 negli spazi del Chiostro del Carmine con il confronto Per una transizione ecologica socialmente giusta, sulla base della sfida che l’Unione Europea con il Green Deal ha lanciato al mondo: assicurare una crescita che preservi salute, sostenibilità e prosperità del pianeta, attraverso l’implementazione di una serie di misure sociali, ambientali, economiche e politiche aventi come obiettivi, in linea con la politica comunitaria, la neutralità climatica, l’azzeramento dell’inquinamento, l’adattamento ai cambiamenti climatici, il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi, la transizione verso l’economia circolare e la bioeconomia. Il tavolo, coordinato dal giornalista scientifico Maurizio Menicucci, sarà animato dagli interventi di Vittorio Cogliati Dezza, del coordinamento di ForumDD, Irene Ghaleb, co-founder e vice presidente dell’associazione Change For Planet, Serena Rugiero, ricercatrice della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Edoardo Zanchini, direttore dell’ufficio clima del Comune di Roma, e Giorgio Airaudo, segretario regionale della CGIL Piemonte.

Suggello ai lavori del festival alle 18 con una plenaria dedicata all’Europa che vorremmo e la narrazione dei punti emersi nel corso del tour di presentazioni del libro “Quale Europa” promosso dal Forum Disuguaglianze e Diversità. Il volume, edito lo scorso marzo da Donzelli, raccoglie tredici saggi su altrettanti temi con analisi e proposte concrete che offrono alcuni tratti dell’Unione europea che servirebbe alla giustizia sociale e ambientale. La sua uscita è stata accompagnata da presentazioni in circa 80 luoghi in tutte le regioni italiane: un vero e proprio “Viaggio in Italia con la testa in Europa” che ha portato a incontrarsi e confrontarsi migliaia di persone, le cui impressioni, speranze e riflessioni verranno riportate nel corso del dibattito con il coordinamento della giornalista Sabrina Carreras e la partecipazione di Elena Granaglia, del coordinamento del ForumDD e curatrice (con Gloria Riva) del libro, Simone Gamberini, presidente nazionale di Legacoop, Luigi Di Marco, della segreteria generale dell’ASviS, Luca Bianchi, direttore generale di Svimez, Monica Frassoni, presidente di EU-ASE, Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna, e del politologo Piero Ignazi. Collegato in videoconferenza il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Il festival “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile” chiuderà in bellezza la sua intensa quattro giorni alle 21.30 in piazza Duomo con il concerto – già sold out – di Noemi, cantautrice e voce tra le più amate e riconoscibili del panorama italiano, in grado di misurarsi con il pop, il soul, il R’n’B e il blues. Con tre dischi d’oro e diciotto dischi di platino, in oltre dieci anni di carriera l’artista romana ha interpretato brani dei principali autori e cantautori italiani, partecipando a sette Festival di Sanremo. Da sempre impegnata nel contrasto alla violenza sulle donne, Noemi fa parte del comitato artistico della Fondazione Una Nessuna Centomila, realtà che dà un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza.

Il festival “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile” è promosso da da Legacoop Sardegna, Forum Disuguaglianze e Diversità e Dromos, con la collaborazione di Legacoop Nazionale, ASviS, CRU Unipol e Consorzio 1 Università di Oristano, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna e del Comune di Oristano, e con il contributo di Fondazione di Sardegna, UnipolSai Assicurazioni, Banco di Sardegna, Coopfond, Conad, Coop, CAS Coop Allevatrici Sarde, Cooperativa sociale Noi Altri, Consorzio per la tutela del formaggio Pecorino Romano, FidiCoop, camst: group, Coopfin, Consorzio datacoop, Con.Ass.I.Coop. s.c.r.l., RH, Meti Group, Sea Water, Alma Resort, Limone Beach Resort, Saint Jane Hotels & Suites.

 

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