Il mercato dei servizi di ingegneria e
architettura sembra ancora non aver trovato una rotta
stabile. Dopo la ripresa esponenziale arrestatasi improvvisamente
nel 2020 a causa della pandemia e della crisi internazionale,
l’andamento è altalenante e indeciso, nonostante i consistenti
investimenti degli ultimi anni operati nel settore delle
costruzioni sulla spinta dei bonus edilizi e delle varie misure del
PNRR.
Bandi per servizi di ingegneria e architettura: il report del
CNI sul I quadrimestre 2024
È questa la sintesi operata dal CNI nella presentazione del
report sul I
quadrimestre 2024, basato sui dati estratti dai bandi
di gara per i servizi di ingegneria riportati nella banca dati di
Infordat, relativi alla categoria “Progettazione” (esclusi quelli
di “programmazione informatica” e “arredi interni”).
Valutando esclusivamente le gare di progettazione ed altri
servizi (escludendo quindi gli accordi-quadro, i concorsi, i
servizi ICT e le gare con esecuzione), nel periodo gennaio-aprile
2024 le stazioni appaltanti hanno pubblicato gare per un importo a
base d’asta complessivo pari a 295,6 milioni di euro, circa 70
milioni di euro in più rispetto al primo quadrimestre
dell’anno precedente, ma inferiore rispetto allo stesso
quadrimestre degli anni 2019, 2020 e 2021.
Scendendo ancor più nel dettaglio, se si confronta l’andamento
mensile con quello del 2023, si rileva inizialmente un importo
complessivo destinato alla progettazione e agli altri servizi di
ingegneria in linea con l’anno precedente, ma da fine febbraio si
assiste a un’inversione di tendenza positiva. Probabilmente questo
effetto, secondo il Consiglio, potrebbe in parte essere
riconducibile anche alla maggiore attenzione che si sta ponendo
sulle prestazioni professionali e sulla tutela dei professionisti
con la disciplina dell’Equo compenso.
Analizzando gli importi destinati ai servizi di ingegneri ed
architettura “complessivi”, escludendo solo i costi per
l’esecuzione dei lavori laddove previsti (appalti integrati,
concessioni, ecc.), il quadro che emerge è completamente diverso:
in tal caso, infatti la stima degli importi complessivi a base
d’asta per i soli servizi di ingegneria si aggira intorno ai 604
milioni di euro, circa 200 in meno rispetto allo stesso periodo del
2023.
L’analisi sui SIA “tipici”
Il CNI sottolinea che quest’anno la porzione di importi
riservata ai servizi di ingegneria “tipici” rispetto al totale è
però quasi il doppio rispetto a quella del 2023, a discapito degli
importi riservati ai servizi di ingegneria con esecuzione, che nel
periodo gennaio-aprile dello scorso anno hanno raggiunto l’apice
grazie soprattutto alla grossa parte di appalti
integrati, finanziati principalmente con risorse PNRR.
Limitatamente ai bandi di gara per servizi di ingegneria e
architettura “tipici”, la quota maggiore delle gare pubblicate
(oltre il 66%) presenta un importo a base d’asta inferiore a
140mila euro, solo il 6,5% ha un importo compreso tra 140mila e
215mila euro, mentre le gare con importo a base d’asta maggiore a
215mila euro superano di poco il 27%.
L’attività dei liberi professionisti
Per quanto riguarda le aggiudicazioni, nei primi 4 mesi del 2024
diminuisce l’importo medio di aggiudicazione delle gare assegnate
ai liberi professionisti e ancor più quello
assegnato ai consorzi, mentre si assiste ad un incremento degli
importi medi di aggiudicazione per le società e le RTI/ATI miste
(ossia quelle composte da società e liberi professionisti).
I liberi professionisti, nonostante siano riusciti ad
aggiudicarsi il 30,7% delle gare per servizi di ingegneria (senza
esecuzione), dal punto di vista economico riescono a accaparrarsi
appena il 5,6% degli importi totali (circa la metà rispetto allo
stesso periodo del 2023).
Di contro, questa categoria vede aumentare notevolmente le
possibilità di successo nelle gare con importo inferiore a 140mila
euro, tanto da essere riuscita ad aggiudicarsi il 66,3% delle
gare e circa il 45% degli importi. Quote che tendono a ridursi con
l’aumentare degli importi a base d’asta fino a raggiungere appena
il 5,4% delle gare aggiudicate con importo a base d’asta maggiore
di 215mila euro e lo 0,9% degli importi. Confrontando i
ribassi praticati nelle offerte rispetto al corrispondente periodo
degli anni precedenti si rileva una graduale lieve flessione per
quanto riguarda i ribassi medi, mentre il ribasso massimo aumenta
di 2 punti percentuali, tornando in linea con il 1°quadrimestre del
2022.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui