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Il 1° gennaio 2024 è stata istituita ZES Unica (zona economica speciale) per tutto il Sud, che ha sostituito le vecchie ZES e include Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Si tratta quindi di un’area geografica in cui le attività economiche e imprenditoriali possono beneficiare di condizioni speciali per investimenti e sviluppo. Queste condizioni sono applicabili sia alle aziende già operative che a quelle che si insedieranno in futuro.

Lo scorso 1° marzo 2024 è stato attivato lo sportello unico digitale della ZES Unica, che integra gli sportelli digitali delle ZES regionali e assume anche le funzioni dello sportello unico per le attività produttive (SUAP). Mentre, dal 21 maggio 2024, è entrato in vigore il decreto attuativo della ZES Unica, che definisce le modalità di accesso al credito d’imposta, i criteri, le modalità di applicazione e fruizione del beneficio e i relativi controlli. Dal 12 giugno sarà possibile inviare le richieste per acceder eal credito d’imposta. Ma come fare? Per maggiori informazioni, continua a leggere questo articolo.

Zes Unica: come presentare domanda dal 12 giugno?

ZES Unica 2024: agevolazioni e benefici

Le ZES sono aree geografiche definite da un governo con l’obiettivo di incentivare l’attività industriale attraverso agevolazioni fiscali, semplificazioni normative e sostegno agli investimenti. Le agevolazioni per le imprese possono includere misure fiscali come

  • esenzioni o riduzioni d’imposta
  • ammortamenti accelerati
  • crediti d’imposta sugli investimenti
  • riduzioni di aliquote fiscali

Oppure misure non fiscali come sussidi diretti o indiretti e semplificazioni normative.

In Italia, il principale beneficio fiscale per le ZES è un credito d’imposta sugli investimenti, variabile in base alla geolocalizzazione e alla dimensione dell’impresa. Il Decreto Sud ha unificato tutte le ZES preesistenti in un’unica ZES Sud, estendendo le agevolazioni a tutto il Mezzogiorno.

ZES Unica: cosa stabilisce il decreto attuativo

Il 17 maggio 2024 è stato firmato il decreto attuativo per il credito d’imposta ZES Unica, che stabilisce le modalità di accesso e i controlli per un limite di spesa di 1.800 milioni di euro nel 2024. Le imprese nelle regioni del Sud Italia devono comunicare le spese ammissibili all’Agenzia delle Entrate dal 12 giugno al 12 luglio 2024. Il credito d’imposta è disponibile per investimenti in nuovi macchinari, impianti, attrezzature, terreni e immobili, esclusi alcuni settori specifici e le imprese in difficoltà.

È utilizzabile in compensazione tramite il Modello F24 e deve essere indicato nelle dichiarazioni dei redditi. Il credito può essere revocato se le attività non sono mantenute o i beni non entrano in funzione entro cinque anni, e sono previsti controlli con sanzioni e interessi per utilizzi indebiti.

Credito d’imposta per gli investimenti nel Sud Italia

Per quanto riguarda il credito d’imposta, è previsto per investimenti in beni strumentali nuovi, terreni o immobili, con un valore massimo del 50% dell’investimento agevolato. Gli investimenti devono essere compresi tra 200 mila e 100 milioni di euro, effettuati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024. Le percentuali del credito d’imposta variano dal 15% al 60%, a seconda della dimensione e della localizzazione dell’impresa. Per le grandi imprese, le percentuali sono:

  • Abruzzo: 15%
  • Molise, Basilicata, Sardegna: 30%
  • Campania, Puglia, Calabria, Sicilia: 40%

Le medie imprese ricevono un incremento del 10% e le piccole imprese un aumento del 20%. Il credito d’imposta è cumulabile con altri aiuti de minimis e aiuti di Stato, ma non con il credito del Piano Transizione 5.0. Alcuni settori, come l’industria siderurgica e i trasporti, sono esclusi dall’agevolazione.

Invio delle richieste dal 12 giugno al 12 luglio

Le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 entro il periodo dal 12 giugno al 12 luglio 2024. Un orizzonte temporale davvero limitato, che rende difficile la programmazione degli investimenti a medio/lungo termine.

I documenti necessari per presentare domanda includono:

  • Una relazione dettagliata delle spese ammissibili.
  • La certificazione delle spese da parte di un revisore.
  • Modello di comunicazione fornito dall’Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia delle Entrate definirà il modello per la comunicazione e il totale del credito spettante sarà determinato rapportando il limite di spesa complessivo ai crediti totali richiesti.

Come accedere al bonus della Zes Unica Sud?

Come anticipato, per accedere al credito d’imposta ZES Unica, le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio e quelle previste fino al 15 novembre 2024. Il modello di comunicazione, le istruzioni e le modalità di trasmissione saranno definiti con un provvedimento del direttore dell’Agenzia. Durante lo stesso periodo, le imprese possono inviare un nuovo modello che annulla i precedenti o presentare la rinuncia integrale al credito d’imposta. Il tax credit effettivamente fruibile sarà calcolato moltiplicando il bonus richiesto per una percentuale fissata dal direttore delle Entrate, rapportando il limite complessivo di spesa stanziata per il 2024 (1.800 milioni di euro) all’importo totale dei crediti richiesti. Il provvedimento di approvazione del modello definirà anche le modalità per rettificare il credito d’imposta nel caso in cui gli investimenti risultino inferiori a quelli pianificati.

Si tratta di un iter complesso, che può portare a commettere diversi errori, che compromettono l’ottenimento del credito d’imposta. Per evitare intoppi e riuscire a ottenere un risparmio fino al 60% con la ZES Unica, è sempre consigliato affidarsi a esperti in finanza agevolata, come Finera. I nostri specialisti possono affiancare le piccole e medie imprese in ogni passaggio, dalla presentazione della domanda fino alla rendicontazione delle spese e all’ottenimento del credito. Vuoi maggiori informazioni? Contattaci per una consulenza gratuita e non vincolante.

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